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Ascoli-Foggia 2-2: le pagelle dei rossoneri

Kragl determinante, ma preoccupa l'atteggiamento della squadra. E l'attacco continua a non pungere

La continuità, questa sconosciuta. C’è poco da fare. Il Foggia, per l’ennesima volta, inciampa alla prova del nove, cadendo nei suoi soliti difetti, continuando ad adottare la modalità gambero. E se la sfida con il Benevento aveva incoraggiato tutti sui progressi della squadra, ecco che ad Ascoli la squadra di Padalino è ripiombata nel tunnel della mediocrità. E si badi bene, la qualità del gioco non è il dato più preoccupante. Lascia basiti, invece, lo scarso carisma messo in campo dai giocatori, soprattutto nel secondo tempo, quando sarebbe servito un atteggiamento molto diverso da quello passivo, a tratti addirittura disinteressato, che solo la prodezza di Kragl è riuscito a spezzare. Il tedesco, dopo un periodo di appannamento condito da alcuni equivoci tattici, ha ripreso a trascinare la squadra, a rimettersela sulle spalle. Ma una salvezza non può poggiarsi solo sul sinistro di un calciatore. Serve una sterzata mentale, di tutto il gruppo prima ancora che tecnico-tattica. Quella che, per esempio, ha portato il Cosenza dalle zone bassissime, al sogno playoff. Lo stesso Cosenza che venerdì farà visita al Foggia, e che verrà con l’intento di proseguire il suo percorso. Intenzioni che troverebbero senz’altro un riscontro pratico se il Foggia visto al ‘Del Duca’ dovesse ripresentarsi allo Zaccheria. Speriamo di no.

Le pagelle

ASCOLI (4-3-1-2) Milinkovic Savic 6; Laverone 6,5 Valentini s.v. (5’pt Quaranta 6) Brosco 6,5 Rubin 6; Addae 6,5 Casarini 6 Frattesi 6,5; Ninkovic 7; Beretta 5,5 (36’st Cavion s.v.) Rosseti 7 (11’st Ciciretti 6). A disposizione: Bacci, Troiano, Baldini, Iniguez, Ganz, Chajia, Coly, Andreoni. All. Vivarini 6

FOGGIA (4-3-3) Leali 5,5; Ngawa 5,5 Billong 5,5 Martinelli 5,5 Ranieri 5; Busellato 5,5 Greco 5 Deli 6 (17’st Iemmello 5,5); Cicerelli 5 (35’st Chiaretti s.v.) Mazzeo 4,5 Matarese 5,5 (25’st Kragl 7,5). A disposizione: Noppert, Agnelli, Loiacono, Zambelli, Galano, Marcucci, Boldor, Ingrosso. All. Padalino 5,5

Arbitro: Giua di Olbia 6,5

Leali 5,5 – Va in modalità valanga su Rosseti, e per poco il miracolo non gli esce. Su Beretta è più evidente la scelleratezza del centravanti. Cade nel tranello di Ninkovic, che lo costringe al passettino, prima di purgarlo sul suo palo.

Ngawa 5,5 – Arruffone e piuttosto disattento. Come sul gol di Rosseti, che sfugge alla sua marcatura mentre lui è intento a guardare il pallone. Un altro paio di occasioni potenziali per l’Ascoli le origina lui con deviazioni non proprio irreprensibili. E anche la qualità del lavoro offensivo lascia a desiderare.

Billong 5,5 – Balbettante e impreciso, se non altro non commette “reati” in area.

Martinelli 5,5 – Di palloni nell’area rossonera non è che ne giungano poi tanti, eppure hanno il sapore del pericolo.  

Ranieri 5 – Opposizione goffa e poco convinta su Beretta che ha modo di servire l’assist per Rosseti. Stavolta non convince neppure in fase di spinta.

Busellato 5,5 – Firma l’incipit dell’azione che conduce al gol di Deli. Ma è un lampo in una gara modesta. E c’è la macchia del fallo su Ninkovic che il serbo poi trasforma.

Greco 5 – Regia senza sussulti. Fatica a dettare i tempi, normale quando attorno e davanti c’è scarsissimo movimento.

Deli 6 – Ha il merito di riportare in parità il match, gol vanificato dalla perla di Ninkovic. Ma anche sulla sua gara ci sarebbe da ridire. Le combinazioni con Mazzeo sono un lontano ricordo. Sbaglia anche due banali rifiniture che sarebbero parte del repertorio (17’st Iemmello 5,5 – A parziale discolpa la povertà di palloni giocabili. Ma l’approccio, decisamente diverso da quello visto con il Benevento, non sembra dei migliori).

Cicerelli 5 – Ritrova la titolarità che mancava dalla trasferta di Salerno. Chance sprecata. Fatica a saltare Laverone. Zero giocate, zero assist (35’st Chiaretti s.v.).

Mazzeo 4,5 – Lavora più lontano dalla porta, ma si trova due palloni d’oro che gestisce come peggio non poteva. Il secondo, addirittura, lo cicca dilettantescamente.

Matarese 5,5 – La sensazione è che avrebbe più benefici se giocasse a sinistra con la possibilità di accentrarsi. Invece, da ala, viene un po’ frenato. E i rifornimenti per Mazzeo sono sempre più rari. Ha il merito di mettere in mezzo il pallone che poi Deli traduce in gol. Unico vero sussulto di una gara anonima (25’st Kragl 7,5 – Salva la squadra da un annegamento certo, dimostrando di essere l’uomo in più. La differenza, rispetto ai compagni, è l’approccio. Il suo non cambia mai. Soltanto gli acciacchi fisici possono frenarlo).

All. Padalino 5,5 – Kragl lo salva da una sconfitta che sarebbe stata meritata. Va bene il turnover, non va bene l’atteggiamento. Un secondo tempo come quello di Ascoli, dopo la gara col Benevento è incomprensibile oltre che difficile da accettare.

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