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Playout A2, la Stella Azzurra espugna il 'PalaCastellana' e conquista la salvezza: la Cestistica retrocede in serie B

Con il punteggio di 74-68 la formazione capitolina completa la rimonta in gara 5 e si guadagna la permanenza in Serie A2. Il fattore campo non basta ai 'neri' per evitare la retrocessione

Un terzo quarto da dimenticare ha deciso le sorti della Cestistica San Severo. Nella ultima e decisiva gara dei playout la formazione di Bechi non è riuscita a far valere il fattore campo: il punteggio finale è di 68-74 per la Stella Azzurra che si guadagna la riconferma in serie A2, mentre la Cestistica fa mesto ritorno in serie B al termine di una stagione che definire travagliata è un eufemismo. 

A spezzare l'inerzia di una gara equilibrata fino alla fine del primo tempo è stato il terzo quarto, durante il quale i 'neri' non sono riusciti ad andare oltre la miseria di 6 punti realizzati, a fronte dei 15 punti della formazione capitolina. Inutili i disperati tentativi di rimonta della formazione di Bechi nell'ultimo parziale, a cui non è bastato un parziale di 27 punti per rovesciare le sorti del match e della stagione. 

"Stasera la nostra Cestistica ha perso. Oggettivamente abbiamo giocato male ed è andata così. Una fine di campionato segnata dai fischi e non dagli abbracci e dal coro gioioso che solitamente accompagna il rientro dei nostri giocatori negli spogliatoi. Nulla di strano: il tifoso quando è amareggiato protesta. Ora, smaltita la delusione e l’amarezza di stasera, bisogna ritrovare la forza per ripartire, supportare la società e i dirigenti. Loro hanno fatto dei sacrifici immani, senza i loro sforzi non avremmo fatto la serie A. Per questo meritano la nostra riconoscenza e gratitudine. Grazie di cuore al Presidente Amerigo Ciavarella, un grazie sentito a tutti i dirigenti. Ora più che mai forte si levi il grido Forza neri", il commento del sindaco Francesco Miglio.

Il commento della società 

"Non tutte le storie hanno il lieto fine. Ci sono epiloghi che lasciano l'amaro in bocca, la tristezza, la delusione, il rimpianto, la frustrazione, la rabbia. Ieri sera e ancor di più oggi siamo tutti delusi e forse ancora increduli ma tant'è. Ora non è il momento delle sentenze, delle colpe, delle scuse, dei perché, dei se e dei ma. Dopo la sconfitta ad opera della Stella Azzurra per 68 - 74 non si può far altro che complimentarsi con l'avversario e riconoscergli i meriti. La squadra di coach Germano D'Arcangeli ha guadagnato l'obiettivo salvezza non solo perché ha ribaltato completamente la serie quando ormai l'inerzia era dalla parte dei sanseveresi, ma anche perché è stata ampiamente ripagata la fiducia data a ragazzini, dopo un anno di sconfitte. L'Allianz Pazienza, invece, dopo aver vinto le prime due gare playout, si è sciolta partita dopo partita seppur lottando con onore, ma non è bastato. Con più lucidità, si faranno le giuste valutazioni che al momento, sicuramente per tante ragioni, non si è in grado di fare. Nella pallacanestro, nello sport e nella vita è giusto assumersi le responsabilità, riconoscere le difficoltà e farne un'opportunità di crescita. A perdere non è solo la società, la squadra, la dirigenza o i tifosi. Oggi tutto il territorio è un po' più povero e forse non se ne rende conto. Il gruppo di dirigenti, soci e amici però non molla. In queste ore, insieme alle critiche, sono arrivati tanti inviti ad andare avanti e non fermarsi. La società risponde presente e ripartirà unita e compatta. Nelle prossime riunioni si valuteranno i possibili scenari del prossimo campionato, tenuto conto degli errori fatti, ma a partire da quanto di buono costruito in questi sette anni".

Aggiornato alle 16.34

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