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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Foggia, mercato da top team. Ma la difesa resta un’incognita

Gli arrivi di Iemmello e Galano infiammano la piazza. Nember bravo a liberarsi dalla maggior parte degli esuberi. E' mancata la ciliegina sulla torta, il colpo in difesa

Undici acquisti e dodici uscite. Il mercato del Foggia si è concluso alla grande, dopo settimane di stallo, seguite ai cinque quattro colpi (Bizzarri, Carraro, Gori, Ranieri e Busellato), e un’ultima fase scoppiettante che ha portato in casa rossonera altri sette giocatori, e che giocatori. Da Iemmello a Galano, passando per Rizzo e Chiaretti. Nomi che stuzzicano il palato dei tifosi rossoneri, e consolidano la posizione di Nember come idolo della piazza.

Perché il lavoro del diesse non è stato semplice. Oltre a una squadra da potenziare ce n’era un’altra da piazzare altrove. Dodici esuberi che gravavano, e non poco, sul monte ingaggi della squadra, perennemente sotto controllo – la squadra è ancora commissariata, ndr – e che in qualche maniera hanno rappresentato una zavorra durante le settimane di calciomercato, reso ancora più complicato dalla sua fine anticipata al 19 agosto. Certo, sono rimasti fuori Fedato, Sainz Maza e Celli (gli ultimi due possono ancora essere ceduti in serie C, ndr), ma liberare il monte ingaggi dalla presenza dei vari Calderini, Narciso, Figliomeni, Di Piazza, Beretta, Fedele, Dinielli, Letizia, Guarna ed Empereur è stato già importante: significa che già a partire dal prossimo gennaio Nember non dovrà perdere troppo tempo nel cercare un’altra destinazione per gli esuberi, ma soprattutto ha garantito, a livello di bilancio, un notevole risparmio. Insomma, un problema in meno, sia da punto di vista economico che dal punto di vista tecnico.

Acquisti

Veniamo ai nuovi. Nember è riuscito a portare a Grassadonia il giusto mix, tra giovanissimi, giovani ed esperti. Rispetto a quella che ha chiuso il campionato a ridosso della zona playoff, la squadra attuale appare rinforzata, soprattutto dalla cintola in su. Ed è cambiato il portiere, con Bizzarri che offre esperienza, carisma e garanzie maggiori rispetto a Guarna e Noppert.

A centrocampo si punterà molto su Carraro. Il regista scuola Inter e appena acquistato dall’Atalanta, ha un ruolo chiave e un compito arduo: far girare la squadra, darle equilibrio e non far rimpiangere la partenza di Greco. Gli va dato tempo. Poi ci sono le mezzali, dai giocatori di corsa e sostanza come Agnelli e Busellato (e magari Gerbo) a quelli di qualità e spinta come Rizzo (che potrebbe anche essere impiegato sulla fascia) e Deli.

Sulle fasce gli interpreti non cambiano: a destra si alterneranno Zambelli e Gerbo, mentre la corsia opposta resta di proprietà di Kragl, con Rubin prima alternativa. La permanenza del tedesco, insieme a quella di Deli, è stato un altro capolavoro di Nember.

In attacco ci sarà da sbizzarrirsi. Il tridente Galano-Mazzeo-Iemmello fa sognare, ma serviranno tempo (Iemmello deve smaltire l’infortunio al ginocchio mentre Galano deve scontare 3 turni di squalifica) e soprattutto le opportune riflessioni da parte di Grassadonia su come farli coesistere al meglio, e su come garantire l’equilibrio giusto a una squadra che ha in rosa anche giocatori come Deli e Kragl. Per non parlare di Chiaretti e Cicerelli. E non bisogna trascurare Gori, che già dalla sua ‘prima’ ufficiale, ha voluto lanciare un messaggio significativo: non è venuto a Foggia per scaldare la panchina. Con le tante alternative il mister potrà ruotare gli uomini a suo piacimento, ma contestualmente dovrà ricercare gli equilibri giusti a una squadra che lo scorso anno ha avuto una delle peggiori difese della serie B, e non di certo per la qualità dei singoli interpreti del pacchetto arretrato.  

Proprio la difesa, però, genera qualche perplessità: a differenza degli altri reparti, non è arrivato nessun rinforzo di spessore, ma soltanto due giovani difensori, l’esordiente Ranieri – che all’occorrenza potrà fungere da terzino in una linea a quattro – e il giovane Boldor. Quindi, almeno inizialmente, la linea difensiva si appoggerà ancora su Tonucci, Camporese e Loiacono, con Martinelli prima alternativa. L’arrivo di un top, che Nember ha comunque cercato di portare fino all’ultimo, avrebbe reso il lavoro in questa sessione di mercato pressoché perfetto. Chissà che il mercato degli svincolati non produca qualche sorpresa last minute.

Ultima riflessione sul modulo: l’arrivo di fantasisti e mezzali di qualità offre a Grassadonia un ampio ventaglio di scelte, sia per quel che concerne i giocatori che lo schieramento. Dal 3-4-3 al 3-4-2-1 passando per un ambizioso 4-3-3, da sempre modulo preferito dal tecnico Grassadonia. Nember gli ha conferito un grande giocattolo: a lui il compito di farlo funzionare a dovere.

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