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Casillo chiede uno sforzo alla città. I tifosi: “Via, Foggia siamo noi”

L'appello è quello di aderire alle tre iniziative promosse dall'U.S. Foggia sottoscrivibili fino al 13 giugno. I tifosi pronti a scendere in piazza. "Ora basta, nessun abbonamento a scatola chiusa"

Iscrivere l’U.S. Foggia al prossimo campionato di Lega Pro è l’obiettivo di tutti, in primis dei tifosi rossoneri. Gennaro e Pasquale Casillo sostengono di essere impegnati su più fronti per salvare la società e fare in modo che la gloriosa compagine dauna non sparisca dal calcio professionistico.

Ma il dato dolente, considerando anche la copertina che la Fifa ha dedicato questa mattina a un Foggia-Milan del 1992, è la percezione che la società navighi a vista e la certezza che i rossoneri sono lontani anni luce dal calcio che conta. Anzi, di questo passo si rischia persino l’Eccellenza.  

Il patron comunque le tenta tutte, non ultimo l’appello lanciato all’indirizzo del primo cittadino, della giunta comunale, del presidente delle provincia, dai consiglieri, dei media, degli ex dipendenti del gruppo Casillo e della gente comune che – come riportato in un comunicato stampa dell’ultim’ora -  “fino a questo momento, con umiltà e sacrificio, ha sostenuto senza remore la causa rossonera: rimbocchiamoci le maniche ed uniamoci per i nostri colori, quelli tatuati sul cuore”.

L’appello è quello di aderire alle tre iniziative promosse dall’U.S. Foggia e sottoscrivibili fino al prossimo 13 giugno: Jackpot rossonero, Sostieni i tuoi colori 2012-2013 e Partnership e Campagna Abbonamenti 2012-2013. A spinger le istituzioni a convincere e a far confluire al club, partnership in grado di garanzie economiche per la salvezza.

La famiglia Casillo rivendica persino l’esistenza di una lunga lista di persone che in questi anni avrebbero beneficiato di graditi “omaggi”. A loro si chiede di ricambiare il “favore” attraverso una semplice prenotazione

Nella nota pubblicata sul sito U.S. Foggia si legge: “Pasquale Casillo, che il 15 marzo 2012 dopo ben 17 anni e 6 mesi, indagato per "bancarotta speciale ed aggravata" che lo ha portato a perdere un patrimonio di 56 aziende, ha riacquistato la dignità senza mai essere interrogato (la Procura di Foggia ha infatti sentenziato che “il fatto non sussiste”), stanco del clima di estrema ostilità ed esasperato odio (che va avanti dal 1984) nei propri confronti ricorda ancora una volta che, prima o dopo l´iscrizione della squadra al prossimo campionato, è disposto a mettersi da parte e consegnare la Società nelle mani di persone serie e con le giuste credenziali, che abbiano realmente a cuore le sorti del Foggia e non interessi esterni al mondo del calcio”.

Ma i tifosi non ci stanno e si preparano per chiedere pubblicamente al presidente di andar via ribadendo a gran voce che il Foggia sono loro e che la pazienza ha un limite: “Il Foggia siamo noi, i tifosi, non chi lo gestisce in questo momento. La pazienza e´ arrivata al culmine con le uscite di questi ultimi giorni, con tutti i documenti ed i dossier spiattellati a destra e sinistra (firme sugli atti compresi), con i giocatori nominati e mai arrivati (anzi che il giorno stesso andavano in altre società sapendo di poter trovare Casillo con la serie B di volata vista solo col binocolo”.

Dai tifosi l’annuncio che non sottoscriveranno nessun abbonamento a scatola chiusa e quello relativo alla manifestazione che si terrà il 28 maggio contro la famiglia Casillo, per invitarlo a lasciare la squadra e la città.  

Da Valencia la Platinum Invests Group e Umberto Stranieri gongolano.

 

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