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Brilla Empereur, Gerbo e Agazzi assist e qualità: le pagelle di Foggia vs Catanzaro

Ottima prestazione di tutta la squadra. Bene il brasiliano, autentico muro. Prezioso il lavoro dei due centrocampisti, con l'ex Latina autore dell'assist per Sarno. Altra chance sprecata per Maza

Tre punti pesanti, che riportano il Foggia in vetta, insieme a Juve Stabia e Lecce. Il Foggia sfrutta il turno casalingo, e sulla carta più agevole, piegando il Catanzaro allo Zaccheria, e interrompendo l’antipatica striscia di pareggi consecutivi. Mattatore ancora una volta Sarno, schierato a sorpresa come attaccante centrale. Una scelta, quella di Stroppa, che in parte ha pagato, visto che il Foggia ha letteralmente dominato nella prima frazione di gioco, pagando però l’ormai nota improduttività sotto rete.

Aspetto su cui il tecnico rossonero dovrà lavorare a fondo. Resta però una classifica che non poteva essere migliore, e che potrebbe far sorridere ancor di più i rossoneri nell’immediato futuro, se riuscissero a rispettare i pronostici, approfittando dei contestuali scontri diretti che coinvolgeranno le dirette concorrenti.

IL COMMENTO DI MISTER GIOVANNI STROPPA

FOGGIA (4-3-3) Guarna 6; Angelo 6,5 Coletti 6 Empereur 7 Rubin 6; Vacca 6 Agazzi 6,5 (39’st Agnelli s.v.) Gerbo 6,5; Chiricò 6 (33’st Letizia 6) Sarno 6,5 Sainz Maza 5 (19’st Padovan 6). A disposizione: Sanchez, Loiacono, Quinto, Sicurella, Dinielli, Riverola, Sansone, Tucci. All. Stroppa 6,5

Guarna 6 – Timidi tremori nel finale dopo oltre un’ora di inoperosità.

Angelo 6,5 – Per oltre un tempo le migliori cose le fa vedere lui e chi lo assiste (quasi sempre Chiricò). Ci fosse stato un uomo d’area, probabilmente staremmo commentando la prestazione del brasiliano come una delle più redditizie della sua carriera in rossonero.

Coletti 6 – Becca un giallo, sarà l’unico di tutta la gara, che un po’ lo penalizza. Un handicap che lo costringe a ponderare gli interventi e ad addolcirli. Ma l’esperienza lo agevola. Cerca la gloria su punizione allo scadere, ne ha calciate di migliori.  

Empereur 7 – Non perde un contrasto, nel primo tempo quasi come spinto dalla noia, per lo scarso impegno a cui lo sottopongono Tavares e Basrak, si affaccia di sovente nella trequarti avversaria. Arriva anche al tiro optando per la soluzione più altruista. Nella ripresa si produce in diverse chiusure di qualità, compresi due rattoppi a sinistra per coprire le avanzate di Rubin.

Rubin 6 – Primo tempo a fasi alterne, spinge e non spinge. L’andamento ondivago di Maza non lo aiuta. Più insistente la sua propulsione nella ripresa, anche se la qualità dei cross non è la stessa garantita da Angelo.

Vacca 6 – Parte da mezzala, dove può inventare senza avere troppi compiti difensivi. L’impressione è che tenda a specchiarsi troppo in inutili arzigogoli, quando servirebbe la concretezza. Specie se sei sullo 0-0.

Agazzi 6,5 – Un piccolo errore in avvio, poi la sua gara sale di tono. Bene anche quando alza di qualche metro la sua posizione. Rapido nell’avviare la transizione dopo aver rubato palla. Promosso (Agnelli s.v.)

Gerbo 6,5 – Tanta corsa e presenza costante nel gioco rossonero. Potrebbe forse spendersi di più negli inserimenti. Non a caso una sua percussione porta al gol di Sarno.

Chiricò 6 – L’intesa con Angelo cresce settimanalmente. Anche nel suo caso gli manca un po’ di concretezza. Però è sempre nel vivo del gioco, almeno finché le batterie durano (33’st Letizia 6 – Bravo per come entra in campo. Cazzuto al punto giusto. Maradoneggia in un’occasione scartando mezzo Catanzaro, ma poi Sarno vanifica tutto).

Sarno 6,5 – Da falso nove finisce per fare un gol da nove autentico. Il resto della prestazione gli garantisce la sufficienza anche se è evidente che gli manchi ancora la brillantezza dei tempi belli. Però le ultime due reti rossonere in campionato portano la sua firma.

Sainz Maza 5 – La veronica uscita a metà è la fotografia della sua partita. Un campionario di ‘vorrei ma non posso’, di intenzioni rimaste incompiute. Quanto spreco di talento (19’st Padovan 6 – Come Letizia, entra bene in gara, con un paio di sponde che agevolano le ripartenze rossonere. C’è anche sui palloni alti, anche se la porta non la inquadra).

All. Stroppa 6,5 – Nel primo tempo è grande Foggia sotto il profilo del gioco, ma manca la concretezza. Restano tre punti pesanti e la sensazione che la squadra possa ancora crescere.

Foggia vs Catanzaro: le foto di Roberto D'Agostino

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