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Foggia-Casertana 1-0, le pagelle: Micale un muro, Quinto un leader

Il portiere decisivo con due mostruose parate su Cisse e Mancino. Grande prova del vice capitano autentico trascinatore. D’Angelo preda dei suoi soliti difetti

Ha ragione De Zerbi quando dice che non è stato il miglior Foggia della stagione, e che la Casertana non meritasse la sconfitta. E’ altrettanto vero però, che spesso i rossoneri si sono trovati a raccogliere meno di quanto seminato, e possono a ragione dire di essere ancora in credito con gli episodi e la buona sorte anche dopo la sfida vinta ieri contro la formazione di Campilongo.
Così come è ovvio che i grandi risultati si ottengono anche vincendo le sfide che non si giocano benissimo, o nelle quali l’avversario ti fa soffrire. Le vittorie sofferte sono quelle che ti fortificano mentalmente, oltre ad essere le più belle da raccontare.

Le pagelle

FOGGIA (4-3-3) Micale 8,5; Loiacono 8 Potenza s.v. (18'pt D'Angelo 5,5) Gigliotti 5,5 Agostinone 7,5; Agnelli 7,5 Quinto 8 Minotti 7 (38'st Grea s.v.); Sarno 6 Iemmello 5,5 (8'st Cavallaro 6,5) Sainz Maza 6,5. A disposizione: Addario, D'Allocco, Barraco, Leonetti. All. De Zerbi 8

Micale 8,5 – Sono pochi quelli che intorno alle ore 18 hanno accolto felicemente il mancato indulto a Narciso. Troppo importante la sfida contro la Casertana per giocarla con il secondo portiere. E invece il secondo portiere si traveste da Narciso, o da Peruzzi per come si oppone al tap in di Cisse a metà primo tempo. E da Zenga sulla volee velenosa di Mancino. Perfetto sulle uscite, commovente per come abbraccia ogni pallone agguantato.

Loiacono 8 – Nel giro di tre minuti realizza due gol. Uno vero, con la ribattuta di ginocchio più semplice ma anche più pesante della stagione; uno teorico ma ugualmente determinante, quando salva sulla linea la conclusione di Mancosu. Basterebbero a giustificare il voto alto, ma ci sono anche chiusure, diagonali e discese sulla fascia.

Potenza s.v. – Si ferma dopo meno di venti minuti. Si spera in tempo per poter recuperare in vista della trasferta di Lecce (18’pt D’Angelo 5,5 – Quando rilancia subito senza interstardirsi in inutili ghirigori, l’azione del Foggia non si arresta. Poi gli parte la solita “scheggia” nel cervello che lo porta ad avanzare palla al piede, e a perderla. Una sua sortita finita male, costa il giallo a Sarno)

Gigliotti 5,5 – Si arrangia con mestiere su Cisse che in campo aperto non ne ha per nessuno. Non stecca neppure lui, ma l’espulsione (anche se estremamente severa) era da evitare.

Agostinone 7,5 – De Zerbi ha creato un terzino straordinario. Offre la giusta miscela di qualità e quantità, anche se nella ripresa si affaccia poche volte nella trequarti avversaria. Ma resiste stoicamente agli assalti della Casertana che sceglie proprio il suo versante per attaccare con continuità.

Agnelli 7,5 – Sembra un sarto indemoniato per come si spende nel mettere rattoppi in tutte le zone del campo. Regala poche giocate di classe, ma tante rincorse e una dose infinita di palloni recuperati. Nel finale corre quasi per inerzia, i muscoli quasi cedono, la testa resta concentrata fino al 95’.

Quinto 8 – Campilongo conferisce a Mancosu la delega di rompergli le scatole in fase di costruzione. Capisce che bisogna sveltire il gioco, e lo fa con classe. Percentuale di passaggi sensibilmente ridotta, e in aggiunta un grandissimo lavoro in fase difensiva. Difensore aggiunto nei minuti finali giocati in dieci.

Minotti 7 – Tocco a seguire a saltare un avversario e ‘ruleta’ successiva per farne fuori un altro paio. Una doppia magia che infiamma lo Zaccheria e ingentilisce ulteriormente la sua migliore prestazione in maglia rossonera. A parte questa parentesi, lascia spazio alla pratica, partecipando attivamente in fase difensiva. Si procura poi la punizione da cui si origina il gol (38'st Grea s.v.).

Sarno 6 – Campilongo indottrina bene Bianco, che gli impedisce quasi sempre di portarsi il pallone sul sinistro. Non incanta con i suoi soliti dribbling, anzi, a volte litiga con il pallone. Chiude da punta centrale per sfruttare eventuali ripartenze. Ci mette comunque il cuore. Rimedia il quarto giallo per un disperato recupero difensivo, che gli costa la trasferta di Lecce.

Iemmello 5,5 – Non sta bene e si vede. Partecipa poco alla manovra, e sembra anche meno cattivo del solito nei contrasti. Dura poco più di un tempo (8’st Cavallaro 6,5 – Pronti via, asfalta la fascia, rientra e costringe Fumagalli alla respinta in corner. Ma è in fase difensiva che dà il meglio di sé).

Sainz Maza 6,5 – C’è il suo zampino sul gol di Loiacono: la punizione velenosa che Fumagalli respinge non benissimo la calcia lui. Nel primo tempo è il migliore nei tre d’attacco, tanto che spesso quelli della Casertana triplicano la marcatura. Passa il secondo tempo più a rincorrere gli avversari che a giocare la palla, ma dà anche lui il suo contributo in fase di non possesso.

De Zerbi 8 – La sua squadra non meritava di vincere, come ha umilmente ammesso nel dopo gara. E’ altrettanto vero che le grandi squadre portano a casa il risultato anche quando soffrono o non meritano. E raccogliere 7 punti contro tre squadre avanti in classifica è roba da grandi squadre. Farlo in mezzo alle polemiche e ai disordini societari, è roba da grandissimo gruppo.

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