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Foggia-Sorrento 1-1. A Ciro Ginestra risponde Kola Agodirin

Succede tutto in due minuti. Sorrento in vantaggio in apertura di ripresa con il gol del bomber ex Gallipoli. La risposta dei Satanelli arriva due minuti dopo con l'attaccante nigeriano. Giocatori e dirigenza contestati dalla 'Sud'. Espulso Stringara

Se è vero che i dubbi avanzati sulla presunta esistenza degli alieni resteranno inevasi a lungo, per converso le numerose congetture elaboratesi nelle ultime settimane circa la mancanza di coraggio e grinta nei giocatori del Foggia, forse hanno trovato la loro smentita dopo la gara pareggiata contro il Sorrento. Almeno parzialmente, considerando il pallido primo tempo disputato. Ma la reazione al vantaggio di Ginestra, il pareggio giunto quasi immediatamente e la cattiveria agonistica palesata nel corso della ripresa, appaiono incoraggianti per il futuro, e gli applausi giunti anche dalla curva Sud in aperta contestazione con Società e calciatori ne sono una eloquente certificazione.


LA PARTITA - Confermate le formazioni ipotizzate alla vigilia con la sola novità di Carlini nel ruolo di trequartista (la spinta dei supporter sorrentini su Facebook è servita a qualcosa, ndr), con Ginestra avanzato e Scappini in panchina. Nel Foggia si registra il ritorno di Venitucci e la prima dall'inizio per Perpetuini. "Non siete degni di questa maglia vergogna!!!" e ancora "Società per le tue chiacchiere meriti lo stadio vuoto! lo squadrone dov'e?", i contenuti dei due striscioni che campeggiano nel settore centrale della Curva Sud. Il blocco più caldo della tifoseria, sciopera e si dispone nel settore inferiore della Curva in aperta contestazione con i giocatori, accusati di scarso impegno, e con la Società alla quale si imputano cattive scelte in sede di mercato, e conseguente mancanza di ambizione.


Il clima ostile che si respira non aiuta i padroni di casa, soprattutto nel primo tempo ma ne accentua gli errori, che si manifestano anche nei fondamentali. Alcuni giocatori sembrano neofiti alle prese con le prime lezioni di scuola calcio, per altri il pallone scotta più della lava dell'Etna, nei loro sguardi si legge lo stesso terrore che caratterizza un bimbo di scuola elementare alla prima interrogazione sulla tabellina del tre. Lo scenario cupo che si profila alimenta i rimpianti di chi ha saltato il lauto pranzo domenicale, o è stato costretto ad anticiparlo per andare allo stadio. Nel Foggia si fa male Venitucci, rilevato a sorpresa da Frigerio, con Molina avanzato nel tridente offensivo. Intanto compare in Curva un altro striscione, questa volta contro il giornalista Carmine Troisi. Dall'altra parte, il Sorrento si limita ad aspettare, con la consapevolezza, neanche tanto nascosta, di poter colpire da un momento all'altro.

 

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Accade proprio questo ad inizio di ripresa, quando Carlini trova lo spazio centralmente dopo aver saltato Traore, e serve un invitante pallone a Ginestra per il quale è facile trafiggere il suo omonimo portiere. Contrariamente a quanto è accaduto nelle precedenti gare casalinghe, la reazione dei rossoneri è immediata, così come il pareggio, colto due minuti dopo, con Agodirin che è lesto in mischia a girare all'angolino un pallone proveniente dalla destra. Il pareggio diventa il preludio di una seconda frazione di gioco costantemente giocata nella trequarti avversaria. Sulle fasce Cardin e Molina sulla destra, Agodirin e Frigerio sulla sinistra, tambureggiano con costanza, creando potenziali pericoli per la porta difesa da Generoso Rossi. Servono le provvidenziali chiusure di un sontuoso Di Nunzio, costretto a fare spesso gli straordinari, per conservare il pareggio. Anche Meduri e Perpetuini, decidono di accelerare i ritmi con ottime verticalizzazioni e discrete aperture di gioco. Il pubblico apprezza la reazione dei giocatori trasformando così i fischi di disapprovazione in convinti applausi. Ad accrescere l'inatteso entusiasmo, due interventi di Ginestra a metà tempo, con i quali il portierone rossonero annulla due clamorose occasioni costruite dal Sorrento in contropiede, al quale gioco forza il Foggia è costretto ad esporsi nel corso del suo forcing in avanti.


Stringara, espulso per plateali proteste nei confronti dell'arbitro (un po' troppo pignolo sulle situazioni futili, meno attento in quelle più determinanti, ndr), punta nel finale su Cruz e Tiboni, ma è ancora sul piede di Agodirin che si materializza l'ultima grande occasione nel finale, con palla girata oltre alla traversa. Ancora un pareggio per il Foggia, che regala però applausi di incoraggiamento e convinzione, misti anche alla speranza, che la risposta offerta dalla squadra alla richiesta dei tifosi di tirare fuori gli attributi, non sia stato un fuoco di paglia, ma l'incipit di una nuova storia più interessante e meno deprimente.


LA SVOLTA - Il pareggio non si è costruito per particolari intuizioni dalla panchina, ma più per un cambio nell'atteggiamento collettivo della squadra. L'unica scelta tattica di una certa rilevanza è quella apportata da Stringara dopo l'infortunio di Venitucci. Il tecnico preferisce Frigerio ad una punta. Molina viene quindi avanzato di qualche metro andando a ricoprire la posizione di Venitucci, con due terzini, Cardin e appunto Frigerio, sulle fasce.


I tabellini di Foggia-Sorrento


Foggia (3-4-3) P. Ginestra; Traore, Lanzoni, Gigliotti; Molina (31'st Cruz), Perpetuini, Meduri, Cardin; Venitucci (34'pt Frigerio), Defrel (35'st Tiboni), Agodirin. A disposizione: Botticella, D'Orsi, Wagner, Giovio. Allenatore Stringara.  


Sorrento (4-2-3-1) Rossi; Vanin, Terra, Di Nunzio, Bonomi (26'st Sabato); Camillucci, Armellino; Basso (20'st Corsetti), Carlini, Croce (41'st Scappini); C. Ginestra. A disposizione: Chiodini, Nocentini, Niang, Galabinov. Allenatore Sarri (squalificato), in panchina Calzona.


Marcatori: 4'st C. Ginestra (S), 8'st Agodirin.


Ammoniti: Traore (F), Cardin (F), Meduri (F), Perpetuini (F), Bonomi (S), Basso (S)


Espulsi: al 16'st il tecnico del Foggia Stringara per proteste.

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