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Il Matera cala il tris, al Foggia non basta Agnelli. Sconfitta amara, lucani fortunati

In vantaggio con Quacquarelli, nella ripresa i lucani trovano il raddoppio con Ceccarelli. Agnelli riapre il match, ma subito dopo ancora Ceccarelli chiude il discorso playoff

Comunque vada, sarà un successo. Ci si affida ad una citazione "chiambrettiana", per esorcizzare l'amarezza di una sconfitta, l'ennesima nei playoff.  E’ andata male, ma non si può rimproverare nulla a questi ragazzi. Sarebbe ingiusto prendersela per la prova opaca di Matera, o criticare le grigie prestazioni di alcuni calciatori fino ad ora sempre decisivi. L’esito di una partita, per quanto così importante, non deve indurre a lasciar che la splendida cavalcata di cui si sono resi protagonisti i calciatori del Foggia, finisca nell’oblio.

Il Foggia non ce l’ha fatta, quella che ad agosto si presentava come una macchina dalle grosse potenzialità ma ricca di problemi, via via risolti, e diventata sempre più performante negli ultimi mesi, si è ingolfata a poche curve dal traguardo, nel nefasto “autodromo” di Matera. La squadra si è fermata sul più bello, preda forse della grande tensione accumulata nel rush finale, e dei 120’ di tre giorni fa, non totalmente smaltiti, o dell’estenuante viaggio che nella giornata di ieri, ha condotto i giocatori prima a Battipaglia per poi invertire marcia e ritornare in Lucania, in seguito alla doppia decisione della Lega. La sconfitta ha il volto della disperazione di Giglio, il cui clamoroso errore sotto porta in chiusura di match, ha di fatto condannato la sua squadra alla sconfitta, ma anche quello di capitan Agnelli, ultimo ad arrendersi anche quando il cronometro provava ormai gusto nel correre.

UNA SOLA NOVITA’ – Per la verità, anche il Matera ha giocato per 120’ domenica scorsa, e si presentava priva di 5 titolari. Un handicap che paradossalmente si è rivelato forse un vantaggio per i lucani, che hanno potuto schierare giocatori più freschi. Nel Foggia invece l’unico innesto, peraltro forzato, è quello di Cassandro, al posto di Basta squalificato, a sua volta sostituto di Loiacono, anch’egli appiedato dal giudice Sportivo. Solito 3-1-4-2 con Giglio e Leonetti in avanti, e Compierchio esterno destro.

LE PAGELLE DELLA GARA

ERRORE CASSANDRO - L’attaccante esterno sarà uno dei giocatori maggiormente coinvolti in avvio di gara, ma la sua prestazione si ricorderà soltanto per un sinistro violento terminato di poco a lato. Pesa come un macigno, invece, l’intervento a vuoto di Cassandro, sul pallone proveniente dalla destra, che di fatto manda in gol Quacquarelli al 9’. Il goal è manna dal cielo per i lucani, incerottati soprattutto nella zona nevralgica del campo, e per questo ben disposti a lasciare l’iniziativa agli ospiti, pronti a colpire di rimessa. Il vantaggio facilita il lavoro, reso ancor meno complicato dalla farraginosità del gioco foggiano.

Quinto e Agostinone spiccano per palloni persi e passaggi sbagliati, il tutto a danno di Leonetti e Giglio immalinconiti e senza molti palloni a disposizione. Il bomber va vicino al gol soltanto al 30’, e su punizione, ma quel pallone che decide di spegnersi a pochi centimetri dall’incrocio dei pali, è forse un presagio di sventura.

SPERANZA E ILLUSIONE – Come spesso è accaduto anche durante la regular season, Padalino getta nella mischia Palazzo ad inizio ripresa, al posto dell’inconcludente Compierchio. Il fantasista ex Bisceglie, spesso capace di giocate di classe ma anche di errori pacchiani, decide di lasciare a casa la sua parte buona, esibendosi in un paio di errori da oratorio; clamoroso quello al 9’, quando entra in area sulla destra, e si incarta palla al piede buttandola fuori.

Il raddoppio del Matera, al 14’ firmato da Ceccarelli, certifica quanto visto nella prima ora di gara, ovvero la difficoltà incredibile del Foggia nel costruire azioni pericolose, e nel far fruttare l’insipido e prolungato possesso palla, e la grande efficienza dei padroni di casa nel capitalizzare al meglio le poche occasioni da gol.

E anche quando il gol rossonero arriva, al 17’, il Foggia non ha la lucidità nel gestire il possesso palla, e la foga da rimonta. Il contropiede che manda in gol ancora Ceccarelli (e sempre con un pallonetto, ndr) dopo solo 2 minuti, sa di bastonata sulla schiena, di quelle che ti fanno stramazzare al suolo, senza speranza di rialzarsi nel breve.

CHE ERRORE GIGLIO - Il Foggia infatti reagisce d’inerzia, anche gli inserimenti, forse tardivi, di D’Ambrosio e Gentile, non portano grandi risultati. La palla del 3-2 che forse avrebbe riaperto l’incontro, sciupata da Giglio al 44’, con quella girata sotto porta inspiegabilmente finita alta, è il segno di una giornata storta, la conferma che la buona sorte ha deciso di dar le spalle proprio nella partita più importante. Non basterà però a cancellare la splendida stagione del bomber rossonero, né a rimuovere dalle menti dei tanti tifosi, le emozioni regalate da questa squadra. 

Tabellini 

Matera: Bianco, Ferrenti, Ruggiero, Silvestri (26'st Colantuoni), Scardala, Calabuig, Todino, Cardore, Ceccarelli, Di Gennaro (9'st Villa), Quacquarelli (18'st Mauro). A disposizione: Lombardo, Di Falco, Muro, Metta. Allenatore Chiricallo 

Foggia: Micale; Cassandro, D'Angelo, Tommaselli; Quinto (41'st Gentile); Compierchio (1'st Palazzo), Angelli, Agostinone, Picascia (33'st D'Ambrosio); Giglio, Leonetti. A disposizione: Mormile, Esposito, Villani, Ferrante. Allenatore Padalino

Arbitro: Catona di Reggio Calabria

Marcatori: 9'pt Quacquarelli (M), 14'st Ceccarelli (M), 17' Agnelli (F), 19' Ceccarelli (M)

Ammoniti: Bianco (M), Colantuoni (M), Quacquarelli (M), Agostinone (F), 

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