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Martina-Foggia 2-1, le pagelle: poche sufficienze, disastro Bencivenga

Il terzino spiana la strada al Martina con un grave errore, a cui ne aggiunge altri in serie. Male anche Maza e Gigliotti. Iemmello sfortunato, e il digiuno si prolunga

Il Foggia perde la partita ma il Martina perde la faccia. Perché la sconfitta sul campo, legittima per la brutta partita disputata dal Foggia per oltre un’ora, passa in secondo piano di fronte a quanto accaduto sugli spalti, ovvero al trattamento tutt’altro che amichevole riservato ai dirigenti rossoneri e ad alcuni giornalisti foggiani. Una brutta pagina che avrà sicuramente dei risvolti, come ha confermato l’avvocato Luigi Miccoli, il quale in serata ha sporto denuncia alle sedi competenti.

Le pagelle

FOGGIA (4-3-3) Narciso 6; Bencivenga 4,5 (8’st Loiacono 6) Potenza 6 Gigliotti 5,5, Agostinone 5,5; Agnelli 6 Quinto 5,5 Sainz Maza 5 (8’st Cavallaro 5,5); Sarno 6,5 Leonetti 5,5 Iemmello 6. A disposizione: Micale, Grea, D’Allocco, Sicurella, Bollino. All. De Zerbi 5,5

Narciso 6 – Sfortunato sul tiro di Magrassi che gli passa sotto le gambe. Nulla può su Arcidiacono. Nel forcing finale fa il libero

Bencivenga 4,5 – Protagonista in negativo sulla prima rete. E non è l’unico errore da mettere a referto. Peccato, perché la sua corsia era quella dove il Foggia avrebbe potuto incidere di più (8’st Loiacono 6 – Si propone con grande costanza, pur non essendo un terzino di spinta. Fa meglio di Bencivenga, impresa piuttosto agevole ieri)

Potenza 6 – Nella sbadata difesa rossonera è colui il quale mantiene calma e raziocinio. E non è poco

Gigliotti 5,5 – Insufficienza non piena solo per la perla su punizione che tien in piedi la squadra sino al 90’. Ma su entrambe le reti stecca. E se sul primo l’errore principale lo commette Bencivenga, sulla seconda rete è lui a farsi superare dal sombrero di Arcidiacono

Agostinone 5,5 – Arcidiacono imperversa dalle sue parti, e fa sempre male. Lui si arrangia come può, ma le migliori cose le fa vedere quando spinge

Agnelli 6 – Corre a tutto campo, per mettere toppe, cucire il gioco e inserirsi senza palla. A volte manca la lucidità, ed è anche normale

Quinto 5,5 – Il gioco del Foggia è singhiozzante, e lui non può essere esente da colpe. Si limita al compitino, quando servirebbe una buona dose di personalità. Cresce nel finale, quando si gioca a una porta

Sainz Maza 5 – De Zerbi lo lancia al posto di Gerbo cercando in lui giocate di qualità. Ma fallisce l’ennesima occasione, vagando per il campo e limitandosi ai consueti e infruttuosi tocchetti (8’st Cavallaro 5,5 – Si vede che ha fame di campo, e infatti sulla fascia crea più di un pericolo. Ma quel palo da distanza ravvicinata, e altri tiri formato ricotta, gridano vendetta)

Sarno 6,5 – Il più vivo nel primo tempo. Dal suo piede nascono le due occasioni più clamorose, con Bleve bravo sulla prima, e la sfortuna vincente sulla seconda. Nella ripresa procede a corrente alternata, ma quando riesce a rientrare sul mancino, scodella dei palloni deliziosi. E il Martina trema

Leonetti 5,5 – Un’unica occasione vera, il colpo di testa su cui Bleve si supera, e Cavallaro sciupa. Un po’ poco, specie in raffronto a quanto visto a Pagani

Iemmello 6 – Primo tempo da spettatore non pagante o quasi. Una spizzata sugli sviluppi di un corner e poco altro. Meglio nella ripresa quando l’ingresso di Cavallaro lo riproietta in mezzo. Il palo gli nega il gol, che ora manca da un mese e mezzo

De Zerbi 5,5 – Facile accusarlo a giochi fatti di aver sbagliato formazione. Anche perché chi dice che, cambiando dall’inizio, il Foggia non avrebbe perso? La squadra ieri sembra aver sbagliato approccio, un fattore che esula dai moduli. Ed è lì che deve porre l’attenzione e i dovuti rimedi

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