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Palermo-Foggia 0-0: le pagelle dei rossoneri

Leali e Billong, buona la prima. Ngawa da rivedere. Galano ancora a secco. Il centrocampo regge, Kragl soffre da attaccante

In uno 0-0 ci può essere qualcosa di bello. E’ il caso del Foggia, e del suo punto strappato al Palermo. Un punto che non muove più di tanto la classifica, ma forse cambia le prospettive, può contribuire ad accrescere autostima e consapevolezza. Valori che al Foggia servono come il pane per raggiungere l’agognata salvezza. A quei valori, va però aggiunta la continuità. Non avrebbe senso il bel risultato del ‘Barbera’ se poi in casa col Pescara (domenica 10 alle ore 15, ndr) non si dovesse fare bottino pieno. Ecco, il prossimo step che dovrà conseguire la squadra di Padalino è proprio questo: trovare la continuità, ma soprattutto cercare di cambiar pelle a seconda delle contingenze. E quindi, se a Palermo va bene una prova gagliarda soprattutto dal punto di vista difensivo, in casa i rossoneri dovranno mutare atteggiamento. Magari, auspicando nell’esplosione definitiva dei suoi attaccanti.

PALERMO (4-3-2-1) Brignoli 6,5; Rispoli 6,5 Bellusci 6,5 Szyminski 6,5 Salvi 6; Murawski 5,5 (46’st Fiordilino s.v.) Jajalo 6 Haas 6 (20’st Chochev 6); Falletti 6 (33’st Cannavò s.v.) Trajkovski 6,5; Puscas 5. A disposizione: Avogadri, Pomini, Accardi, Lo Faso, Ingegneri, Aleesami. All. Stellone 6

FOGGIA (4-3-3) Leali 7; Ngawa 5,5 (7’st Loiacono 6) Billong 7 Martinelli 6,5 Ranieri 6,5 (46’st Ingrosso s.v.); Gerbo 6,5 Greco 6,5 Busellato 6,5 (38’st Agnelli s.v.); Galano 5 Iemmello 5,5 Kragl 5. A disposizione: Sarri, Noppert, Deli, Cicerelli, Mazzeo, Chiaretti, Marcucci, Boldor, Matarese. All. Padalino 6,5

Arbitro: Ghersini di Genova 6

Leali 7 – Attento e puntuale sulla normale amministrazione, e non è un dato irrilevante considerando i suoi predecessori. Il meglio di sé lo dà sulla conclusione ravvicinata di Puscas. Non male come esordio.

Ngawa 5,5 – Tra i nuovi è quello più in difficoltà. Dà l’idea di un certo spaesamento ingigantito dalle percussioni di Falletti e Trajkovski, che farebbero soffrire chiunque. Non è neppure fortunato, visto che becca un colpo proprio quando la sua prestazione stava crescendo (7’st Loiacono 6 – Si pianta sulla destra a fare il terzino bloccato, la fase offensiva non è affar suo. E dietro lavora con buon profitto).

Billong 7 – Alla ‘prima’ si trova a marcare subito Puscas, mica male. Lo anestetizza imponendo la propria fisicità, andando di anticipo o con le sportellate. Alla fine il rumeno gli scapperà solo una volta, non riuscendo, tuttavia, a calciare in maniera coordinata.

Martinelli 6,5 – La presenza di Billong sembra donargli una tacca in più di sicurezza. Anche se, certe amnesie restano nel dna. Fortuna che le riduca a un solo episodio (un buco in area che nessuno sfrutta).

Ranieri 6,5 – Da terzino nella linea a quattro, come ai tempi di Firenze. Dimostra che quel ruolo è nelle sue corde. Alterna bene le due fasi, e confeziona a Iemmello anche l’unica vera palla gol. Gli servirebbe l’assistenza di Kragl, che però gioca troppo schiacciato in avanti. (46’st Ingrosso s.v.)

Gerbo 6,5 – Il giallo rimediato (che gli farà saltare la gara col Pescara) lo condiziona fino a un certo punto. Tiene salda la lucidità, evitando interventi scomposti, ma non per questo limita il contributo a livello di corsa e sostanza in mezzo.

Greco 6,5 – Con due mezzali ai fianchi lavora in scioltezza. Prende in mano la squadra, come ogni buon regista dovrebbe fare. Nessuna magia prodotta, ma sa come dettare i tempi della manovra e anche della fase passiva. Il suo pensare verticale produrrebbe molti più frutti se solo lì davanti ci si muovesse un po’ di più.

Busellato 6,5 – Riecco il motorino ammirato a inizio stagione. Corre, rincorre, rattoppa e imposta. E lo fa tutto bene, almeno fino a quando non deve dare forfait per un problema muscolare. Si spera non grave. E’ di questo Busellato che ha bisogno il Foggia (38’st Agnelli s.v.).

Galano 5 – Se non altro è nel vivo del gioco fino alla fine. Ma gli errori sotto porta sono da matita blu. E se nel primo tempo gli si può concedere l’indulgenza per via della zolla che ne pregiudica la conclusione, le due conclusioni a fine match sono da film horror.

Iemmello 5,5 – A differenza di Galano ha meno occasioni e per lo meno conclude bene. Brignoli gli dice no due volte, alla terza sfiora il palo. Tutto il resto, però, è quanto meno da rivedere. Si muove poco e male. E questo aspetto si evidenzia di più in un reparto completato da un giocatore a disagio (Kragl) e uno in grosse difficoltà (Galano). Se non li dà lui i riferimenti chi lo deve fare?

Kragl 5 – Da punta esterna palesa disagi anche superiori rispetto a quando ha giocato da terzino. Perché i metri di campo per le progressioni si riducono sensibilmente e, inoltre, il gioco spalle alla porta non appartiene al suo repertorio. Va trovata una soluzione.

All. Padalino 6,5 – Bella prova dei suoi che alla fine hanno anche qualcosa da recriminare. Ottima la gestione della fase difensiva, ma questo tipo di interpretazione della gara non deve essere una regola. Contro le “piccole” e nelle gare casalinghe servirà un atteggiamento molto più propositivo.

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