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Il Foggia batte il Catanzaro... e la nebbia: segna Sarno, rossoneri di nuovo primi

La rete del fantasista napoletano a inizio ripresa decide un match sofferto, e in parte condizionato dalla fitta nebbia. La squadra di Stroppa ritrova il primato grazie alla vittoria del Lecce a Castellammare

Prima il risultato, poi tutto il resto. Il Foggia mette da parte per una volta le finezze, in nome della concretezza. Per chiarire, i ragazzi di Stroppa non si sono dati al catenaccio, ma senza dubbio quella contro l’ultima della classe, non è stata la partita più bella che i rossoneri abbiano disputato allo Zaccheria. Tanti patemi d’animo soprattutto nella seconda metà della ripresa, quando il Catanzaro è riuscito a mettere a repentaglio il vantaggio rossonero. Ma era importante vincere per capitalizzare al meglio la giornata in cui la capolista Juve Stabia è caduta in casa nel big match col Lecce e il Matera è uscito sconfitto in quel di Andria. Una vittoria che riproietta i rossoneri in vetta, seppur in coabitazione con le ‘vespe’ e i cugini leccesi. E questa notizia vale più di tutto.

Foggia vs Catanzaro: le foto di Roberto D'Agostino

PRIMO TEMPO – Le novità di Stroppa sono tante, e alcune sorprendono. Perché se l’esclusione di Agnelli era in qualche modo preventivabile, visto che il capitano non ha mai riposato da inizio stagione, fa scalpore la scelta di rinunciare a Padovan, optando per il falso nove, Sarno nella circostanza, con Maza e Chiricò ai lati. Il doppio regista, e tre fantasisti sono un chiaro segnale: Stroppa prova ad arginare il famoso “pullman” in sosta davanti alla porta di Grandi, con il palleggio e gli inserimenti dei centrocampisti. La scelta ha una logica, ma non paga. Il Foggia non riesce a capitalizzare l’enorme possesso, seppur arrivando spesso al tiro. Manca il guizzo del centravanti che alzi il fatturato delle tante azioni costruite. E manca il supporto decisivo di un centrocampo carico sì di talento, ma senza un giocatore capace di leggere in anticipo le situazioni e inserirsi senza palla, uno alla Agnelli, per inciso. A corollario di un primo tempo avaro di emozioni, c’è la nebbia che comincia a fare capolino intorno alla mezz’ora infittendosi nei minuti finali della prima frazione, e complicando ulteriormente il compito dei rossoneri.

SECONDO TEMPO – Il Foggia segna in apertura, quando la visibilità raggiunge il suo punto più basso, e sembra quasi un dispetto. Segna Sarno su bell’iniziativa di Agazzi. E i tifosi possono tirare un sospiro di sollievo. Il Foggia si tranquillizza, forse anche un po’ troppo visto che il Catanzaro, specie negli ultimi quindici minuti si affaccia con insistenza sulla trequarti rossonera, e in un paio di circostanze mette in serio pericolo il vantaggio dei satanelli. Di occasioni ne avrebbe anche il Foggia di Stroppa, che a metà ripresa si gioca anche il nove vero (anche se porta la maglia n. 18), ovvero Padovan, al posto di un Maza ancora una volta fumoso. E la presenza di un attaccante più fisico dà dei benefici in diverse circostanze, agevolando le transizioni offensive, sempre però vanificate da Chiricò e compagnia. A non convincere del tutto è proprio la gestione dell’ultimo segmento di gara: troppi errori in fase di palleggio, troppi spazi concessi a quelli del Catanzaro. La paura di incappare nel quarto pareggio consecutivo incide anche contro la Cenerentola del girone, peraltro falcidiata dalle numerose assenze, ma tant’è. Il Foggia vince, ed è la sola cosa che conta.

STROPPA: "LA SQUADRA E' TORNATA DOVE DEVE ESSERE"

FOGGIA (4-3-3) Guarna; Angelo, 21 Coletti, 13 Empereur, 23 Rubin; 5 Vacca, 15 Agazzi (39’st 4 Agnelli), 25 Gerbo; 7 Chiricò (33’st 9 Letizia), 10 Sarno, 11 Sainz Maza (19’st 18 Padovan). A disposizione: 22 Sanchez, 6 Loiacono, 8 Quinto, 16 Sicurella, 17 Dinielli, 20 Riverola, 24 Sansone, 12 Tucci. All. Stroppa

LE PAGELLE DI FOGGIA-CATANZARO

CATANZARO (5-3-2) Grandi; 4 Icardi, 23 Esposito, 6 Patti, 13 Sabato (46’st 28 Strumbo), 23 Imperiale; 5 Carcione, 20 Maita, 25 Van Ransbeeck (23’st 18 Bensaja); 9 Tavares, 19 Basrak (20’st 17 Campagna). A disposizione: 12 Leone, 11 Moccia, 22 De Lucia, 27 Macagnone. All. Zavettieri

Arbitro: Valiante di Salerno

Marcatori: 3’st Sarno (F)

Ammoniti: Coletti (F)

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