Si tratta del dirigente e di numerosi dipendenti in servizio presso la sede del Servizio Integrato Attività Economiche e Protezione Civile del Comune, in Viale Sant'Alfonso Maria De Liguori
Sono 20 le misure cautelari (13 agli arresti domiciliari e 7 alla misura interdittiva della sospensione dall’esercizio) eseguite questa mattina dai carabinieri tra i dipendenti del Comune di Foggia, accusati del reato di truffa ai danni dello Stato. Tra gli arrestati figura anche un dirigente del Comune di Foggia. L’indagine, svolta dai carabinieri nei primi mesi del 2015, ha accertato come ogni indagato garantiva, a turno, la presenza degli assenti marcando al loro posto i badge marcatempo.
Tredici persone sono state sottoposte agli arresti domiciliari e sette alla misura interdittiva consistente nella sospensione dall'esercizio, per il reato di truffa ai danni dello Stato. Tra gli arrestati figura anche un dirigente
L’istanza riguarda soltanto l'accertamento della inesistenza delle esigenze cautelari per Giovanni Caso, l’addetto al verde pubblico di San Paolo di Civitate sospeso dal Comune
L'avvocato Dionigi Neri: "Il mio assistito non era presente sul posto di lavoro, ma avrà modo di dimostrare le sue ragioni, che in questo momento storico paiono essere messe in secondo piano dai media locali, provinciali e regionali”
Giovanni Caso si sarebbe dedicato ad attività e commissioni di natura personale, registrando falsamente nel foglio di presenza del Comune di San Paolo la sua presenza sul luogo di lavor
Il sindaco Riccardi: “Se i fatti dovessero essere accertati, non esiterò a disporre la costituzione di parte civile e avviare tutte le sanzioni disciplinari e contabili”
Gli uomini delle fiamme gialle hanno arrestato - in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare, agli arresti domiciliari - tre dipendenti comunali (Nicola Riccardo, Franco Gentile, Fernando Cappello) e 8 LSU
E' quanto scoperto dagli uomini della Guardia di Finanza di Foggia che, all'alba di oggi, hannoarrestato 11 dipendenti (3 assunti a tempo indeterminato e 8 lavoratori socialmente utili) del Comune di Manfredonia
Timbravano il cartellino e poi andavano al bar o a fare la spesa; qualcun altro, invece, si era “ritagliato” il tempo per un secondo lavoro, agricoltore o idraulico. E’ quanto scoperto dagli uomini della Guardia di Finanza di Foggia che, all’alba di oggi, hanno tratto in arresto 11 dipendenti (3 assunti a tempo indeterminato e 8 lavoratori socialmente utili) del Comune di Manfredonia
Dopo una segnalazione anonima, le indagini di carabinieri e Procura. In quattro sono accusati di essersi presentati ripetutamente in ritardo sul luogo di lavoro e di essersi sistematicamente allontanati per passeggiate, spese, commissioni personali
Quattro casi di assenteismo alla Provincia di Foggia. I carabinieri del nucleo operativo radiomobile di Foggia ne sono sicuri: non si tratta di eccezioni alla regola, ma di un vero e proprio “sistema”, accertato metodicamente nel trimestre Febbraio-Aprile 2014, durante il quale i militari - armati di cellulari e telecamerine nascoste - hanno monitorato e filmato gli spostamenti di un gruppo di dipendenti dell’Ente Provincia di Foggia, accusato di assenteismo sul luogo di lavoro. In quattro sono ai domiciliari.
Alto tasso di assenteismo che riguarda però soltanto il 20% dei dipendenti. Alcuni sarebbero stati sorpresi, nelle giornate di assenza, a lavorare per altre compagnie di trasporto
Timbravano il cartellino, ma si dedicavano ad altro: lavori extra, passeggiate sul corso o esercizio abusivo di attività commerciali. Blitz agenti del commissariato di Manfredonia nei confronti di lavoratori socialmente utili
Otto lavoratori socialmente utili di Manfredonia sono stati incastrati dai filmati della polizia di Manfredonia e sono stati denunciati insieme ad altri due complici
Durante l'orario di lavoro andava al bar, faceva la spesa oppure si recava presso una cooperativa sociale che si occupa di manutenzione del verde di cui è rappresentante legale
La donna 45enne impiegata presso l'ufficio formazione Affari Generali di Piazza della Libertà, timbrava il cartellino, usciva per dei servizi e rientrava nuovamente dopo un'ora. Sottoposta agli arresti domiciliari
Il pediatra anziché rimanere a disposizione dei pazienti, eludeva con abilità i turni di servizio stabiliti presso poliambulatori e consultori di Stornarella, Ortanova e Zapponeta. L'accusa è truffa e interruzione di pubblico servizio