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Giglio segna, Narciso sbaglia e poi rimedia. Il Foggia vince ed è terzo

In un pazzo pomeriggio allo Zaccheria, i rossoneri superano non senza sofferenze la squadra di Fusi. La doppietta di Giglio spiana la strada ai suoi, la papera di Narciso riapre i giochi. Nella ripresa il portiere regala un rigore che poi neutralizza

Il Foggia che fa, disfa e ricompone. Il Foggia che esalta il pubblico e un po’ lo fa tremare. Il Foggia che vince, raccoglie il decimo risultato utile consecutivo, e raggiunge il terzo posto in classifica. Giglio e Narciso sono i protagonisti assoluti del match: il primo autore di una bellissima doppietta, realizzata nel giro di 3 minuti, che di fatto decidono il match.

Il secondo trascorre un pomeriggio tutt’altro che tranquillo, caratterizzato da una papera con la quale consente a Bianco di riaprire il match 23’ del primo tempo, poi alla mezz’ora della ripresa regala un rigore incredibile agli ospiti, che lui stesso neutralizza salvando di fatto il risultato.

Nella giornata in cui ufficialmente la Curva Nord celebra Franco Mancini, Padalino sconfessa in parte quanto dichiarato alla vigilia. Perché il 3-4-3 di base viene messo in disparte in favore del 4-3-3, pronto però a trasformarsi quando il metodista Quinto, si abbassa fino a posizionarsi in linea con i due centrali Loiacono e Sciannamè.

Ai terzini Grea e Agostinone (impressionante la sua duttilità), il ruolo da elastico per andare a ad alimentare l’azione offensiva dei rossoneri. Di contro c’è il Castel Rigone che di base si presenta con il 4-4-2 nel quale è fondamentale il lavoro sugli esterni di Bontà e Ubaldi, che nelle intenzioni di Fusi dovrebbero supportare le punte e trasformare lo schieramento degli umbri in un 4-2-4.

FOGGIA VS CASTEL RIGONE: LE PAGELLE

Nelle file dei rossoneri si distingue D’Allocco, onnipresente in fase di non possesso, quando c’è da rincorrere gli avversari e recuperar palla, provvidenziale in fase di impostazione. E’ lui a dettare il passaggio a Cavallaro in occasione del vantaggio rossonero. Il numero 10 asseconda la sua sovrapposizione sulla corsia, il cross del centrocampista trova una deviazione che indirizza il pallone verso la porta, ci pensa Giglio a terminare il lavoro appoggiando la sfera in fondo al sacco.

E’ appena passato un quarto d’ora, e non si fa in tempo a gioire per il primo gol, che già ne arriva un altro. I protagonisti sono i medesimi, ma questa volta il passaggio di D’Allocco è un esempio di precisione, così come il destro di Giglio che fulmina un incredulo Franzese.
Il doppio colpo che il Foggia assesta al Castel Rigone, è di quelli che mettono KO anche il più possente dei pugili.

ERRORE NARCISO - Come il suono del gong a volte salva il pugile in difficoltà dall’assedio dell’avversario, così il regalo di Narciso rimette in piedi la partita. Il cross di Bianco, sbagliato, diventa un tiro insidioso diretto in porta, Narciso se ne accorge tardi, e il maldestro tentativo di ricacciare fuori la palla, completa la frittata.  

L’episodio riaccende le speranze degli ospiti, e allenta la pressione dei rossoneri, fino ad allora padroni del campo. Nella squadra di Padalino, le buone trame lasciano il posto ad una serie infinita di errori in fase di impostazione, il cui protagonista assoluto, ahi lui, è Agnelli. Il capitano non ne azzecca una, a tal punto da suscitare più di un gesto di disappunto di una parte dello stadio. Ma è il gioco dei rossoneri a lasciare a desiderare. I terzini bloccati non offrono il necessario supporto alla fase offensiva, cosicché i tentativi si riducono esclusivamente nella ricerca del lancio verso Cavallaro, o nella penetrazione per vie centrali, dove gli spazi sono piuttosto intasati.

Cambiano poco le cose nella ripresa. Le occasioni da gol, eccezion fatta per il salvataggio sulla linea di Gimmelli su pallonetto di Giglio, arrivano col contagocce, quasi sempre generate da errori in fase di impostazione. Nel Foggia continua la maledizione degli infortuni, che mette fuori gioco Sciannamè, sostituito da Pambianchi.

ESPULSIONE, REGALI E PRODIGI – La parata di Narciso sulla gran conclusione di Agostinelli al 14’, sembra archiviare l’errore sul gol di Bianco derubricandolo a semplice incidente di percorso. La follia che commette un quarto d’ora dopo, rischia di rovinare seriamente il pomeriggio di rossonero. Nell’occasione del rigore, il portiere sbaglia prima nel voler a tutti i costi tenere in campo un pallone difficile da controllare, e poi nel farselo sfuggire regalandolo a Coresi. Il fallo successivo completa l’opera. Come contro il Sorrento, il Foggia regala un rigore in superiorità numerica, giunta 5 minuti prima per l’espulsione (doppia ammonizione) di Bontà. Sotto la Curva che porta il nome di un grande portiere, Narciso compie il prodigio, respingendo il rigore di Di Paola, e salvando i tre punti.  
In barba agli esteti, Padalino decide di congelare il risultato con l’ingresso di Sicurella, arretrando Quinto in difesa in un abbottonato 5-3-2, per scongiurare ulteriori regali. Missione compiuta. Il Foggia cala la”decima”, raggiunge la terza posizione, soffrendo da matti. Ma le vittoria sofferte sono sempre le più belle da raccontare.  

Tabellini

FOGGIA (4-3-3) Narciso; Grea, Loiacono, Sciannamè (13’st Pambianchi), Agostinone; Agnelli, Quinto, D’Allocco; Venitucci (42’st Leonetti), Giglio, Cavallaro (39’st Sicurella). A disposizione: Micale, Savarise, Licata, Curcio. All. Padalino

CASTEL RIGONE (4-4-2) Franzese; Cangi, Sbaraglia, Gimmelli, Bianco (22’st Moracci); Bontà, Montanari, Coresi (39’st Santarelli), Ubaldi; Tranchitella (25’st Di Paola), Agostinelli. A disposizione: Zucconi, Mattelli, Redi, Cappai. All. Fusi

ARBITRO: Mancini di Fermo

MARCATORI: 15’pt e 18’pt Giglio (F), 23’pt Bianco (C)

AMMONITI: Agostinone (F), Bontà (C), Coresi (C), Agostinelli (C), Narciso (F)

ESPULSI: Bontà al 24’st per doppia ammonizione

NOTE: Al 30’st Narciso para un rigore a Di Paola. Corner 3-5; Recupero 0’pt, 4’st

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