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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Incredibile a Venezia: non vogliono giocare i playout, ma non si accorgono che stanno dando ragione al Foggia

I legali della società lagunare hanno impugnato la decisione della Lega B di fissare le date dello spareggio salvezza

Da un lato c’è una società, il Foggia, che pur accettando il verdetto del campo che lo ha visto retrocedere in serie C, si è visto negare il diritto di disputare i playout dopo la retrocessione (decisa dal Tribunale Federale) in C del Palermo. Ma quell’ormai indimenticabile 13 maggio il Consiglio Direttivo decise che il criterio dello scorrimento della graduatoria valesse solo per la corsa ai playoff. Una decisione sconfessata prima dal Tar e poi dal Coni. La successiva riammissione del Palermo (con retrocessione convertita in penalizzazione di 20 punti) ha riportato il Foggia al terzultimo posto. Tuttavia, il torto nei confronti dei rossoneri resta, per quelle due settimane nelle quali al Foggia era stato negato il diritto di disputare i playout, mentre contestualmente il Perugia (altro beneficiario della retrocessione del Palermo) ha potuto giocare il turno preliminare dei playoff.

Dall’altro lato c’è un’altra società che non si è visto violare nessun diritto, che i playout li può e li deve giocare, ma non vorrebbe. O almeno chiede di attendere. Sembrerebbe un paradosso, forse lo è. Fatto sta che nella giornata di ieri il Venezia ha, attraverso i propri legali, impugnato la decisione del presidente Balata, che ha fissato le gare dei playout tra i lagunari e la Salernitana per i giorni 5 (alle 20.45 a Salerno) e 9 giugno (ore 18, al Penzo di Venezia). Una decisione figlia della sospensiva con la quale il Tar annullò la cancellazione dei playout accogliendo il ricorso del Foggia calcio, e del successivo parere del Collegio di Garanzia che riteneva illegittima la delibera del Consiglio Direttivo. Lo scherzo del destino ha voluto che lo spareggio salvezza, inizialmente previsto tra Foggia e Salernitana, cambiasse protagonisti in seguito alla riabilitazione del Palermo.

L’ennesima rivoluzione della classifica ha riportato il Venezia al quintultimo posto, obbligandolo a giocarsi la salvezza contro la Salernitana. Il tutto dopo aver festeggiato la salvezza per 20 giorni: “Agiremo con tutti i nostri mezzi e le nostre forze per far valere i nostri diritti in tutte le opportune sedi. Quello che sta succedendo è inaccettabile. Credo che qualsiasi persona sana di mente non possa accettare la situazione che ci troviamo a vivere in questi giorni, Sono spiazzato, non so cosa dire ai miei partner, ai nostri tifosi, alla città di Venezia, come si può spiegare questa follia?”, il commento di Joe Tacopina, che ha preceduto la conferenza stampa alla presenza del tecnico Serse Cosmi, del direttore generale Dante Scibilia e del difensore Matteo Bruscagin.

Il Venezia, ora, vuole una sospensiva, ecco perché ricorrerà al Tar: “Due giorni fa eravamo salvi, nessuno si è posto il problema di dirci che avremmo potuto giocare. Nonostante le rassicurazioni della Lega, in due giorni sono state clamorosamente fissate le date dei playout”, accusa Scibilia.

“Non abbiamo paura di giocare i playout. L’11 maggio abbiamo festeggiato l’accesso ai playout, ma il 13 maggio la classifica è cambiata con una sentenza esecutiva, tanto è vero che i playoff sono iniziati. Ma non ho capito perché non si disputarono i playout”, ha dichiarato il tecnico Cosmi, offrendo un involontario assist alle legittime proteste del Foggia calcio.

Gli fa eco Bruscagin: “Il problema non è la voglia di giocare, perché noi sul campo ci eravamo guadagnati il diritto di giocare i playout. Ma dopo la sentenza sul Palermo ci era stato detto che eravamo salvi, e siamo stati salvi per venti giorni. Ora non possono dirci di giocare i playout fra cinque giorni. Non è fisicamente né sportivamente possibile preparare una gara così delicata”.

Istanze condivisibili, ma che in parte coincidono con quelle avanzate dal Foggia nelle scorse settimane in una battaglia del tutto solitaria e senza il supporto solidale di nessun altro club (Palermo escluso). Fatto sta che quel playout per il quale il Foggia ha lottato e, verosimilmente, lotterà ancora, a Venezia e Salernitana sta piuttosto stretto. L’ennesimo paradosso di una stagione da archiviare in fretta, l’ennesimo episodio grottesco di un sistema che di serio ha ormai ben poco.  

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