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Foggia-Messina 2-0, le pagelle: il killer instinct di Iemmello, la magia di Gerbo

Nella vittoriosa sfida contro i siciliani, spiccano le prove dei due autori delle reti rossonere. Magistrale la perla del centrocampista. Determinante “Re” Pietro che sblocca l’incontro in avvio

Pietro Iemmello e Alberto Gerbo. Gli uomini in più di questo primo spezzone di stagione. Perché la punta e il centrocampista giocavano alla grande anche nel Foggia balbettante delle prime giornate. E ora sono due valori aggiunti in una squadra ricca di talento e di giocatori decisivi, come Narciso che compie una parata a partita, ma decisiva. Come la catena di destra composta da Angelo e Sarno, come Coletti sempre più padrone della mediana. Come De Zerbi, leader di un gruppo in costante crescita. Abile direttore di un’orchestra capace di suonare sinfonie sempre più incantevoli. Il 2-0 al Messina certifica ancora una volta la forza di una squadra, che non fallisce un colpo, che macina gioco e conquista punti, che segna tanti gol e ne subisce pochissimi (uno nelle ultime sei sfide). Altro che combine.   

Le pagelle

FOGGIA (4-3-3) Narciso 6,5; Angelo 6,5 Loiacono 6,5 Gigliotti 6,5 Di Chiara 6 (28'st Agostinone 6); Agnelli 6,5 Coletti 7,5 Sainz Maza 5,5 (5'st Gerbo 7,5); Sarno 6,5, Iemmello 7 Floriano 6 (38'st De Giosa s.v.). A disposizione: Micale, Bencivenga, D'Allocco, Riverola, Lodesani, Bollino, Viola, Tarolli, Sicurella. All. De Zerbi 7,5

Narciso 6,5 – Blinda la porta con un doppio paratone su Gustavo che pregustava il gol. E invece la porta resta inviolata, per la quarta gara consecutiva.

Angelo 6,5 – Alla sua prima percussione il Foggia va in gol. Si propone con una costanza che manco i ventenni più volenterosi.

Loiacono 6,5 – Esulta come un consumato ultras, quando una potenziale grande occasione per il Messina si infrange tra le braccia di Narciso. Evento raro, perché il Messina va al tiro solo da fuori area. E i meriti sono soprattutto dei due centrali difensivi.

Gigliotti 6,5 – Intesa con Loiacono che si consolida. Perfetto nelle chiusure, rimedia anche un colpo a fine primo tempo che a momenti fa temere per il prosieguo del match. Ma poi resiste fino alla fine.

Di Chiara 6 – Meno convincente rispetto alle precedenti apparizioni. Il Messina spinge di più dalla sua parte, e spesso soffre le incursioni di De Vito e Barraco, anche perché Floriano lo aiuta poco (28st Agostinone 6 Il suo ingresso è il preludio al passaggio al 3-4-3 certificato dal successivo ingresso di De Giosa. Forse la sua presenza potrebbe spingere la squadra ad appoggiare anche sulla corsia mancina).

Agnelli 6,5 - Subito dopo il gol rimedia un colpo, tanto che per alcuni minuti De Zerbi fa riscaldare Gerbo. Si riprende, ma alterna buone cose a errori in fase di appoggio. Resta il prezioso lavoro nelle ripartenze

Coletti 7,5 – Per dirla alla Abatantuono “spadroneggia” in mezzo al campo. Arpiona palloni come se avesse delle calamite ai piedi, da schermo difensivo non sbaglia un colpo. E ha il tempo di premiare l’inserimento di Gerbo con la perfetta scucchiaiata che genera il gol del raddoppio. Più casuale l'assist sul primo gol, perché il suo era un tiro sbagliato che Iemmello traduce in gol. 

Sainz Maza 5,5 – Trequartista ibrido, nel senso che parte da mezzo sinistro per poi appoggiarsi ai tre attaccanti. Un ruolo non definito che lo estranea dal gioco, perché né supporta a dovere le punte, né dà una mano in fase di non possesso. Finisce solo per pestare i piedi a Floriano (5st Gerbo 7,5 Lasciato inizialmente in panchina perché rifiatasse dopo due mesi giocati a mille all’ora. Scelta che paga, perché entra e cambia la partita. Un recupero da consumato mediano infiamma lo Zaccheria, che poi esplode sul capolavoro. Un lob degno del miglior Federer. Inserimento, stop - in sala stampa dirà di averla controllata male -, palleggio e tiro sul secondo palo. Cosa ci faccia in Lega Pro resta un mistero).

Sarno 6,5 – Lavora bene con Angelo, intesa che si affina di gara in gara. La prima percussione origina il gol in apertura di Iemmello. E’ meno appariscente del solito, forse perché non si lascia sedurre dall’egoismo, ma gioca di più per la squadra. Però ha tempo per sfiorare il gol con un sinistro a giro da urlo.

Iemmello 7 – Inserimento perfetto, della punta che sa leggere in anticipo dove andrà il pallone. Pronti, via, gol. Non avrà più molte chance di andare in porta (una sola conclusione a rete nella ripresa) il che appesantisce ulteriormente il valore del suo gol. E siamo a quota 6.

Floriano 6 – Si vede meno, perché la bilancia del gioco foggiano pende sempre più a destra. Eppure quando ha la palla mette in crisi Palumbo con le sue accelerazioni (38st De Giosa s.v. Pochi minuti per sperimentare il 3-4-3).

De Zerbi 7,5 – Sceglie di affidarsi a uno schieramento più spregiudicato. Scelta che paga ma non del tutto. Ma è un esperimento che si può, anzi si deve riprovare. Ancora una volta azzecca le mosse in corsa. Gerbo lo premia, così come la classifica.

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