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Il ricorso del "vecchio" Foggia non va a buon fine: per il Coni è "inammissibile"

Il Collegio di Garanzia dello Sport ha così deciso in merito al ricorso della società rossonera contro Figc, Lega B, Salernitana e Palermo, nel quale si chiedeva la riammissione in soprannumero al campionato di B e un robusto risarcimento. Rossoneri condannati anche al pagamento delle spese legali

Il Collegio di Garanzia dello Sport si è pronunciato sul ricorso presentato dal Foggia calcio lo scorso 8 luglio, contro Figc, Lega di B, Salernitana e Palermo, per la decisione del Consiglio Direttivo della Lega di B di non far disputare i playout in seguito alla retrocessione all'ultimo posto disposta dal Tribunale Federale (poi convertita in penalizzazione di 20 punti dalla Corte d'Appello, ndr), negando ai rossoneri la possibilità di giocare contro la Salernitana lo spareggio salvezza. 

Il Foggia calcio aveva chiesto la riammissione in serie B in sovrannumero e un risarcimento non inferiore ai 34 milioni di euro. Ma il Collegio di Garanzia ha dichiarato inammissibile il ricorso del sodalizio rossonero e ha condannato anche la società al pagamento delle spese legali alle controparti. 

Il collegio, presieduto dal Franco Frattini ha "dichiarato inammissibile il ricorso iscritto al R.G. ricorsi n. 54/2019 (Foggia/FIGC e altri). Le spese seguono la soccombenza e vengono liquidate nella misura di € 2.000,00, oltre accessori di legge, in favore della resistente FIGC; nella misura di € 1.000,00, oltre accessori di legge, in favore della resistente Unione Sportiva Salernitana 1919 s.r.l.; nella misura di € 1.000,00, oltre accessori di legge, in favore della resistente LNPB. Compensa le spese nei confronti dell’U.S. Città di Palermo S.p.A.". 

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