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La Vigor tiene, il Foggia non incide. Pari a reti bianche allo Zaccheria

Rossoneri poco brillanti, ma possono recriminare per la traversa di Gigliotti nel finale, e per la grande occasione capitata a Minotti al 18' del primo tempo. Nel finale, Held per due volte sfiora il colpaccio

Sulla traversa di Gigliotti in pieno recupero si infrangono le speranze rossonere di battere la Vigor Lamezia, e si spiana la strada ai rimpianti. Rimpianti per una partita che si poteva vincere magari osando un po’ di più specie nel primo tempo, e capitalizzando le poche ma clamorose occasioni costruite nel corso del match.

Invece il Foggia porta a casa un modesto 0-0 che complica la rincorsa ai playoff, anche perché venerdì prossimo c’è la sfida all’Arechi contro la Salernitana.
Sei giorni, il tempo che si spera sia sufficiente per recuperare Iemmello, la cui assenza oggi ha pesato notevolmente, sia perché Sarno non è un centravanti, sia perché Leonetti, entrato al 10’ della ripresa, oggi è apparso piuttosto in ombra.

De Zerbi ha comunque di che recriminare per alcune occasioni clamorose, su tutte quella capitata al 18’, quando Minotti si è incartato sul preciso cross di Bollino, spedendo il pallone oltre la traversa. Il Foggia come sempre ha fatto la partita, con il suo possesso prolungato, e la manovra avvolgente, ma ha dovuto fare i conti con una Vigor ordinata, e ben sistemata in campo dall’ex difensore rossonero Erra. Anzi, i calabresi avrebbero di che recriminare, vista la doppia clamorosa occasione capitata a Held al 44’ della ripresa, quando il centravanti prima, lanciato a rete, si è fatto anticipare da Narciso, poi ha spedito a lato di testa a un metro dalla porta praticamente vuota.

Bene nel Foggia ancora una volta Minotti, che al di là dell’errore del primo tempo, ha dato qualità all’azione rossonera, proponendosi spesso in fase offensiva. Sua una delle migliori occasioni a metà ripresa, sulla quale è stato determinante la deviazione del portiere Forte. Bene anche Sainz Maza, seppur impiegato per un piccolo scorcio di gara. Meno brillante del solito Cavallaro, poco incisivo nel complesso, e in calo nella ripresa, fino alla sostituzione. Questa volta i cambi non hanno sortito gli effetti sperati, né la fortuna ha assistito Gigliotti, cui non è riuscito il bis, dopo la prodezza (sempre nel finale) contro il Benevento. La traversa ha detto di no, negando i tre punti al Foggia, e premiando la buona prova della Vigor.

FOGGIA (4-3-3) Narciso; Bencivenga (38’st Barraco), D’Angelo, Gigliotti, Agostinone; Agnelli, Quinto, Minotti; Bollino (10’st Leonetti), Sarno, Cavallaro. A disposizione: Micale, D’Allocco, Grea, Sicurella. All. De Zerbi

Vigor Lamezia: Forte, Spirito, Malerba (43’st Di Marco), Puccio, Rapisarda, Gattari, Improta (45’st De Giorgi), Scarsella, Held, Papa (13’st Kostadinov), Montella. A disposizione: Mercuri, Battaglia, Voltasio, Catalano. All. Erra

Arbitro: Colarossi di Roma

Ammoniti: Gigliotti (F), Improta (V), Minotti (F) 

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