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Dopo Carpi, Padalino cerca conferme: ”Mi aspetto lo stesso atteggiamento. Stroppa? La piazza gli sarà riconoscente”

Le parole del tecnico alla vigilia della sfida contro il Crotone, parla di tutto, dai punti restituiti ("Non cambia niente, l'obiettivo resta lo stesso) al mercato, fino al nuovo acquisto Greco: "Meglio nel centrocampo a cinque"

Continuità è una parola che nel calcio conta tantissimo, a prescindere dall’obiettivo che si persegue. E’ necessaria se si vuol vincere un campionato, ma se si intraprende un percorso di crescita che deve proiettare una squadra dai bassifondi della classifica a una zona di serenità. Dopo il bel pari col Verona, la preziosa vittoria di Carpi, per la pattuglia di Padalino c’è un nuovo ostacolo. E che ostacolo. Perché il Crotone, oltre che avere come guida quel Giovanni Stroppa che per un biennio è stato di casa in Capitanata, è una squadra dai valori importanti, malgrado uno scellerato girone di andata la confini nell’ultima posizione. Sarà uno scontro diretto, com’era preventivabile a inizio stagione. Ciò che invece fa a pugni con i pronostici estivi è la posta in palio: la salvezza. Obiettivo che il Foggia ora può perseguire forte dello sconticino ricevuto dalla Corte Federale d’appello. Non esaltante per la portata (la piazza si aspettava tra i 3 e i 4 punti, ndr), ma comunque fondamentale per muovere la classifica e accorciare il gap rispetto a chi sta avanti.

“Sono arrivato a Foggia sapendo che il 23 gennaio qualcosa ci avrebbero restituito. Ma l’obiettivo non sarebbe mutato anche se non ci avessero restituito nulla. Sono felice perché abbiamo due punti in più, se ci avessero restituito più punti sarei stato felicissimo, ma la nostra posizione non sarebbe cambiata granché. Nella sostanza il nostro livello, le idee per quello che siamo stati chiamati a fare non cambiano”. Il tecnico però avverte giocatori e piazza, affinché non si veda al provvedimento della Corte Federale come a una decisione contraria: “Non deve passare un messaggio di infelicità, altrimenti si rientra nel tunnel di negatività nel quale i giocatori sono rimasti imprigionati per tanto tempo. L’obiettivo resta invariato, non è cambiato di una virgola”.

Poi si passa all’analisi della gara e agli obiettivi. Ma a chi fa distinzioni tra le prestazioni con Verona e Carpi, trova la risposta pronta: “La gara di Carpi non può essere vista come un passo indietro rispetto a quella con il Verona, dove arrivammo al tiro 13 volte. Il campionato di serie B presenta diverse sfaccettature, bisogna sapersi adattare agli avversari, e rispondere colpo su colpo. In ogni caso, anche a Carpi abbiamo visto belle trame di gioco, il primo gol è arrivato attraverso otto passaggi senza che gli avversari siano riusciti a toccare palla. Certo, c’è stata una miscela di componenti che ci hanno consentito di conquistare tre punti importantissimi, ma tra sei mesi o un anno ci ricorderemo della vittoria non della prestazione. Ma restiamo consapevoli che se arriviamo al risultato attraverso le grandi prestazioni siamo tutti più contenti”.

Capitolo mercato, Padalino ribadisce un concetto già espresso la settimana scorsa: non arriva nessun riempitivo. C’è spazio solo per gente pronta, ma soprattutto utile. Il portiere Leali sembra a un passo dalla firma, ma intanto c’è spazio per elogiare chi già c’è: “Cerchiamo solo chi ci completi e migliori. Ma fino ad allora tutti i calciatori che sono con me si allenano e li considero i migliori. Noppert? Aveva bisogno di fiducia, è un ragazzo a modo che si allena bene, mi ha anche promesso che farà dei progressi con l’italiano. La lingua è importante, aiuterebbe i compagni e se stesso per una integrazione con il reparto che ha avuto delle difficoltà”. E a proposito di mercato e di giocatori in rosa, c’è spazio anche per Iemmello, alla luce delle sue dichiarazioni nel post partita (“Io decido quando e se andare via. A Foggia sto bene”): “Lui è il ‘Re’, ha questo potere (sorride, ndr). Il problema non è la funzionalità di Iemmello. Lui se sta bene è funzionale per chiunque; è evidente che dall’esterno ci sia questa tendenza a destabilizzare l’ambiente, ma il mercato comporta anche questo. Ai calciatori ho detto di essere bravi a gestire e non subire. Durante la partita si deve pensare solo al campo. Quanto capitato a Pietro capita ai calciatori di talento, ma lui ha le spalle larghe per gestire questa situazione. Lui deve avere l’abilità per confermare quanto di buono fatto soprattutto qui. Ma in generale mi aspetto di più da tutti. Galano? Se per Iemmello le problematiche erano legate a una questione fisica, per Cristian ci sono altre problematiche che proveremo a risolvere anche con la sua collaborazione. Ma ha pagato una situazione di disagio generale. E’ normale aspettarsi di più da lui, da Iemmello, da Mazzeo, da tutti i calciatori di talento”.

Recuperare chi già c’è, in attesa dei volti nuovi. Fino a oggi l’unico arrivo a gennaio è Leandro Greco. Fisicamente non è al top, il mister non lo nasconde, e non fa neppure catenaccio dinanzi alle domande di natura tattica: “Per caratteristiche si sposa meglio come perno tra difesa e centrocampo. Ma calciatori come lui possono anche correre meno degli altri, perché hanno la lettura anticipata, una elevata tecnica che gli garantisce di giocare in altri ruoli. Ma se devo sbilanciarmi penso che il ruolo che gli si addice di più sia quello che ricopriva lo scorso anno”.

E a proposito della scorsa stagione, allo Zaccheria arriva Stroppa. L’accoglienza del pubblico potrebbe essere eterogenea, tra chi gli riconosce il merito di aver portato la squadra in B e chi non ha digerito il suo addio: “I tifosi ci tengono a questa gara. Penso che tutta la piazza gli sarà riconoscente, malgrado qualcuno si aspettasse qualcosa di diverso. In ogni caso mi aspetto la stessa spinta e lo stesso calore visto con il Verona e a Carpi. Abbiamo bisogno del loro sostegno, ma non sarà di certo la gara di domani a dover esaltare le qualità del nostro pubblico. I tifosi del Foggia hanno riempito gli stadi di tutta Italia, in serie A, B, C e a volte, stupendo, anche in Serie D. Mi aspetto il comportamento di sempre.

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