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Foggia, è tutto vero: sei in serie B

Al 'Purificato' i rossoneri pareggiano 2-2 e conquistano il punto decisivo per vincere matematicamente il campionato. I satanelli tornano in B dopo 19 anni

Alzati Foggia, ché è giunto il tempo di festeggiare. Diciannove anni di attesa, tra lacrime e delusioni (tante), illusioni e gioie (poche), sono stati sufficienti. Il Foggia abbandona finalmente una categoria che non gli è mai appartenuta, in primis per il suo pubblico. Meraviglioso anche oggi, con tutti i settori del pur poco capiente stadio 'Purificato' colorati di rossonero. Ha vinto il Foggia, ha vinto Stroppa, ha vinto Di Bari, hanno vinto i Sannella, Fares e Curci. Hanno vinto i giocatori, protagonisti di una cavalcata straordinaria, tra record battuti e vttorie spettacolari.

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PRIMO TEMPO - Il grande giorno è arrivato. Non si gioca a Foggia, ma poco importa. La 'delegazione' che si presenta in terra pontina trasforma presto il 'Purificato' in un mini Zaccheria. Mini però è anche il campo, e forse almeno inizialmente la squadra di Stroppa accusa qualche difficoltà nel prenderne le misure. La squadra di casa invece sa subito come si gioca, e con le linee di passaggio chiuse, i reparti vicini e una notevole capacità nell'azionare le transizioni offensive, riesce a creare i presupposti per rovinare la festa rossonera. Gambino ha la chance piu' ghiotta per far male nuovamente ai rossoneri, come lo scorso anno con la maglia del Monopoli, ma Guarna c'è. Il Foggia però è sul pezzo, pur non riuscendo a trovare la via del gol. Chiricò e Maza soffrono a tratti gli spazi angusti, mentre Mazzeo con i movimenti a rientrare prova a togliere riferimenti all'attenta difesa di Pochesci. Serve un guizzo, che arriva proprio in chiusura, dopo che la solita 'fajola' di Coletti aveva frantumato la traversa. Maza viene pescato bene proprio da Chiricò, e con un preciso diagonale purga Baocco. E il mini Zaccheria può esplodere.

SECONDO TEMPO - Pochesci cambia con gli innesti di Tiscione e prima ancora di Pompei e Albadoro. Ma ci vorrebbe qualcosa di grande per far male a questo Foggia. I rossoneri governano il match con estrema tranquillità, mentre Mazzeo cerca in tutte le maniere di entrare nel tabellino dei marcatori anche oggi. E ci riesce a ridosso della mezz'ora, al termine di una insistita azione in area d rigore pontina. Una sentenza, l'ennesima. Anche perché da Lecce arriva la notizia del vantaggio del Messina. E quindi, poco importa se Gambino trova quasi subito la rete dell'1-2, e se Albadoro pareggi su rigore, peraltro molto generoso. Sul settore occupato dai tifosi rossoneri, tra le tante bandiere e le migliaia di sciarpe, comincia a sventolare una gigantesca B. E in città ora si può dar inizio alle danze. 

Fondi (3-4-3) Baiocco; Signorini, Marino, Tommaselli (3'st Pompei) ; Galasso, Varone, De Martino, D'Angelo (1'st Albadoro); Giannone ('st Tiscione), Gambino, Calderini. A disposizione: Coletta, Bertolo, Battistoni, Sernicola, Capuano, Addessi, Pompei, Carcatella, Ferullo. All. Pochesci

Foggia (4-3-3) Guarna; Loiacono, Martinelli, Coletti, Rubin; Agnelli, Vacca, Gerbo; Chiricò (23'st Sarno), Mazzeo, Sainz Maza (29'st Pompilio). A disposizione: Sanchez, Tucci, Angelo, Figliomeni, Di Piazza, Agazzi, Sicurella, Dinielli, Martino, Faber. All. Stroppa 

Arbitro: Camplone di Pescara

Marcatori: 44'pt Sainz Maza (FG), 28'st Mazzeo, 30'st Gambino (FO), 37'st rig. Albadoro 

Ammoniti: Tommaselli (FO), Loiacono (FG)

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