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Rigori ancora fatali. Iemmello sbaglia, Foggia k.o. a Cosenza. Addio primo posto

Dopo cinque vittorie consecutive la corsa dei rossoneri si ferma a Cosenza. Decisivo un rigore di La Mantia al 26' del secondo tempo. Cinque minuti dopo, l'errore del "Re" dagli undici metri, condanna i rossoneri. Satanelli a -7 dal Benevento, e superati dal Lecce

Addio sogni di gloria. Il Foggia abbandona le speranze, già flebili, di rimontare il Benevento (a cui basta un punto per festeggiare la promozione in Serie B, ndr) e deve recriminare ancora una volta per un errore dal dischetto. Il quinto rigore sbagliato, da Iemmello, cinque minuti dopo quello realizzato da La Mantia, ha di fatto sancito la sconfitta dei rossoneri, la cui striscia di vittorie consecutive si ferma a cinque.
Una tradizione negativa, a Cosenza, che dura da oltre cinquant’anni. L’ultima vittoria, infatti, risale alla stagione 63/64.
Una brutta sconfitta, giunta in una gara nella quale le due squadre si sono progressivamente annullate. Poche occasioni nitide, niente straordinari per i due estremi difensori, per quanto i guanti di Perina risulteranno più sporchi rispetto a quelli pressoché intonsi di Micale. Ma per vincere oggi serviva un Foggia ben più intraprendente, cattivo sotto porta. Invece, la formazione di De Zerbi non è andata oltre il dominio sul possesso palla ormai di default.

LE PAGELLE

Il 3-4-3 di De Zerbi, pronosticabile a inizio gara, stavolta non produce gli effetti sperati. Meriti del Cosenza, che mantiene sempre piuttosto serrate le due linee di difesa e centrocampo, con Cavallaro che ha la licenza di girare intorno ad Arrighini, e demeriti del Foggia, i cui elementi più di qualità non sono molto ispirati. Sainz Maza si accende a tratti solo nella ripresa, venendo sostituito forse nel suo momento migliore, Sarno presenta la versione peggiore di sé. Iemmello si muove bene, ma gode di scarsa assistenza, prima di fare la frittata finale con il rigore sbagliato che spegne i sogni di gloria.
Il solo Vacca si mantiene su standard decenti, non si può dire lo stesso di Agnelli, impreciso in fase di impostazione, e sciupone in chiusura di primo tempo fallendo un’occasione clamorosa a pochi metri dalla porta.
Stesso canovaccio anche nella ripresa, dove l’equilibrio non si spezza. I cambi in corsa premiano i padroni di casa: La Mantia, per un Cavallaro piuttosto sotto tono, realizzerà il rigore procuratosi da Arrighini dopo un contrasto in area con Coletti. De Zerbi punta su Floriano, Gerbo e Chiricò, chiudendo con il 4-2-3-1, senza trovare grosse risposte. L’infortunio di Angelo, sostituito da Chiricò, toglie al gioco dei rossoneri una preziosa fonte di gioco sulle fasce, nonostante l’ex Prato riesca a rendersi più utile di Sarno.
L’errore dal dischetto di Iemmello, su cui Perina è strepitoso, si rivela decisivo, perché impedisce al Foggia di puntare alla vittoria, e assesta un colpo decisivo sulla tenuta mentale dei rossoneri, che non riescono a trovare lo spunto per portare a casa almeno il pareggio. Vince il Cosenza, che può ancora sperare nel quarto posto. Il Foggia scivola al terzo posto, e ora deve di nuovo fare guardarsi alle spalle.

COSENZA (4-4-2) Perina; Corsi, Tedeschi, Blondett, Ciancio; Statella, Caccetta, Arrigoni, Fiordilino (37’st Criaco); Arrighini (33’st Di Nunzio), Cavallaro (12’st La Mantia). Saracco, Pinna, Di Somma, Minardi, Parigi, Ventre. All. Roselli

FOGGIA (3-4-3) Micale; Loiacono, Coletti, Gigliotti; Angelo (33’st Chiricò), Agnelli (23’st Gerbo), Vacca, Di Chiara; Sarno, Iemmello, Sainz Maza (21’st Floriano). A disposizione: De Gennaro, Lauriola, Riverola, Quinto, Lodesani, Arcidiacono, Lanzetta. All. De Zerbi

Arbitro: Tardino di Milano

Marcatori: 26’st rig. La Mantia (C)

Ammoniti: Vacca (F), Sainz Maza (F), Ciancio (C), Arrigoni (C), Blondett (C), Iemmello (F)

Note: 31’st Perina (C) respinge un rigore a Iemmello (F)

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