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Loiacono e Agnelli, dalla D alla B con la stessa passione, Mazzeo sempre decisivo: le pagelle di Foggia-Reggina

Il difensore segna e chiude l'ideale cerchio iniziato a tracciare cinque anni fa. Grande prestazione anche del capitano e di Coletti. Il bomber decisivo anche quando non segna

“E tanto già lo so che l’anno prossimo gioco di sabato”: c’è uno stadio intero che finalmente può intonare questo coro. E chi se ne frega se l’aritmetica ancora non ha dato il suo consenso. Al Foggia manca un solo punto a tre giornate dalla fine, per regalarsi finalmente la serie B. Dopo 19 anni di attesa, tra fallimenti, finali playoff perse, delusioni e illusioni, graditi ritorni e dolore partenze. Foggia si appresta a fare ritorno nel palcoscenico che più è adatto al suo blasone.

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LOIACONO STENDE LA REGGINA

E lo fa con i numeri da record: a cominciare dalle vittorie consecutive, che con la gara di ieri sono salite a 10. Record assoluto così come gli 80 punti in classifica. È un Foggia che nel girone di ritorno ha svoltato, mettendo a referto 14 vittorie, un pareggio e una sola sconfitta. Numeri da squadra schiacciasassi. E il destino ha voluto che il gol vittoria lo segnasse Giuseppe Loiacono, con capitan Agnelli, uno dei due reduci dalla serie D. Quella sua frustata al pallone, che ha superato Sala, chiude un ideale cerchio, iniziato nel torrido agosto di cinque anni fa.  

FOGGIA (4-3-3) Guarna s.v.; Loiacono 7,5 (40'st Gerbo s.v.) Martinelli 6,5 Coletti 7 Rubin 6,5; Agnelli 7 Vacca 6,5 Deli 5,5; Chiricò 6,5 (9'st Sarno 6) Mazzeo 7 Di Piazza 5,5 (16'st Sainz Maza 6) A disposizione: Tucci, Angelo, Figliomeni, Sicurella, Dinielli, Pompilio, Sanchez, Martino, Faber. All. Stroppa 8

REGGINA (3-5-2) Sala; Gianola, De Vito, Kosnic; Maesano (32'st Lo Ameth), Knudsen, Botta, Romanò (11'st De Francesco), Cane; Bangu (21'st Leonetti), Bianchimano. A disposizione: Licastro, Carpentieri, Tripicchio, Lo Ameth, Lancia, Mazzone, Tommasone, Leonetti, Cuzzilla. All. Zeman

Arbitro: Zanonato di Vicenza

Guarna s.v. – Il momento più significativo a metà primo tempo, quando si inginocchia e chiede l’intervento medico. Sanchez si scalda, poi l’allarme rientra. I guanti resteranno intonsi.

Loiacono 7,5 – Un gol carico di significati. Non è forse un caso che a segnare sia uno dei due reduci dalla D (l’altro è il capitano Agnelli). E già da allora lui era considerato un rincalzo. Tradizione che si conferma di stagione in stagione, e che puntualmente lui smentisce con i fatti. E con i gol, pochi ma pesanti (40'st Gerbo s.v.)

Martinelli 6,5 – L’inconsistenza offensiva della Reggina gli facilita il compito. Sfiora anche il gol, con uno stacco imperioso.

Coletti 7 – Gioca con una sicurezza a tratti imbarazzante, per gli avversari. Padrone della difesa, prezioso supporto in fase di impostazione. Non sbaglia più nulla.

Rubin 6,5 - Il solito pendolino che va e viene con grande regolarità. Cerca collaborazione in Di Piazza, che però non è in giornata.

Agnelli 7 – Padrone della mediana, azzanna i palloni come un cinghiale a digiuno da settimane. Si prende la scena, in una giornata in cui Vacca si limita al compitino e Deli è in pausa. Simbolo di una squadra alla quale decise di legarsi a vita partendo dagli infimi campetti di serie D. Per questo Stroppa vorrebbe dedicargli una via della città.

Vacca 6,5 – Come spesso gli capita, trova pochi spazi giocabili, e l’unica soluzione è sveltire la manovra e liberarsi quanto prima del pallone. Ma lo fa con raziocinio e solita qualità.

Deli 5,5 – Stavolta il feeling con lo ‘Zac’ non scatta. Eppure l’atmosfera è di quelle magiche. Soffre gli spazi angusti, forzando oltremisura la giocata.

Chiricò 6,5 – Tra i più vivi nel primo tempo. Gli manca la concretezza. E però un assist al bacio lo tira fuori, ma il beneficiario è Di Piazza (9'st Sarno 6 – Un bello inserimento a raccogliere l’assist di Mazzeo. E poco più)

Mazzeo 7 – Una palla giocata, e a momenti segna in semirovesciata. E se la palla non entra, si ricicla assistman, ispirando il gol di Loiacono. Decisivo sempre, anche quando non la metta.

Di Piazza 5,5 – La propensione offensiva di Rubin fa sì che la sua fascia sia quella più frequentata. Ma non è la migliore serata. I compagni lo cercano male, poi quando la misura dei passaggi è quella giusta ci pensa lui a ciabattare malamente (16'st Sainz Maza 6 – Un assist bello per Mazzeo, poi due tiracci in curva).

Stroppa 8 – La sua squadra soffre, ma punge al momento opportuno. È suo il record di vittorie consecutive. Ci sarà il suo nome in quel giorno (magari domenica prossima) nel quale si riscriverà la storia rossonera.

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