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Foggia-Cosenza 1-0, le pagelle: Colombaretti gladiatore, Giglio ancora a secco

Grande prova del terzino alla centesima gara in rossonero, che si procura il rigore, e domina la fascia per tutti i 90'. L'attaccante sciupa un'occasione ghiotta, e si fa ammonire ancora una volta

Dopo aver raccolto la miseria di un punto in tre gare, il Foggia torna a vincere davanti al proprio pubblico, contro il Cosenza, squadra tra le più forti del campionato, e attualmente terza in classifica ad una lunghezza dalla coppia Teramo-Casertana. In una gara poco spettacolare ma molto equilibrata, decide un gol su calcio di rigore di Giovanni Cavallaro al 27’ del primo tempo. Protagonista assoluto è Tommaso Colombaretti, autore di una prova sontuosa (è lui a procurarsi il penalty) con la quale onora al meglio la sua centesima gara in rossonero, festeggiata a fine partita con una maglia celebrativa.

Le pagelle

FOGGIA (4-3-3) Narciso 6; Colombaretti 7,5 Filosa 7 Pambianchi 6,5 Sciannamè 6; Sicurella 6,5 (22’st Curcio 6) Quinto 6 (44’pt D’Allocco 6,5) Agnelli 6 (35’st D’Angelo s.v.); Agostinone 6,5 Giglio 5,5 Cavallaro 7. In panchina: Micale, Savarise, Grea, Leonetti. All.: Padalino 6,5

Narciso 6 – Al pari del compare di reparto Frattali, potrebbe quasi mettersi in ciabatte e godersi la partita da spettatore non pagante. Gli unici pericoli reali se li autocrea, con un paio di avventurose sortite palla al piede, una delle quali per poco non porta Calderini al gol. E’ bravo a rimediare con una bella respinta

Colombaretti 7,5 – Si procura il rigore con una giocata tutta velocità e astuzia. Nel sofferto finale, si esalta con una serie incredibile di recuperi e galoppate da una parte all’altra del campo. Autentico trascinatore della squadra, la migliore maniera per festeggiare le sue prime 100 volte in rossonero

Filosa 7 – Sovrasta De Angelis che nel suo vuoto piatto non trova manco le briciole. Un gigante sulle palle alte, quando può si sgancia anche sulla destra, per dar sostegno alla manovra offensiva. Se sta bene, è imprescindibile per la difesa rossonera

Pambianchi 6,5 – Qualche rischio palla al piede, ma si districa bene contro l’attacco che all’andata lo mandò in bambola totale

Sciannamè 6 – Riproposto nel ruolo di terzino sinistro, per coprire le spalle a Cavallaro. Spinge poco ma fa il suo in maniera ordinata e scolastica

Sicurella 6,5 – Se riuscisse a trattenere la foga nell’ultimo passaggio, percorrerebbe un ulteriore step per diventare un ottimo calciatore. Corre, tanto, alla ricerca di palloni da recuperare e di caviglie da azzannare. Chiude stremato

Quinto 6 – Gara fatta di luci ed ombre. Nella battaglia in mezzo al campo, senza vincitori né vinti, non fa una brutta figura, pur dispensando pochissime giocate significative. La sua partita finisce al 44’, dopo un duro contrasto in cui il ginocchio gli si gira. Speriamo bene

Agnelli 6 – Con l’uscita di Quinto, si piazza in mezzo con i due mastini D’Allocco e Sicurella ai lati. Si sente abbastanza protetto per poter giocare con un po’ più di tranquillità, ma il processo di recupero della forma di inizio stagione, è ancora lungo. La iella colpisce anche lui, e la sua caviglia

Agostinone 6,5 – Nel difficile primo tempo, il Foggia attacca principalmente sulla sua fascia. Molto propositivo, grazie anche alla collaborazione di Colombaretti, sono loro infatti a confezionare il rigore che Cavallaro trasformerà

Giglio 5,5 – Il suo voto sarebbe senz’altro positivo, ma il gol divorato al 15’ della ripresa, e l’ennesima stupida ammonizione (la nona in questo campionato, ndr) sono come due vistose macchie di vino su una tovaglia bianca

Cavallaro 7 – Si vede poco, perché non ha spazi per scatenare la sua velocità, e perché le contingenze richiedono tanto lavoro in fase difensiva. Per la prima volta lo si vede rincorrere gli avversari e stazionare maggiormente nella sua metà campo. Poi c’è la chicca del rigore, dettaglio non proprio irrilevante. Complimenti  

D’Allocco 6,5 – Acciaccato e lasciato in panchina, che presto deve abbandonare per rilevare lo sfortunato Quinto. Un tempo per contribuire a cementare la mediana, e provare a colpire di rimessa, sulla corsia mancina

Curcio 6 – Un paio di ripartenze con le quali spezza lo sterile assedio dei cosentini. Ha progressione, e sa saltare l’uomo. Quando starà bene, gli si potrà concedere anche un minutaggio più corposo

All. Padalino 6,5 – Serviva ritrovare carattere, fiducia e punti. Missione compiuta, anche senza la ricerca del bel gioco, da sempre marchio di fabbrica della sua squadra. Le esigenze lo spingono a cambiare, proponendo uno speculare 4-3-3, che la squadra interpreta bene, e che esalta anche le caratteristiche di alcuni giocatori come Filosa. Ora sotto con il Gavorrano 

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