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Bel gioco e risultato, ecco Stroppa: “Nel posto giusto al momento giusto”

Presentato il nuovo tecnico della formazione rossonera, a due giorni dall'esordio con la Fidelis: "Non voglio stravolgere nulla, ma vorrei più verticalità". E su De Zerbi: "Con lui, grande sintonia. L'ho telefonato per capire le dinamiche dello spogliatoio"

Umiltà, testa bassa, ma anche tanta convinzione ed entusiasmo. Si presenta senza clamori, ma con le idee chiare Giovanni Stroppa, il nuovo tecnico del Foggia, a due giorni dall’esordio allo Zaccheria. Una serata nella quale i suoi occhi incroceranno solo sediolini vuoti, nel rumoroso silenzio di uno stadio che lui conosce bene, e che resterà chiuso al pubblico per quattro partite. Resta tuttavia l’orgoglio e l’entusiasmo perché il nome di Stroppa è immancabilmente legato a una delle pagine più belle della storia rossonera. “Sono emozionato e orgoglioso di far parte di questa famiglia. Ritornare qua da allenatore è una sensazione indescrivibile. Ci siamo ritagliati grandi soddisfazioni anni fa quando ricoprivo un altro ruolo. Arrivare qui da allenatore gratifica ma responsabilizza”.

BEL GIOCO – Risultato attraverso il bel gioco. Un mantra per De Zerbi, che anche Stroppa ha sempre fatto suo, magari con qualche correttivo, e la ricerca più frequente delle verticalità tanto care a Zeman, suo mentore nella stagione più positiva da calciatore (stagione 1993/94). Novità che verranno introdotte gradualmente. Ora, meglio non creare confusione. De Zerbi il cui fantasma non si avverte, ma al quale Stroppa riconosce grandi meriti, ammettendo anche di averlo sentito telefonicamente: “Con lui c’è stata sempre grande sintonia. Ci siamo sentiti appena sono arrivato qui, era mia premura telefonarlo anche per capire le dinamiche dello spogliatoio e, perché no, anche chiedere consigli”. E sul gioco precisa: “Sarei stupido se stravolgessi tutto. E poi ci sono molte cose in comune tra le mie idee e quelle di De Zerbi, che è uno degli allenatori più preparati”.

MERCATO – Non manca la parentesi legata agli ultimi movimenti a pochi giorni dalla fine del mercato. Uno dei fattori che ha portato la rottura con il suo predecessore. Tra il nuovo tecnico e la società, invece, c’è sintonia e anche modo per scherzare: “Ho chiesto Higuain (ride, ndr), ma l’ha già preso la Juve. Non sarà facile sostituire Iemmello, ma cercheremo di lavorare in sintonia per portare il giocatore più idoneo al nostro sistema di gioco”. Intanto è arrivato Rubin: “L’ho segnalato io, è un giocatore di grande esperienza e con tante motivazioni. Mi auguro che possa fare da traino ai più giovani”.

SINTONIA – Solo belle parole per la squadra, gruppo di “grandi uomini, che hanno dato grande disponibilità”, compagni di sventura in settimana, durante il ritiro a Norcia, chiusosi anticipatamente dopo il tragico sisma che ha devastato diversi comuni del centro Italia: “Siamo ancora scioccati. Leggendo le notizie e guardando quelle immagini, possiamo solo ritenerci fortunati per come è andata”.

RISCATTO – Quella che si appresta a cominciare è la stagione della svolta e del riscatto per tutti, anche per il mister, dopo alcune esperienze non proprio straordinarie, anche se lui ci tiene a fare alcune precisazioni: “Da allenatore fino a ora sono stato poco fortunato, ma ho letto alcune inesattezze. Non è vero che a Pescara sono stato esonerato, mi sono dimesso. Fui anche lodato per la decisione di andar via perché ritenevo non ci fossero più i presupposti per lavorare bene. A La Spezia eravamo in linea con gli obiettivi, a -2 dai playoff e con 7 punti in più rispetto alla stagione precedente, e sono stato esonerato. Al Sudtirol è andata benissimo, non c’era solo il Foggia di De Zerbi che giocava bene, ma anche il Sudtirol di Stroppa faceva bel gioco. Abbiamo preso strade diverse a fine stagione quando il mio contratto è scaduto”. Ma c’è la consapevolezza che quella di Foggia sia una grande chance: “Sono arrivato al momento giusto nel posto giusto”.

VERSO IL DERBY – Non ci saranno grosse novità in vista della sfida contro la Fidelis Andria. “Una squadra quadrata e organizzata”, ma difficile da studiare, essendoci pochi video da studiare. “Sarà determinante partire bene, aiuterebbe tutti, in primis il sottoscritto”. Si ripartirà dal 4-3-3, dove non ci saranno gli squalificati Agnelli e Vacca, ma potrebbe esserci già Rubin dall’inizio, oltre a Sarno in avanti. Intanto, Narciso è un passo dal ritorno al Gubbio. Per la punta i nomi più gettonati restano quelli di Di Piazza e Maniero, mentre per Donnarumma (che ha giocato ieri contro lo Spezia di Iemmello, ndr) sembrano ormai svanite le residue chance di vederlo in rossonero.

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