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Mazzeo fa, Martinelli disfa: l'Entella strappa un pari a Foggia

Finisce 1-1 la prima gara casalinga della stagione. Rossoneri avanti al 12' con Mazzeo, ma vengono raggiunti cinque minuti dopo da Troiano che realizza un penalty propiziato da una leggerezza di Martinelli. Sul palo, colpito da Beretta in pieno recupero, si infrangono le speranze di vittoria per i rossoneri

La rivedrà a lungo, Stroppa, l'azione con la quale Beretta ha centrato il palo in pieno recupero. L'occasionissima che ha graziato Iacobucci e l'Entella, e punito oltremodo un Foggia, con le polveri bagnate sì, ma sempre padronde del campo dal 1' al 90'. Alla fine i liguri portano a casa un punto insperato, ringraziando Martinelli, che macchia una prova neppure troppo malvagia, con una leggerezza da matita blu (gol su rigore di Troiano). Da allora certi ingranaggi del Foggia si sono come inceppati, forse anche a causa della scarsa vena dei due esterni offensivi (in particolare Fedato) e di un Mazzeo che dopo il gol ha accusato un problema muscolare. La condizione fisica ha anch'essa inciso. Il Foggia nella ripresa raramente è stato pericoloso pur mantenendo il pallino del gioco. Non è il caso di intonare il de profundis: la sensazione è che il vero Foggia si debba ancora scoprire. 

Il film fotografico di Foggia-Virtus Entella

PRIMO TEMPO - Detto di Vacca, il cui reinserimento era scontatissimo, la principale novità è rappesentata da Coletti, riproposto al centro della difesa con Martinelli. L'esclusione di Empereur la si spiega forse con l'esigenza di palleggiare di più e avere una risorsa in più in fase di costruzione. Scelta legittima, anche perché Castorina esclude Luppi, a vantaggio di Nizzetto, piazzato tra le linee più a infastidire Vacca che a offrire un contributo tangibile in fase di rifinitura. Lavoro sporco, ma efficace visto che spesso il play rossonero viene bypassato, oppure è costretto a defilarsi per cercare libertà per palleggiare. per almeno un quarto d'ora, però, è Foggia vecchio stampo. Squadra aggressiva, che fa breccia ripetutamente sulle fasce, soprattutto sulla sinistra con l'asse Rubin-Deli-Fedato particolarmente attivo. Manca il guizzo, e la palla giusta per Mazzeo. E quando si presenta, il bomber rossonero non sbaglia. Uno a zero e strada in discesa. Sì, se Martinelli non anticipasse Halloween donando a De Luca un cioccolatino di quelli gustosi. Dolcetto e scherzetto, Troiano ringrazia. Uno a uno e partita che un po' cambia. I rossoneri un po' accusano il colpo, sbandano e perdono lucidità soprattutto negli ultimi 25 metri.

SECONDO TEMPO - Il palo di Beretta in chiusura è il classico episodio da "Sliding doors". Unico reale guizzo di una ripresa in cui i rossoneri attaccano sì, ma con maggiore lentezza. E nemmeno i piazzatI (tanti dal limite, ndr), offrono un premio che comunque sarebbe meritato. Paradossalmente la spinta offensiva dei satanelli è meno vigorosa di quella apprezzata a Pescara. La differenza la fa il risultato. Stroppa ridisegna l'intero reparto offensivo, anche se il cambio di Mazzeo è dettato da un leggero acciacco del 19. I tre neoentrati si batto e si sbattono: e se Calderini sembra una sintesi di Fedato, più incisivi appaiono Nicastro e Beretta. Il centralone scuola Milan fa valere il fisico, si prende una punizione interessante. Insomma, capitalizza quel poco che rimane, in termini di palloni succulenti, nelle gambe e nella testa della sua squadra. Il palo gli nega il gol, ma non gli applausi convinti del pubblico e del suo tecnico. Dall'altra parte Castorina si gioca le carte Luppi e Diaw, ma l'impressione è che il pari gli vada più che bene. Al Foggia un po' meno, per la prima vittoria si dovrà attendere. Ma anche questa sera gli spunti positivi non mancano. 

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