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Foggia calcio, fioccano i nomi. E su alcune vecchie conoscenze Casillo avverte Landella: "Fatti lasciare un anticipo"

Domani alle 12 scadono i termini per protocollare le manifestazioni di interesse. Diversi i nomi in ballo: tra questi, anche alcuni degli otto soci che guidarono il Foggia tra il 2006 e il 2010 e che lo cedettero a Casillo

Ancora 24 ore di tempo, poi ci si potrà fare una idea sul futuro del calcio a Foggia. Alle 12 di domani scadono i termini dell'avviso pubblico per le manifestazioni di interesse. Mentre scriviamo, nessuna domanda è stata ancora protocollata, ma è abbastanza normale. Ciò che invece sembra assodato è il fatto che saranno diverse le proposte che il sindaco Landella dovrà vagliare, non senza aver prima chiesto il parere a esperti (ovvero quelle figure con le quali si è già confrontato nelle scorse settimane, come Pirazzini e Pavone) e agli stessi tifosi, come già annunciato

Già, le proposte. Ma chi c'è dietro? Negli ultimi giorni si è parlato almeno di quattro cordate: si va da quella locale che (ri)coinvolgerebbe alcuni imprenditori foggiani (Capobianco, La Torre, D'Alba e Di Carlo) e che affiderebbe la parte tecnica a Luca Nember, ad altre fuori dalla Puglia, ovvero la già citata cordata dell'ex diesse della Casertana Martone (con l'impreditore romano Vincenzo Elifani e l'agente sportivo Anellucci), senza dimenticare il fondo britannico legato a Raffaele Follieri, che si ripresenterebbe dopo il fallimento delle trattative con i Sannella dello scorso anno. 

Ma non si escludono sorprese last minute: Landella confida sempre su un intervento di gruppi imprenditoriali legati a club di serie A, auspicio mai nascosto.

Ma sull'eventuale ritorno di alcuni imprenditori foggiani, come Capobianco, si registra un nuovo sferzante commento dell'ex Re del grano Pasquale Casillo: "A volte ritornano. Camuffati e con l'abito nuovo ma con lo stesso cuore di pietra. A volte ritornano con il carico delle loro responsabilità racchiuse dentro un cassetto. Se lo apri, quel cassetto, vedrai che nulla è cambiato. Vogliono rifondare il Foggia Calcio dopo averne dichiarato la morte nel 2012".

L'ex patron del Foggia di Zemanlandia ripercorre le tappe che condussero al suo ritorno in pompa magna nel 2010 e la rovinosa caduta di due anni dopo, con la mancata iscrizione al campionato di C: "Comprai il Foggia con il loro impegno a ripianare oltre 2 milioni di euro di debiti erariali rateizzati con Equitalia. Non ci rimisero un centesimo. Le sponsorizzazioni promesse con la benedizione dell'allora Sindaco Gianni Mongelli responsabile morale dell'impegno furono sistematicamente negate e mi trovai a dover pagare per debiti non miei. Oggi si ripresentano. Non so quanti di quei "magnifici 8" torneranno sul luogo del delitto. Qualcuno con soldi non suoi".

Casillo chiosa con un consiglio a Landella: "Se proprio devi dare il titolo ai neo moschettieri, fatti lasciare un congruo impegno economico per i prossimi 5 anni e in anticipo, costituendo un fondo pro Foggia. Fai in modo che i soldi siano reali e non sponsorizzazioni di società a loro legate. Le srl le costituisci e le chiudi con €2.500,00".

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