rotate-mobile
Sport

Il Foggia sogna, poi cade e si rialza. Doppio Iemmello, pari all’Arechi

Rossoneri avanti con l'attaccante al 38' del primo tempo dominato dalla squadra di De Zerbi. Nella ripresa, si svegliano i granata che ribaltano il risultato con Favasuli e Mendicino. Ancora Iemmello chiude i conti ristabilendo la parità

Alla fine è un punto guadagnato. Difficile pensarlo alla fine del primo tempo, dominato da un Foggia autoritario che ha reso piccola la Salernitana dei big, favorita per la promozione diretta. Ruoli presto rovesciatisi nella ripresa, che ha visto i padroni di casa molto più intraprendenti e cattivi, di fronte a un Foggia dimesso, a tratti impaurito, e salvato solo dalla seconda prodezza di Iemmello.

GRANDE FOGGIA – La prima frazione dimostra ancora una volta che i numeri, e le tattiche lasciano un po’ il tempo che trovano. Sulla carta, infatti, Salernitana e Foggia giocherebbero con la stesso schieramento tattico, ma a cambiare è la mentalità. La formazione ospite non fa differenza tra lo Zaccheria e l’Arechi o gli stadi delle altre avversarie, giocando come sempre all’attacco.
Insomma, molto più bello da vedere il 4-3-3 dei rossoneri, audace, aggressivo, intraprendente, rispetto a quello proposto dagli uomini di Menichini, piuttosto dimesso, e neanche troppo convinto nei pochi abbozzi di ripartenza avuti a disposizione.
Se c’è invece un appunto che si può muovere a De Zerbi e i suoi, è la scarsa incisività negli ultimi 15 metri. Lì il Foggia sembra un po’ incepparsi, più per demeriti propri che per l’eccellenza dei difensori granata. Non è un caso che il gol di Iemmello, giunga sugli sviluppi di un calcio piazzato battuto da Sarno. E’ perfetta l’inzuccata del rientrante centravanti rossonero, protagonista suo malgrado dello scontro fortuito con Gori, che ha causato l’uscita dal campo del portiere salernitano. Il Foggia segna alla sua seconda occasione, dopo quella capitata al 28’, quando Cavallaro, ben imbeccato da Agnelli, si fa murare due volte la conclusione dal secondo portiere Russo.
La Salernitana si desta solo dopo il gol, provando a motivare la sua posizione di classifica, ma senza riuscire a spaventare Narciso.

LE PAGELLE DEI ROSSONERI

SECONDO TEMPO – Come la logica lascia presupporre, il canovaccio della partita subisce delle evidenti modifiche. La Salernitana entra in campo con un piglio diverso. I granata acquisiscono presto il comando del gioco, forte anche di una maggiore aggressività sui portatori di palla rossoneri. Il Foggia, dal canto suo, non riesce a ripartire, arretrando pericolosamente il proprio baricentro. Si spiega quindi in tal senso la scelta di Menichini di schierare al 12’ la punta Mendicino per il centrocampista Bovo (opaca la sua prestazione), osando uno schieramento con quattro attaccanti. Scelta che viene premiata quasi subito, seppur con il determinante ausilio di Gigliotti, che spazza male una palla vagante sugli sviluppi di un calcio piazzato, e consente a Favasuli di battere Narciso. L’assetto da “assalto a Fort Apache” della Salernitana mette alle corde il Foggia. La formazione rossonera non riesce a uscire dalla propria trequarti. I due esterni alti costringono i terzini rossoneri a restare piantati in linea con i due centrali. In mezzo, la pressione dei centrocampisti granata, impedisce a Quinto di far ragionare la squadra. Le due mezzali restano fuori dal gioco, e a completare il quadro ci sono i tre attaccanti che mai si fanno vedere in fase di non possesso. La squadra è spezzata in due tronconi. Sette giocatori da una parte, e le tre punte dall’altra.  Logico che De Zerbi tolga una punta, Cavallaro, inserendo un Sainz Maza, e schieri poi Grea per Bencivenga. Ma oltre agli uomini, servirebbe anche un atteggiamento diverso. Invece è ancora la Salernitana ad andare in gol. Ancora una volta la pressione sui portatori di palla avvia l’azione che manda in gol Mendicino al 31’, bravo a correggere in porta il tiro sballato di Nalini.
Un lampo porta poi Minotti a colpire il palo un minuto e mezzo dopo. E’ più fortunato Iemmello al 36’, quando con un preciso diagonale trafigge Russo riportando il discorso in parità. Saltano un po’ gli schemi, perché le squadre vogliono vincere. Ma la stanchezza che prepotentemente fa capolino, offusca le menti e allunga le squadre. Narciso dice no a Calil al 40’ con una grande respinta. Gigliotti chiude una gara da dimenticare facendosi espellere per doppia ammonizione. Finisce in parità all’Arechi.  

Tabellino

SALERNITANA (4-3-3) Gori (25’pt Russo), Colombo, Lanzaro, Trevisan, Bocchetti; Bovo (12’st Mendicino), Moro (46’st Tuia), Favasuli; Nalini, Calil, Gabionetta. A disposizione: Franco, Tagliavacche, Perrulli, Cristea. All. Menichini

FOGGIA (4-3-3) Narciso; Bencivenga (28’st Grea), Potenza, Gigliotti, Agostinone; Agnelli, Quinto, Minotti (35’st Barraco); Sarno, Iemmello, Cavallaro (21’st Sainz Maza). A disposizione: Micale, D’Angelo, D’Allocco, Leonetti. All. De Zerbi

Arbitro: Caso di Verona

Marcatori: 38’pt Iemmello (F), 16’st Favasuli (F), 31’st Mendicino (S), 36’st Iemmello (F)

Ammoniti: Cavallaro (F), Agostinone (F), Quinto (F), Trevisan (S), Gigliotti (F), Minotti (F), Grea (F)

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il Foggia sogna, poi cade e si rialza. Doppio Iemmello, pari all’Arechi

FoggiaToday è in caricamento