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La testata di Iemmello salva il Foggia. Pari al 92’ contro la Lupa Roma

Il 13° centro in campionato dell'attaccante salva i rossoneri dalla terza sconfitta esterna consecutiva. Rossoneri padroni del campo ma raramente pericolosi, neppure nella ripresa giocata quasi interamente in superiorità numerica

Un film già visto tante, troppe volte nelle ultime settimane. Il Foggia stecca anche contro la Lupa Roma, pareggiando 1-1, e deve ringraziare la testata di Iemmello che al 47’ della ripresa nega ai rossoneri la terza sconfitta consecutiva in trasferta. Un pareggio che serve a poco, sia perché i rossoneri non guadagnano su chi è davanti, sia perché sono all’orizzonte quattro big match contro Juve Stabia, Matera, Casertana e Lecce. La zona playoff dista sei punti. A sette giornate dal termine, serve davvero un’impresa.

De Zerbi sorprende lasciando in panchina Minotti e Agostinone, confermando in difesa Loiacono sulla destra, con Bencivenga sulla corsia opposta. D’Allocco completa il terzetto di centrocampo, solo panchina per Minotti. C’è il rilancio di Cavallaro, al posto di Sainz Maza. Scelta che in apparenza mortifica la buona vena dello spagnolo evidenziata sette giorni fa allo Zaccheria, ma che si spiega con l’intenzione di sfruttare le veloci ripartenze. Il tema tattico è chiaro: il Foggia aggredisce già nella trequarti avversaria, tenendo alte le due mezzali pronte a mordere sui portatori di palla avversari, e a lanciare i tre attaccanti. Sarno sembra piuttosto ispirato, e infatti la manovra rossonera si appoggia soprattutto sul lato destro, dove imperversa anche capitan Agnelli. Manca tuttavia il guizzo che metta in difficoltà Rossi. La Lupa dopo il disagio vissuto per una ventina di minuti, comincia a prendere le misure, anche perché i rossoneri abbassano i ritmi. Conseguenza, i padroni di casa trovano il modo di aprire una breccia nella retroguardia rossonera. La conclusione di Raffaello al 25’, che termina fuori di un soffio è il preludio al gol di Capodaglio che giunge un minuto dopo. Nell’occasione il regista della Lupa Roma è anche fortunato, visto che il pallone passa sotto le gambe di Narciso.
La reazione del Foggia c’è, ma spesso la frenesia tende a rendere poco pulite le giocate. I rossoneri devono pure fronteggiare un Rossi piuttosto in palla, come testimonia la grande parata sulla conclusione ravvicinata di Agnelli al 39’. La più ghiotta occasione per la formazione di De Zerbi, che nasce però da una confusa azione sviluppata da un piazzato, viziata peraltro da un errore difensivo.

LE PAGELLE 

SECONDO TEMPO – La scelta di ripartire con Minotti, la dice lunga sull’infelicità di alcune scelte iniziali del tecnico rossonero. Il Foggia ha bisogno di spingere e di alzare il tasso tecnico. Un obbligo che si corrobora dopo l’espulsione rimediata al 6’ da Tajarol che rimedia il secondo giallo dopo un’entrataccia su Sarno, che avrebbe meritato anche il rosso diretto. Parte dunque il monologo/assedio del Foggia. E’ sempre Sarno il più vivace: l’esterno napoletano salta sistematicamente l’uomo, inventa, cerca la giocata e il tiro in porta. Cresce anche Cavallaro al quale i padroni di casa riservano un trattamento tutt’altro che amichevole. Visto il tema tattico, alla Lupa non resta altro che chiudersi, ripartire, o cercare di far male sui calci da fermo. Come al 15’, quando sugli sviluppi di un corner la Lupa sfiora il gol subendo però una travolgente ripartenza dei rossoneri, conclusa con il tiro di Sarno (servito da Sainz Maza, entrato al posto di Gigliotti) respinto da Rossi.
Con l’innesto di Maza, è Quinto a scalare in difesa, con Minotti in cabina di regia e lo spagnolo sul centrosinistra. Cavallaro e Sarno provano a trascinare la squadra. Piovono cross da entrambe le fasce, la squadra rossonera colleziona corner, ma eccezion fatta per una conclusione strozzata di Cavallaro al 20’, la porta di Rossi non corre grossi pericoli. De Zerbi si gioca anche la carta Leonetti, chiudendo con il 4-2-4. Non accadrà nulla. Sarà anzi la Lupa a creare in un paio di occasioni i presupposti per far male in contropiede. C’è anche la sfortuna ad accanirsi sul Foggia quando Sarno al 47’ centra la traversa con un gran tiro dal limite. Mezzo minuto dopo, ecco il gol di Iemmello, che anticipa Rossi non irreprensibile, scaraventando in rete il perfetto traversone di Agnelli, forse uno dei primi cross eseguiti decentemente. Finisce in parità. La Lupa sfiora l’impresa, il Foggia evita la sconfitta, ma ha davvero pochi motivi per festeggiare.

Tabellino

LUPA ROMA (4-4-2) Rossi; Frabotta, Conson, Cascone, Pasqualoni; Bariti, Capodaglio (35’st Curcio), Raffaello, Cerrai (40’st Prevete); Tulli (29’ Del Sorbo), Tajarol. A disposizione: Di Mario, Martorelli, Margarita, Scibilla. All. Cucciari

FOGGIA (4-3-3) Narciso; Loiacono, Potenza, Gigliotti (14’st Sainz Maza), Bencivenga; Agnelli, Quinto, D’Allocco (1’st Minotti); Sarno, Iemmello, Cavallaro (28’st Leonetti). A disposizione: Addario, D’Angelo, Agostinone, Minotti, Barraco. All. De Zerbi

Arbitro: Piccinini di Forlì

Marcatori: 26’pt Capodaglio (L), 47’st Iemmello (F)

Ammoniti: Conson (L), Cascone (L), Tajarol (L), Pasqualoni (L), Potenza (F)

Espulsi: 6’st Tajarol (L) per doppia ammonizione 

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