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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Padalino vs Stroppa, 23 anni dopo: al 'Via del Mare' il derby con in palio il primato

I due tecnici di nuovo di fronte dopo quel Lecce-Foggia 0-2 del 1993, ultimo successo in campionato dei satanelli in Salento. I rossoneri ritrovano Empereur in difesa e recuperano Sarno (che va in panchina). Padalino col dubbio Torromino

Per tutti noi oggi è l’ultimo giorno di ottobre. Per gli amanti delle feste, oggi è il giorno di Halloween. Per i calciofili, oggi è il giorno di una parita, LA partita. Lecce e Foggia si affrontano di nuovo al ‘Via del mare, 162 giorni dopo il blitz rossonero nella gara di andata della semifinale playoff, 157 dopo il bis allo Zaccheria. Due sconfitte che ancora bruciano nelle file dei leccesi, e che hanno cancellato il pesante 3-1 inflitto ai satanelli durante la regular season, che portò al quasi esonero di De Zerbi. Anche la sfida di oggi è densa di significati, e di protagonisti che le cui storie si intrecciano come manco nei più avvincenti thriller. Perché Lecce-Foggia vale molto, tanto, forse anche troppo, al di là della semplice logica dei tre punti. C’è un primato da riconquistare dopo il successo delle Juve Stabia, c’è una supremazia regionale da imporre dopo un avvio che ha visto le due più autorevoli rappresentanti della Puglia equivalersi (23 punti ciascuno).

Ci sono poi gli incroci particolari, come quello tra i due tecnici, Stroppa e Padalino: per loro Lecce-Foggia non è una prima, essendosi scontrati, a difesa dei medesimi colori sociali, già l’8 settembre del lontano 1993. Sonetti contro Zeman, l’italico calcio tradizionale del “Caronte di Piombino” contro il 4-3-3 tutto velocità e spettacolo del boemo. Prevalsero i satanelli: Bresciani e Roy suggellarono la superiorità della squadra di Zeman contro i “lupacchiotti”, che presto vestirono i panni della Cenerentola di un campionato che i tifosi del Foggia ricorderanno come il più denso di soddisfazioni della storia. Quella vittoria ottenuta con il più anglosassone dei punteggi resta l’ultima gioia rossonera in campionato (playoff esclusi).
A ventitré anni di distanza da quel confronto, Stroppa e Padalino si ritrovano, seppur in vesti diverse ma con un comune obiettivo: condurre la propria squadra verso la strada della rinascita, dopo anni di misero oblio. Per il tecnico leccese, con il suo staff che pullula di foggiani, è anche una sfida contro la sua città, il suo passato calcistico. Perché i suoi due anni alla guida del Foggia sono stati il prologo dell’esperienza dezerbiana. Nel curriculum di Giuanin da Mulazzano, invece, non c’è alcun trascorso salentino. Non per questo le motivazioni per far bene saranno inferiori. La parola ora passa al campo.

LE ULTIME. Non ci dovrebbero essere grosse novità in casa Lecce. Padalino ripropone Cosenza al centro della difesa in coppia con Giosa. Qualche dubbio per Torromino, che non è al meglio, ma dovrebbe partire dall’inizio. Resta in preallarme Doumbia Ballottaggio Bleve-Gomis per la porta, con il n. 1 ancora in vantaggio.
Pochi cambi anche per Stroppa, che deve solo risolvere qualche dubbio in difesa, dove rientra Empereur. Il brasiliano, insieme a Coletti e Martinelli si gioca il posto al centro del reparto arretrato. Confermato il tridente Chiricò-Padovan-Mazzeo. Si rivede Sarno, che partirà dalla panchina.

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