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Giovedì, 7 Dicembre 2023
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Foggia-Casertana 1-0: le pagelle dei rossoneri

Prestazione maiuscola di Curcio: assist per D'Andrea e tante giocate di qualità. Fumagalli ancora decisivo come D'Andrea

Ignoriamo i motivi secondo i quali il tecnico della Casertana Guidi la Casertana meritasse il pareggio, ma tant’è. Lo striminzito 1-0 con cui è andato in archivio il match di ieri allo ‘Zaccheria’ non legittima la superiorità dei rossoneri, emersa soprattutto nella produzione offensiva. Almeno tre gli interventi salvifici di Avella, più un’altra discreta quantità di potenziali occasioni sciupate per la solita imprecisione nell’ultimo passaggio, stanno lì a raccontare la storia di una gara che sarebbe stata senza storia con qualche errore in meno. Ma torniamo alle cose serie: il Foggia ha vinto ed è quello che conta di più, perché in uno dei momenti più delicati della stagione rossonera, i tre punti restano la cura più efficace per isolarsi dalle beghe societarie e dare una risposta ai malpancisti (o presunti tali) dell’ultima ora (Michele Rocca, ndr).

Le pagelle dei rossoneri

FOGGIA (3-5-2) Fumagalli 7; Galeotafiore 6,5 Gavazzi 5,5 Germinio 6,5; Kalombo 5,5 Vitale 6(26’st Morrone 6) Salvi 6,5 D’Andrea 7 (8’st Garofalo 6) Di Jenno 6,5 (37’st Agostinone s.v.); Curcio 7 (26’st Balde 6) Dell’Agnello 6. A disposizione: Jorio, Di Masi, Raggio Garibaldi, Agostinone, Moreschini, Morrone, Pompa, Cardamone, Tomassini, Turi. All. Marchionni 6,5

CASERTANA (4-3-3) Avella 6,5; Hadziosmanovic 5,5 (15’st Rosso 5,5) Buschiazzo 4,5 Carillo 5,5 Del Grosso 6,5; Matese 5,5 (15’st Polito 6) Santoro 5 Varesanovic 6 (40’st Longo s.v.); Icardi 5,5 Cuppone 5,5 Turchetta 6,5. A disposizione: Dekic, Zivkovic, Castaldo, De Vivo, De Lucia, Rillo, Longo. All. Guidi 5,5

Arbitro: Fontani di Siena 6; Assistenti: Bahri di Sassari 6 – Piazzini di Prato 6

Fumagalli 7 – Anche in una giornata di relativa calma, trova il modo per essere decisivo (in positivo, si intende). La sua parata su Turchetta in pieno recupero, di fatto, vale i tre punti.

Galeotafiore 6,5 – Bada al sodo, senza troppe ricercatezze. Una strategia che si rivela efficace.

Gavazzi 5,5 – Comanda bene il reparto, ma proprio non riesce a star lontano dai guai. Una tremenda lettura su una palla vagante, per poco non manda in porta Cuppone. Per non parlare di alcuni tentativi di andare in anticipo sull’avversario, completamente fuori tempo.  

Germinio 6,5 – Sul centrosinistra si adegua come può, non avendo nel sinistro il piede più nobile per accompagnare l’azione. Tuttavia, sa scegliere i tempi giusti per l’uscita sui portatori di palla, si veda la ripartenza che conduce al tiro di Curcio.

Kalombo 5,5 – Non ci siamo ancora. L’accompagnamento alla fase offensiva è costante, ma pecca troppo nella qualità delle giocate. Serve Curcio per vedere un cross vero dal suo settore.

Vitale 6 – Approccio molle testimoniato da un paio di palle perse potenzialmente velenosissime. Si riprende con il passare dei minuti (26’st Morrone 6 – Venti minuti o poco più a dare ordine e fiato alla mediana)

Salvi 6,5 – Sceglie beni i tempi nel pressing, facilitato anche dal lento fraseggio degli avversari. Da una sua palla rubata nasce una delle azioni più importanti del Foggia.

D’Andrea 7 – Torna a fare la mezzala con licenza di attaccare. E di segnare. Splendida la frustata con la quale castiga Avella nel suo unico momento di incertezza. Avrebbe anche l’occasione per bissare, ma il suo destro a giro è troppo tenero (8’st Garofalo 6 – Scelto da Marchionni per tornare al 3-5-2. Fa legna e si inserisce, sfiorando pure il gol del raddoppio).

Di Jenno 6,5 – In costante proiezione offensiva come Kalombo, ma la qualità dei cross è decisamente migliore (37’st Agostinone s.v.).

Curcio 7 – Quando è ispirato come nella gara di ieri è un piacere osservarlo, senza necessariamente tifare per la squadra di cui difende i colori. Sforna giocate di alta scuola con una naturalezza a tratti imbarazzante (per gli altri). Tra le tante prelibatezze, anche l’assist per D’Andrea (26’st Balde 6 – Con gli spazi che si dilatano, il suo ingresso è quasi d’obbligo. Peccato che spesso si trovi a battagliare da solo contro l’intera difesa ospite. In quei contesti farebbe fatica anche suo fratello).

Dell’Agnello 6 – Non è freddissimo sotto porta, ma la sua presenza si fa sentire eccome. La premiata ditta Carillo-Avella gli nega il gol del raddoppio. A inizio gara aveva tentato un improbabile gol di tacco. Tuttavia, l’intesa con Curcio e D’Andrea c’è.

All. Marchionni 6,5 – Si affida al tridente con D’Andrea arretrato a centrocampo e Curcio a ruotare attorno a Dell’Agnello. La scelta paga, perché in transizione il Foggia è molto pericoloso. Senza contare che la presenza del nove apre gli spazi agli inserimenti degli altri due attaccanti. Bene anche la gestione dei cambi. Unico neo, a voler essere pignoli, l’incapacità di chiudere il match.

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