Persone con disturbi mentali discriminate, un calcio al pregiudizio per includerli nella società. Un genitore: "Mia figlia è felicissima"
“Un calcio al pregiudizio” è il titolo che dice un po’ tutto. Lo sport che abbina il divertimento e l’amicizia, ma che soprattutto diventa mezzo di inclusione sociale. Questo è il fine che da ormai vent’anni l’Anpis Puglia (associazione Nazionale per l’inclusione sociale) continua a prefiggersi. Di passi in avanti ne sono stati fatti, ma ce ne sono ancora molti da fare. Perché la cultura della discriminazione nei confronti della malattia mentale è ancora viva
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