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Paganese-Foggia 0-4, le pagelle: Leonetti sugli scudi. Che forza Agostinone

Il giovane attaccante propizia il rigore, e realizza il raddoppio con una grande giocata, e lavora tanto per la squadra. Altra prova maiuscola del terzino foggiano, che realizza anche la sua prima rete in campionato

La Befana strizza l’occhio alla banda di De Zerbi, offrendole una entusiasmante vittoria. Il 4-0 rifilato alla Paganese oltre a rialzare l’asticella del buonumore, arrestatasi dopo il tonfo casalingo contro il Barletta, tiene i rossoneri incollati alla lotta per i playoff. La classifica dice che terzo e quarto posto distano solamente 2 punti. E c’è poi la vetta, lontana solo sei lunghezze, alla quale si può rivolgere un pensierino, senza commettere alcun delitto.

FOGGIA (4-3-3) Narciso 7; Bencivenga 6,5 Potenza 6,5 Gigliotti 7 Agostinone 7,5; Agnelli 6,5 Quinto 6,5 (39’st Sainz Maza s.v.) Gerbo 6,5 (26’st D’Allocco 6); Sarno 6,5 Leonetti 8 (33’st Cavallaro 6,5) Iemmello 6,5. A disposizione: Micale, Loiacono, Grea, Bollino. All. De Zerbi 7,5

Narciso 7 – Pronti via e deve ringraziare la buona sorte sul tiro di Bernardo. Poi ingaggia un duello personale con Caccavallo, due manche entrambe vinte dal portierone rossonero, che sa rendersi protagonista anche nei pomeriggi relativamente tranquilli

Bencivenga 6,5 – Costante nelle sue sgroppate sulla corsia. Con la proficua collaborazione di Sarno e Agnelli mette a soqquadro il settore sinistro della Paganese, e Bolzan ci capisce poco. Gli manca solo il cross vincente

Potenza 6,5 – Piccole sbavature, che non macchiano l’ennesima prestazione coi fiocchi

Gigliotti 7 – Caccavallo e Bernardo quagliano ben poco davanti a lui. In più si esibisce in un paio di anticipi da categoria superiore

Agostinone 7,5 – Le novità introdotte da De Zerbi hanno consegnato al Foggia un giocatore dalle doti prima d’ora sconosciute. Lui ci ha messo del suo, ovvero lavoro, sacrificio e impegno. Il risultato è un terzino sinistro che sa fare tutto, dalle eccellenti chiusure difensive, agli assist decisivi (come quello per Leonetti). Ciliegina sulla torta, il gran gol che chiude definitivamente l’incontro. Bravo Pinuccio

Agnelli 6,5 – Il doppio rientro di Quinto e Gerbo, gli riconsegna il ruolo di mezzala destra. Bravo e intelligente nella gestione della palla, e nell’interpretazione delle due fasi

Quinto 6,5 – Ritorna in campo dopo quasi due mesi di assenza. Il metronomo rossonero ricomincia da dove aveva lasciato. Torna a far girare la palla con la solita calma olimpica, racchiusa nella saggezza tattica che solo i registi possiedono. Commette qualche errore banale, ma quando il Foggia conduce il gioco sotto la sua direzione, è un piacere per gli occhi di chi osserva (39’st Sainz Maza s.v.)

Gerbo 6,5 – Altro rientro eccellente (contro il Barletta era entrato nel finale, ndr) per un centrocampo che ritrova i suoi tre tenori. Corre, recupera palloni, e li trasforma subito in potenziali pericoli per gli avversari. Quando esce è a corto di fiato, ma i suoi primi 70’ del 2015, sono più che soddisfacenti (26’st D’Allocco 6 - Entra quando serve sostanza al centrocampo in leggera sofferenza. Garanzia)

Sarno 6,5 – Si muove molto, anche perché il Foggia gioca con due punte vere, che attaccano di più la profondità. Il talento che si accende a intermittenza, un retaggio delle feste natalizie appena conclusesi, ma dal dischetto è implacabile. Quarto centro nelle ultime quattro partite, not bad

Leonetti 8 – De Zerbi lo getta nella mischia e, sorpresa, lo schiera al centro dell’attacco. E ci prende. Perché lui non fa il classico ariete spacca difese, ma si abbassa per aiutare il centrocampo, si muove in orizzontale per allargare la tenera difesa avversaria. E pressa, come in occasione dell’azione che porta al rigore. Poi c’è il gol, di tacco, che certifica le sue indiscutibili doti, che dovrebbe sfruttare con maggiore continuità (33’st Cavallaro 6,5 – Escluso eccellente, gioca un quarto d’ora scarso. Il tempo necessario per assistere al gol di Agostinone, e propiziare il quarto gol)

Iemmello 6,5 – Dirottato a sinistra, con licenza di muoversi comunque a tutto campo. Bravo e lesto a conquistarsi il rigore, e a interpretare un ruolo che forse lo priva della ribalta, ma che dimostra di saper interpretare molto bene

De Zerbi 7,5 – Il tempo dirà se oltre a ragioni tattica, la scelta di puntare su Leonetti centrale con Iemmello a sinistra, celi un segnale alla società, affinché gli porti un nuovo centravanti. Fatto sta che Leonetti non è il classico nove (alla Giglio, per intenderci), ma il lavoro richiestogli, lo ha eseguito alla perfezione. E i meriti non possono non essere riconosciuti a un allenatore, le cui soluzioni adottate non sono mai estemporanee, ma frutto di uno studio attento e metodico. Il suo Foggia riparte alla grande, in più può felicitarsi per il recupero del centrocampo titolare. Alla Befana non si poteva chiedere di più 

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