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Sabato, 20 Aprile 2024
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Canonico socio del Foggia: la notizia che sorprende, ma non troppo

Non è una novità che tra i vari soggetti avvicinatisi al Foggia nel passato recente, l’unico a stuzzicare l’interesse della Pintus fosse stato proprio l’ex patron del Bisceglie. Probabile l'acquisizione della maggioranza delle quote, ma resta da capire come saranno ripartite

Una notizia giunta a sorpresa (peraltro in un orario piuttosto insolito, alle 22), ma fino a un certo punto. Perché che Nicola Canonico fosse tra i papabili a entrare nel Calcio Foggia 1920 era cosa nota. Anzi, la sua candidatura era tra le più forti. L’unico aspetto che poteva, semmai, impedire che si giungesse alla stretta di mano, era il tipo di accordo. Come già spiegato due giorni fa, Canonico nelle sue esperienze pregresse ha sempre condotto la nave senza condivisione equa delle quote. Pertanto, il suo ingresso era gioco forza vincolato alla acquisizione quanto meno delle quote di maggioranza. D’altronde, quello fu il suo obiettivo anche alla fine del 2020, quando formulò la sua offerta a Felleca, Pelusi e Pintus, per l’acquisizione dell’intera Corporate (detentrice dell’80% delle quote del club rossonero) e del rimanente 20% in possesso dell’Amministratore Delegato. Offerta che non fu ritenuta adeguata dai soci. Ma non è una novità che tra i vari soggetti avvicinatisi al Foggia e in parte caldeggiati dall’ex presidente rossonero, l’unico a stuzzicare l’interesse della Pintus fosse stato proprio l’ex patron del Bisceglie. Valutazione legittima: a favore di Canonico parlano i fatturati, la solidità delle sue aziende, tutto acclarato e certificato, a differenza di altre figure accostate al club dauno in questo ultimo anno e mezzo.

Per questo, l’annuncio giunto nella tarda serata di ieri è stato spiazzante solo alla luce delle voci diffusesi nelle ore antecedenti, circa un accordo di massima e prossimo alla definizione tra la Pintus e Di Silvio, con l’imprenditore cinematografico pronto a rilevare il 100% del club. Una notizia che aveva fatto infervorare non poco i gruppi organizzati: “Il tuo tempo è finito”, recitava uno striscione affisso dagli ultras della Curva Sud affisso nello spazio antistante la Tribuna.

Ancora più dura la presa di posizione dei tifosi della ‘Nord’: “Pintus come Felleca, stessa razza… stessa m…a”, il messaggio che campeggiava su un altro striscione, preludio a un raduno sul piazzale della tribuna in programma questo pomeriggio alle 19. La scelta di cedere a Di Silvio, al quale la stessa Pintus si era opposta non più tardi di cinque mesi fa, prima facendo valere il mancato gradimento, poi esercitando il diritto di prelazione, aveva fatto scatenare l’indignazione dei supporter della curva ‘Franco Mancini’: “Non ci sono parole per esprimere l'amarezza che pervade cuori e menti in questo momento, vero è che noi foggiani siamo abituati a vivere sulle spine a non dare mai nulla per scontato ma questa volta non ci sono davvero parole per esprimere ciò a cui stiamo assistendo. A questo punto ci si chiede perché la Pintus abbia tolto lo scettro a Felleca, scartando ogni proposta, dichiarando il non gradimento per poi dopo nemmeno 4 mesi riproporre il Calcio Foggia agli stessi soggetti. Scene ormai di ordinaria follia! Che questa non fosse una società di sceicchi lo si sapeva e per noi ha mai rappresentato un limite, ma abbiamo sempre chiesto a tutti trasparenza e lealtà per un'intera città a cui troppe volte è stato spezzato il cuore...ha fatto promesse, ha sempre parlato di correttezza e sincerità ma ad oggi da lei abbiamo ricevuto solo meschinità ed ambiguità...Non è necessario fare retorica per convincerla del fatto che ha miseramente toppato, siamo a 10 giorni dall'iscrizione e all'orizzonte non vi sono posti inesplorati, queste "faccende" le abbiamo già vissute troppe volte, abbiamo fatto il callo siamo abituati e allo stesso tempo molto "incazzati"... In effetti non è per niente distante da chi l'ha preceduta, stessa provenienza stessa faccia...Aspettando il prossimo Salvatore della Patria... o della tasca. Ad ogni buon conto dimostriamo che di gente così non ne vogliamo più, di gente che non sa cosa ne sarà del domani, di gente che non ha ferree programmazioni ma che vive solo di speculazioni, di gente per cui la città di Foggia ne ha pieni i coglioni”.

Parole forti, che però sono state in parte stemperate con quell’annuncio giunto alle 22, mentre la maggior parte dei calciofili foggiani era concentrata a tifare per gli Azzurri di Mancini, impegnati contro la Svizzera.  

A questo punto, non è da escludere che la voce di una cessione quasi definita a Di Silvio, sia stata una mossa per sviare tutti e consentire una più serena conclusione dell’accordo con Canonico. A ora, non si conoscono i dettagli sull’ingresso in società dell’imprenditore barese: voci non confermate parlano di una maggioranza delle quote, anche se resta da capire come sarebbero ripartite.     

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