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Il Foggia ritrova Curcio e la vittoria: la Turris resiste fino all'80'. Al 'Liguori' festeggiano i rossoneri

Finisce 1-3 il posticipo della 28esima giornata del girone C di serie C. I satanelli tornano alla vittoria dopo un mese, grazie a una doppietta del suo capocannoniere e al determinante autogol di Ferretti

Ventotto giorni, quattro sconfitte e un pareggio dopo, il Foggia ritrova finalmente i tre punti, e lo fa in casa della Turris. Lo fa grazie a un ritrovato Curcio, che si sblocca dopo un digiuno di quasi tre mesi. Sua la doppietta con la quale il Foggia ha aperto e chiuso le marcature. Non è un caso che la formazione di Marchionni si ritrovi nella giornata in cui il suo capocannoniere interrompe un periodo particolarmente negativo. Stavolta, i rossoneri sono riusciti a beneficiare della superiorità numerica generatasi nel primo quarto d’ora della ripresa in seguito all’espulsione di Lorenzini (doppio giallo), quando le squadre erano bloccate sull’1-1.

PRIMO TEMPO – È una sfida molto maschia, non si contano i contrasti duri e le contestuali interruzioni. I cinque cartellini sventolati da Caldera fotografano alla perfezione l’andamento del match. Marchionni cambia poco rispetto a mercoledì, con la sola novità di Salvi in luogo dell’infortunato Rocca. Tuttavia, la gara del mediano rossonero dura meno di dieci minuti. Gli subentra Vitale. Caneo punta su un modulo quasi speculare, perché Giannone galleggia tra le linee alle spalle di Persano e Boiciuc, un po’ ispiratore dei due compagni un po’ ‘disturbatore’ di Morrone. È una partita dai contenuti agonistici notevoli, anche se le occasioni non mancano. Lonoce è costretto a intervenire al 13’ per fronteggiare una inzuccata del solito Del Prete su corner. Poco dopo è Garofalo a dare l’illusione del gol quando una sua rasoiata va a un nonnulla dal palo. Preludio al gol che arriva al 23’: lo segna Curcio con una superba semirovesciata, dopo aver raccolto un cross basso di Vitale dalla destra. È il decimo gol per il dieci rossonero, che non segnava dallo scorso dicembre. La gioia, però, dura poco. Al 28’ è già 1-1, quando Loreto in due tempi castiga Fumagalli sugli sviluppi di un corner. Poco dopo l’estremo difensore rossonero è attento sulla conclusione di Giannone. La sfida resta ad alta tensione.

SECONDO TEMPO – L’espulsione di Lorenzini al 12’ è l’episodio che gioco forza cambia il match. Il difensore, già graziato in avvio di ripresa, non trova una nuova indulgenza dopo un ingenuo fallo sulla trequarti. Con il rosso, Caneo è costretto a rinunciare a una punta (Persano) per inserire Di Nunzio e riassestare la difesa. Per la verità, la Turris rischierebbe anche di restare in nove, quando una mano galeotta di D’Ignazio viene notata dall’arbitro, ma sanzionata con un semplice fischio. Epperò, almeno inizialmente, la Turris resta in gara. E serve un grande Fumagalli per spedire a lato una grande conclusione dal limite di Giannone e scongiurare una replica dell’infausto derby di una settimana fa. Marchionni si gioca la terza punta, con Balde che rileva Kalombo e Vitale che si piazza sull’out di destra. Il Foggia aumenta la produzione offensiva: proprio il giovane scuola Samp si avvicina alla prima rete stagionale, quando viene lanciato in profondità e supera il portiere in uscita, ma la sfera viene intercettata da D’Ignazio. Per la svolta, bisogna attendere il 36’: da destra ancora Vitale crossa verso il centro, Ferretti va in anticipo su D’Andrea e beffa il suo portiere. 1-2 e i tre punti che preparano le valigie per tornare a Foggia. Arriva anche il tempo per il tris, a firma ancora di Curcio, bravo a piazzarla di sinistro su assist dalla destra di D’Andrea, magistralmente lanciato da Morrone. Vince il Foggia, che riallunga sulla quartultima (a -14) e si piazza al sesto posto in coabitazione con la Juve Stabia.

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