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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Novara-Foggia 0-1: le pagelle dei rossoneri

Kragl determinante non solo in fase realizzativa; Nicastro corsa e sacrificio. Prestazione perfetta della difesa. Prezioso il contributo del capitano. Imperdonabile l'ingenuità di Greco

Mancano 13 punti alla fatidica quota 50. Il Foggia del girone di ritorno sembra poterci arrivare molto presto. Parlano i numeri, 15 punti sui 21 a disposizione (secondo ruolino di marcia dietro l’Empoli), il contributo dei nuovi interpreti, ma anche quello dei vecchi. E poi c’è l’atteggiamento, quello che ti consente di vincere una gara nonostante il gap di un uomo per oltre un’ora, quello che è tipico delle grandi squadre. Il Foggia non lotterà per il vertice (pur volendo, sono stati troppi i punti persi nella prima ‘manche’), ma ha tutte le carte in regola per raggiungere la quota salvezza prima della fine. Ora, però, bisogna smetterla di perdere punti in casa. Non sarà semplice, visto che lunedì prossimo allo ‘Zaccheria’ si presenterà l’Empoli. Ma con una squadra cazzuta come quella ammirata al ‘Piola’ nulla è precluso.

Le pagelle

NOVARA (3-5-2) Montipò 6; Golubovic 5,5 Mantovani 6 Chiosa 6; Dickmann 5,5 (9’st Maniero 5) Ronaldo 6 Moscati 5,5 (23’st Sciaudone 4) Casarini 5,5 Calderoni 6; Puscas 5,5 Sansone 5 (31’st Di Mariano 6). A disposizione: Farelli, Benedettini, Troest, Del Fabro, Macheda, Maracchi, Seck, Lukanovic, Orlandi. All. Di Carlo 5

FOGGIA (3-5-2) Guarna 6,5; Martinelli 7 Camporese 6,5 Loiacono 6,5; Zambelli 6,5 Gerbo 6 Greco 4,5 Deli 6 (29’st Mazzeo 6) Kragl 7; Nicastro 7 (29’st Beretta 5,5) Duhamel 6 (11’st Agnelli 6,5). A disposizione: Noppert, Figliomeni, Fedato, Rubin, Agazzi, Floriano, Ramè, Scaglia, Calabresi. All. Stroppa 7

Arbitro: Ros di Pordenone 6

Guarna 6,5 – Sulla carta la batteria offensiva del Novara sarebbe attrezzata per creare problemi. Non succede. Lui però non sbaglia un intervento, e sulle uscite giganteggia

Martinelli 7 – Dopo il Carpi, il Novara. Altra prova maiuscola: contiene Puscas, poi bissa su Maniero. Non male per essere una riserva.

Camporese 6,5 – Mezzo voto in meno per la scemenza che consegna a Ronaldo una punizione dal limite allo scadere. Unica sbavatura di una gara pressoché perfetta.

Loiacono 6,5 – Dal lato suo il Novara spinge solo nella prima parte di gara e lui non sfigura affatto. Dopo di che gli affanni si riducono.

Zambelli 6,5 – Stroppa lo conferma, nonostante le difficoltà palesate allo ‘Zac’. Curiosamente cresce alla distanza, e nel forcing finale si fa notare per un paio di recuperi sontuosi, con tanto di ripartenza assortita.

Gerbo 6,5 – Parte mezzala destra, arrangiandosi tutto sommato. L’espulsione di Greco lo costringe a vestire i panni del mediano puro. E l’interpretazione è ottima.

Greco 4,5 – Nervoso oltremodo e si fa fatica a capire il perché. Becca un giallo, evitabile, e non riesce a misurarsi, come un regista di 32 anni dovrebbe. Mette in difficoltà la squadra e si perde la sfida con l’Empoli.

Deli 6 – Una serpentina delle sue manda in bambola mezzo Novara, e genera la prima occasione del match, smorzata dalla manona di Montipò. Poi, come sempre, offre la sua gara infarcita di alti e bassi. Per quasi un’ora fa il mediano accanto a Gerbo, e si sacrifica (29’st Mazzeo 6 – Non è esente dalle logiche del turnover. Stroppa gli concede l’ultimo quarto d’ora abbondante, perché c’è bisogno di un palleggiatore che tenga su la squadra).

Kragl 7,5 – Il gol, stavolta meno bello, ma ugualmente prezioso. Poi l’attenzione difensiva, e un coast to coast da urlo, chiuso con un sinistraccio figlio più della stanchezza che della mancanza di precisione. Quinta rete in sette gare, e terzo gol consecutivo in trasferta. Che numeri.  

Nicastro 7,5 – La risposta perfetta a chi storce il naso per la sua presenza da titolare. Corre per sé e per Duhamel, ma il meglio lo dà quando la squadra rimane in dieci. Si sdoppia tra centrocampo e attacco finché non resta piegato sulle gambe. Difficile trovare un allenatore a cui non piacciano giocatori come lui (29’st Beretta 5,5 – Dopo tanta panchina e una quasi candidatura ad apparire su 'Chi l'ha visto' (come direbbe il collega Antonio Forina) ci si aspetterebbe un approccio un po’ più convinto. Invece si ha come l’impressione che sia sceso in campo perché glielo ha imposto qualcuno. Come il bambino costretto a prendere la medicina dal sapore sgradevole).

Duhamel 6 – Tanto lavoro sporco, in attesa che gli arrivi la palla giusta. Per poco non ‘corregge’ la conclusione di Kragl, ma non serve. L’espulsione di Greco lo penalizza, perché costringe la squadra a una partita più difensiva, e lui deve adeguarsi. Ma resta nel vivo della gara: Stroppa può contare anche su di lui (11’st Agnelli 6,5 – Pronti via perde un pallone, ma rimedia qualche secondo dopo. Prezioso nelle fasi di alleggerimento, quando scippa due tre palloni preziosi riconvertendoli in azioni offensive. Il solito indomito capitano).

All. Stroppa 7 – La vittoria del cuore, del carattere e dell’organizzazione. Perché pur in dieci la squadra concede quasi nulla al Novara. Stavolta azzecca pure i cambi, e nel finale se la gioca con due punte. E i detrattori, muti.

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