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Cicerelli fa esplodere lo ‘Zaccheria’: il Foggia soffre, ma rimonta e batte il Padova

Rossoneri padroni del campo per tutto il match, ma vanno sotto all’8’ del primo tempo con MAzzocco su errore di Bizzarri. Nella ripresa Kragl pareggia su punizione (con la complicità del portiere Merelli) prima del gol vittoria dell’ex Paganese. Rossoneri ora a -2

Una vittoria sofferta e forse per questo più bella da raccontare. Che non cancella le problematiche evidenti (anche se non come nelle scorse partite) della squadra, ma che sicuramente restituisce fiducia e autostima a una squadra che ne aveva bisogno come il pane. Come necessitava di punti per arrestare l’emorragia in atto e avvicinarsi alla quota zero. Un pari, o peggio ancora una sconfitta, con il Benevento alle porte, sarebbe stata molto complicata da digerire. 

Le interviste post-partita 

Il film fotografico di R. D'Agostino 

PRIMO TEMPO - C'è Galano, ed è una novità relativa, nel senso che il suo esordio era abbastanza scontato. Gli cede il posto Chiaretti. Nel Padova, invece, c'è uno che un tempo era idolo della folla, quel Vincenzo Sarno che a Foggia inventava partendo da destra, e che Bisoli piazza nel ruolo di mezzala. L'esordio stagionale dell'ex enfant prodige partenopeo sarebbe potuto essere più glorioso. Anche perché in fase passiva c'è da badare a Deli e pure a Kragl. Fisicità diverse, che il Foggia sfrutta bene, almeno fin quando il suo numero dieci è ispirato. Non per molto, in verità. Il Foggia, però c'è, attacca, spinge, anche se a volte facendo confusione. Lì in mezzo un po' ce n'è, specie quando pure Galano va a cercare gloria e palloni giocabili per innescare Mazzeo. Poi ci sono gli episodi, quelli che dicono a Kragl "try again" sulla punizione che limona col palo in avvio, e che pochi minuti dopo (all'8', per i cronisti) regalano a Mazzocco un esordio in B da favola: il cross di Contessa è perfetto e carogna oltremodo per un indeciso Bizzarri, che non riesce a rimediare sull'inzuccata dell'esterno padovano. Uno a zero per gli ospiti e lo Zaccheria che rivede i fantasmi di Pescara. Più che altro per quella palla che di entrare in porta proprio non ne vuol sapere. Merelli poi sembra in giornata, specie quando si oppone alla deviazione a colpo sicuro di Kragl su perfetto invito di Busellato. Proprio la mezzala ex Bari sembra una delle note più liete in casa Foggia. Giocate mai banali, tanto dinamismo e un più che accettabile appoggio alla manovra offensiva sulla destra, dove il redivivo Gerbo si dà da fare con generosità e, a tratti, qualità. Ma alla fine del primo tempo il punteggio premia gli ospiti. Che Bisoli piazza bene in campo con un 3-5-2 molto organizzato, in particolar modo nella fase passiva. Anche perché Bonazzoli è lontanissimo parente del talento della Primavera dell'Inter che avrebbe dovuto spaccare il mondo, mentre Capello non va oltre lo scolastico lavoro di manovra.

SECONDO TEMPO - Il tempo passa, mentre il Foggia continua a spingere, anche se a tratti i tanto decantati concetti di gioco di Grassadonia si faticano a intuire. Certo, la pressione non agevola le azioni lucide, e quindi affidarsi alle teutoniche ispirazioni di Kragl viene del tutto spontaneo. Peccato che i cross a grappoli partoriti dal chirurgico sinistro dell'esterno rossonero non trovino specialisti nel gioco aereo in grado di capitalizzare. Ed ecco che serve, tanto per cambiare, un calcio piazzato per rovesciare i destini del match. Per la verità, il sinistraccio di Kragl è insidioso, ma non impossibile. Merelli, con una topica da 'Gialappa' lo rende letale. E' il 17', di tempo per agguantare i tre punti ce n'è. Grassadonia, che poco prima del gol aveva richiamato uno stremato Busellato per Cicerelli, con accentramento di Gerbo, si gioca a sorpresa la carta Rizzo, che assaggia il campo per un quarto d'ora abbondante. Mentre Bisoli, dopo aver inserito il mastino Broh per Sarno, propone Clemenza per Bonazzoli e Pulzetti per Belingheri. L'inerzia del match non si sposta di un centimetro. Il Foggia attacca, con tanti uomini, e crea occasioni. Clamorosa quella che capita sul piede sbagliato, quello di Martinelli, che in volée a porta praticamente sguarnita, la spedisce in curva. Ma la dea Eupalla sa come rendersi protagonista, ed ecco l'episodio decisivo: un corner dubbio, origina l'azione insistita il cui abbrivio lo dà, tanto per cambiare, Kragl, e a perfezionarlo ci pensa Cicerelli: la rasoiata leva le ragnatele all'angolo destro della porta di Merelli, e un po' di angosce al popolo rossonero. Che vede avvicinarsi la quota zero, con un pizzico di serenità in più. "Vi vogliamo così" cantano le curve, non ci sentiamo affatto di biasimarle. 

Foggia-Padova 2-1: il tabellino

Foggia (3-4-2-1) Bizzarri; Loiacono, Camporese, Martinelli; Gerbo, Busellato (12'st Cicerelli), Carraro, Kragl; Galano (44'st Zambelli), Deli (29'st Rizzo); Mazzeo. A disposizione: Noppert, Ranieri, Agnelli, Tonucci, Cavallini, Chiaretti, Boldor, Ramè, Gori. All. Grassadonia

PADOVA (3-5-2) Merelli; Ravanelli, Capelli, Trevisan; Mazzocco, Sarno (12'st Broh), Cappelletti, Belingheri (30'st Pulzetti), Contessa, Bonazzoli (22'st Clemenza), Capello. A disposizione: Perisan, Serena, Ceccaroni, Minesso, Guidone, Zambataro, Marcandella, Chinellato, Mandorlini. All. Bisoli

Arbitro: Di Martino di Teramo

Marcatori: 8'pt Mazzocco (P), 17'st Kragl (F), 40'st Cicerelli (F)

Ammoniti: Sarno (P), Martinelli (F), Capelli (P), Kragl (F), Galano (F)

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