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Il riscatto di Riverola e Maza, le parate di Micale: le pagelle dei rossoneri

I due iberici protagonisti assoluti con i due gol che decidono il match. Grande prova del giovane estremo difensore, che salva il risultato in due occasioni

Una vittoria per dar forza alla propria posizione. Tre punti per coltivare una speranza che l’aritmetica continua a incoraggiare. La quinta vittoria consecutiva ottenuta dal Foggia è forse una delle più sofferte, ma anche una delle più belle da raccontare. È il successo che suggella il riscatto di quei giocatori che fino a oggi avevano avuto un andamento altalenante: Maza e Riverola su tutti, ma anche Micale, oggetto di una ingiustificata crocifissione mediatica per un paio di errori coincisi comunque con il peggior momento di tutta la squadra. Il successo di ieri porta la loro firma, e quella di chi, come De Zerbi, non ha mai smesso di credere in loro.

Le pagelle

FOGGIA (3-4-3) Micale 7; Loiacono 6,5 Coletti 6 Gigliotti 6,5; Angelo 6,5 Vacca 7, Riverola 7,5 Di Chiara 6,5 (25’st Floriano 6); Chiricò 5,5 (15'st Arcidiacono 6) Sarno 5 Sainz Maza 7(41'st Gerbo s.v.). A disposizione: De Gennaro, Lauriola,Quinto, Lodesani, Lanzetta. All. De Zerbi 7

Micale 7 – Commovente quando dopo ogni intervento esulta come se avesse segnato il gol dell’anno. È il suo modo di caricarsi e di cercare il sostegno, che una fetta grande di pubblico gli ha ingenerosamente negato per molto tempo. È tra i protagonisti assoluti, perché senza quelle due uscite kamikaze, probabilmente a Benevento starebbero già festeggiando.

Loiacono 6,5 – Dei tre dietro sembra quello più sicuro di sé, o per lo meno quello che riesce a tenersi più lontano dai guai.

Coletti 6 – Quando la difesa tiene le giuste distanze viaggia a vele spiegate. Poi si trova esposto alle ripartenze dell’Akragas, e in campo aperto comincia la burrasca.

Gigliotti 6,5 – Primo regista in una squadra che di pensatori ne ha in abbondanza. Nella prima parte trascorre più tempo nella trequarti avversaria, quasi da mezzala sinistra. Chiude da terzino nell’assalto finale.

Angelo 6,5 – A corrente alternata, tra incontenibili scorribande e qualche errore banale. Restano poi i minuti trascorsi a guardare malinconicamente i suoi compagni palleggiare sulla trequarti.

Vacca 7 – Mai banale quando ha la palla al piede. Raramente prende la decisione sbagliata. E poi c’è l’apertura a Riverola, roba che solo chi vede il calcio diversamente dalla massa, può concepire.

Riverola 7,5 – De Zerbi confermerà il suo pensiero: è un giocatore che c’entra poco con la Lega Pro. Ieri (era ora) lo ha dimostrato ampiamente, e non solo per il gol capolavoro che vale i tre punti. Si accende e accende il gioco dei suoi, e lo fa con continuità. E che intesa con Vacca.

Di Chiara 6,5 – Per molti minuti è quello che si inserisce meglio in fase offensiva. Gli manca il guizzo, e magari la bravura con il piede meno nobile, quello che gli fa spedire in curva una ghiotta occasione (25’st Floriano 6)

Chiricò 5,5 – Stavolta il suo estremo dinamismo finisce per confondere tutti, incluso se stesso (15'st Arcidiacono 6 – Entra per fare la punta, finisce per scivolare sull’esterno. Nella sua mezz'ora mette a referto una punizione conquistata con furbizia, e un palo in contropiede che gli strozza in gola l’urlo di gioia).

Sarno 5 – Parte bene da attaccante di movimento, ma finisce presto per immalinconirsi. Cerca invano la gloria su punizione, si muove poco e male, e non lo aiuta la ricerca insistita della finezza tra gli spazi angusti.

Sainz Maza 7 – Con Sarno è battaglia perenne sui piazzati. Fortuna che uno sia destro l’altro mancino. Sblocca il match su punizione, e la mattonella è più o meno la stessa su cui castigò la Juve Stabia. Dei tre attaccanti è quello più continuo e propositivo. Una risorsa in più per De Zerbi nel finale di gara (41'st Gerbo s.v.).

De Zerbi 7 – Quinto successo consecutivo, sicuramente il più sofferto della serie. L’assenza di Iemmello pesa, soprattutto con un Sarno poco ispirato e un Chiricò appannato. Cambia in corsa giocandosi il 4-2-fantasia. E a premiarlo è uno dei suoi pupilli.

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