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Riscatto Foggia al “Veneziani”. Tris rossonero al Monopoli

Grande prestazione dei rossoneri che ritrovano il successo in trasferta dopo tre sconfitte consecutive. Sugli scudi Floriano che sblocca il risultato e propizia il 2-0. Romano riapre i giochi nel finale di primo tempo. Nel recupero la terza rete di Vacca

Era dal girone di andata che il Foggia non piazzava almeno due vittorie consecutive. Dal successo di Martina Franca, che chiudeva un ciclo di quattro vittorie di fila, sono passati oltre tre mesi. C’è voluto un altro derby per rivedere il Foggia vincere due gare consecutive, e ritrovare il successo in trasferta, dopo i tre pesanti k.o. di Lecce, Andria e Messina. C’è voluta una vittoria contro quel Monopoli che all’andata castigò i satanelli allo Zaccheria in una delle partite più folli che si ricordino. Ma quello ottenuto al “Veneziani” è il successo del riscatto, specie per quei giocatori le cui prestazioni non avevano fino a oggi rispettato le attese. Il riscatto di Floriano, che dopo la grande prova con l’Ischia si conferma con un gol, un assist e tante belle giocate. Il riscatto di un gruppo, che piano piano sembra stia ritrovando le convinzioni di un tempo. E pazienza se Benevento e Casertana hanno vinto. Intanto, male che vada, i rossoneri guadagneranno 3 punti su una tra Lecce e Cosenza.

PRIMO TEMPO – Partiamo dalle sorprese. Per la prima volta dopo più di un girone si rivede Pino Agostinone in difesa. Di Chiara non va nemmeno in panchina. L’altra è data dalla conferma di Agnelli come pivot a centrocampo, nonostante la presenza di Vacca. Il regista ex Benevento va a fare la mezzala di qualità, visto che forse è l’unico a poter ricoprire quel ruolo. Infatti le migliori azioni dei rossoneri si sviluppano proprio sul versante mancino dove opera il centrocampista beneventano. L’asse completato da Agostinone e Floriano produce le più significative occasioni, nonché le due marcature che portano avanti i rossoneri. Protagonista è proprio Floriano, che contro l’Ischia era stato piuttosto sfortunato, mentre oggi realizza il primo gol, e propizia il secondo di Sarno, con l’evidente complicità di un pasticcione Pisseri. Foggia finalmente in partita sin dall’inizio, che aggredisce l’avversario e non aspetta di beccare lo schiaffo per destarsi. La posizione di Vacca, la velocità di un Floriano a tratti immarcabile, i buoni movimenti senza palla di Iemmello, mettono di sovente in difficoltà i biancoverdi. Tuttavia restano evidenti i problemi in fase difensiva. La squadra di Tangorra prova a pungere sfruttando i centimetri dei due attaccanti Croce e Gambino. Metodi spicci per arrivare in porta (i classici lanci lunghi a cercare la spizzata della torre), ma che si rivelano redditizi, anche perché la difesa rossonera è stabile come un castello di carte su un tavolino in discesa. Lo stesso Angelo, non devastante come nei tempi migliori, balla lì dietro, dove Loiacono sembra aver perso le certezze di un tempo, e Gigliotti prosegue nelle sue botte di assenza. Su contesti molto simili si sviluppano le due azioni che portano i padroni di casa al quasi gol di Gambino (sponda verso la sinistra, cross al centro e clamorosa ciccata dell’attaccante a mezzo metro dalla linea di porta) e al gol di Romano, che risponde immediatamente al secondo centro di Sarno. In entrambe le circostanze il succitato terzetto difensivo ha più di una colpa.

LE PAGELLE

SECONDO TEMPO – Tangorra cambia subito, e rilancia l’ex Meduri al posto di un Battaglia piuttosto sotto tono. Il Foggia resta quello dell’inizio fino al 17’, quando De Zerbi richiama Agostinone inserendo Riverola, e proponendo Gerbo nell’insolita posizione di terzino sinistro. La novità tattica non causa sconvolgimenti: la gara resta equilibrata, con il Foggia che va ad aggredire i portatori di palla già nella trequarti avversaria. La squadra di Tangorra ha di che rammaricarsi solo per il palo clamoroso di Croce – che con i rossoneri trova solo conclusioni spettacolari – cui seguirà l’immediata cavalcata palla al piede di Iemmello, conclusasi con un delizioso lob smanacciato da Pisseri. L’estremo difensore si ripeterà anche su Angelo, nella seconda grande occasione di marca rossonera. Nel complesso, saranno poche le occasioni degne di nota, perché il Foggia è compatto come ai bei tempi. De Zerbi poi si cautela piazzando Coletti tra Loiacono e Gigliotti, per ridare convinzioni e sicurezza ai due centrali difensivi. Tangorra non trova le giuste contromisure, nemmeno con gli innesti di Di Mariano e Lescano. Alla fine dei conti sono più i potenziali pericoli prodotti dalla formazione rossonera. Il gol di Vacca, perfettamente innescato da Riverola, è il giusto premio per la prestazione del centrocampista rossonero, e legittima la superiorità dei rossoneri. Il Foggia ritrova la vittoria in trasferta. Le risposte che tutti cercavano, stanno arrivando.

MONOPOLI (3-5-2) Pisseri; Esposito, Bacchetti, Mercadante; Luciani, Romano, Battaglia (1’st Meduri), Viola (32’st Lescano), Pinto; Croce, Gambino (12’st Di Mariano). A disposizione: Pellegrino, Ferrara, Bei, Ricucci, Difino, Rosafio, Castaldo. All. Tangorra

FOGGIA (4-3-3) Narciso; Angelo, Loiacono, Gigliotti; Agostinone (17’st Riverola); Agnelli, Vacca, Gerbo; Sarno (27’st Coletti), Iemmello, Floriano (37’st Arcidiacono). A disposizione: Micale, Lauriola, Quinto, Lodesani, Chiricò, Sainz Maza, De Gennaro. All. De Zerbi

Arbitro: Lacagnina di Caltanissetta

Marcatori: 11’pt Floriano (F), 38’pt aut. Pisseri (F), 40’pt Romano (M), 49’st Vacca (F)

Ammoniti: Viola (M), Battaglia (M), Gigliotti (F), Angelo (F)

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