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Da Agazzi a Mazzeo, il peso della qualità. Le pagelle di Foggia-Matera

Con il Matera brilla il centrocampista ex Catania, alla prima rete in rossonero. Altra grande prestazione del bomber rossonero. Deli infiamma di nuovo lo Zaccheria

Uno schiaffo, anzi tre, alle polemiche. Tre segnali al Lecce, per dire che il Foggia c’è, ed è poco disposto a mollare. La squadra di Stroppa annichilisce quella di Auteri nel giro di 25 minuti, dopo una prima parte di primo tempo nella quale è stata proprio la formazione lucana a farsi preferire. La strategia di Stroppa, quella di attendere, annusare il momento propizio per affondare i propri artigli, si è rivelata vincente. Il Foggia ha vinto grazie alle ripartenze, e alle giocate d’alta scuola. E basta rivedere i primi due gol (ma anche il terzo, errore nel controllo di Di Piazza a parte) per capire che questo Foggia ha bisogno – e lo meriterebbe anche – di imporsi su palcoscenici più nobili della terza serie. Onore anche al Matera, forse la prima vera squadra che ha cercato di giocarsela allo Zaccheria, senza speculare, né prestarsi al ruolo di sparring partner. Nella gara di ieri ha vinto semplicemente la squadra più forte.

Le pagelle dei rossoneri

Guarna 6,5 – Quelli del Matera raramente lo mettono a disagio, però ha modo per testare i rifletti e l’attenzione sulle uscite. Bella una presa bassa che disinnesca un cross dalla sinistra potenzialmente pericoloso.

Gerbo 6,5 – Il Matera spinge dalla sua parte, e la sua tenuta per qualche minuto accusa qualche scricchiolio. Poi decide di osare, e dà l’abbrivio alla superba azione che porta al gol di Agazzi.

Martinelli 6,5 – Una sbavatura, che un arbitro estremamente fiscale avrebbe anche potuto pure con il penalty, ma anche diversi interventi notevoli. Una chiusura di testa scongiura il gol del Matera.

Coletti 6 – Parte da un suo intervento non proprio irreprensibile (ma forse viziato da un fallo subito) la ripartenza che vede Carretta e Negro presentarsi davanti al solo Martinelli.

Loiacono 6,5 – Sembra uno di quei soprammobili che si intonano con tutto l’arredamento. Dove lo metti sta, e fa la sua bella figura. Non si possono pretendere le sgroppate di Rubin, e infatti nessuno gliele chiede. Solo sostanza, attenzione e supporto ai due centrali. Si concede pure un paio di discese, così, per gradire.

Agazzi 8 – Basta il gol per giustificare l’alta valutazione. Poi c’è la gara nel complesso: assiste Vacca nella regia, e interpreta magistralmente il ruolo di mezzala. E arpiona una quantità industriale di palloni subito riconvertiti per le transizioni offensive.

Vacca 7 – Regia silenziosa, quasi oscura, ma preziosa. Se il traffico a centrocampo scorre velocemente è perché c’è un vigile che fa bene il suo lavoro. Non disdegna qualche ringhiata ai portatori di palla del Matera. Un po’ di garra non guasta mai.

Deli 7,5 – Stroppa sfrutta di più le ripartenze anche perché ha una mezzala di corsa. Uno di quelli che parte e spacca in due difesa e centrocampo. E il gol è roba notevole. Cosa ci facesse alla Paganese (con rispetto parlando) e cosa ci faccia in Lega Pro, qualcuno dovrà spiegarlo (33’st Sicurella s.v.).

Sarno 7 – Il suo voto sarebbe più alto se il piedino fatato di cui dispone non facesse i capricci. Lui cerca di assecondarlo a volte forzando troppo la giocata, e il gol non arriva. Però spende ogni granello di energia in corsa e sacrificio, andando anche a dar manforte a Gerbo in fase difensiva. E l’espulsione di Armellino la provoca lui rubando palla all’avversario.

Mazzeo 7,5 – La sceneggiatura del match lo vede tra i protagonisti, soprattutto nel primo e nel terzo gol. Un cioccolatino ‘Venchi’ l’assist di tacco che apre un portone al sinistro di Agazzi. Stupenda la sponda che manda in campo aperto Di Piazza. E poi si potrebbe parlare per ore della qualità del suo calcio. Attaccante di altro livello.

Di Piazza 6,5 – Stroppa chiede a lui di defilarsi, d’altronde confinare questo Mazzeo sulla fascia sarebbe lesa maestà. Corre e si danna l’anima nel pressing, mostrando subito una certa fedeltà alla causa. Pasticcia sulla palla che gli confeziona Mazzeo, poi rimedia e propizia l’autorete di Mattera (13’st Chiricò 5,5 – Cerca un paio di volte il dribbling, puntualmente murato. Peggio gli va quando prova a difendere. Tenera la marcatura su Casoli, che può appoggiarla a Iannini).

All. Stroppa 8 – Interpreta la partita in maniera impeccabile. Lascia che il Matera si sfoghi per poi affondare la lama nei punti più vulnerabili degli avversari. La migliore risposta a chi temeva una debacle. Ora però serve proseguire, senza rovinare tutto ad Agrigento.

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