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De Zerbi: “Ipotesi esonero? Dispiace averlo saputo da altri. Mai pensato alle dimissioni”

Il tecnico rossonero, messo in discussione dopo la pesante sconfitta di Lecce, dice la sua: “Dispiace non essere riuscito a fare ciò che la società si aspettasse. Felice per il sostegno della squadra e del pubblico"

Sguardo accigliato, espressione tra le più cupe che si siano mai viste nell’ultimo anno e mezzo. Non è gran momento per Roberto De Zerbi e per il Foggia. Il tecnico non lo nasconde: “È chiaro che lo scorso weekend non è stato il massimo della vita”. Sensazioni capovolte nel giro di cinque giorni, dagli scintillanti primi quaranta minuti con il Matera, quando lo stadio inneggiava alla capolista, al tonfo di Lecce. “Sono sempre più nervoso nei momenti belli, perché si possono ribaltare immediatamente”. Un rimescolamento di emozioni che nella giornata di domenica ha portato la società a meditare su un eventuale cambio della guida tecnica. Decisione accettata dal tecnico De Zerbi ma che non può non aver determinato un certo dispiacere: “La società ha il totale diritto di pensare al cambio. Io sono un dipendente della società; mi dispiace solo di esserlo venuto a sapere prima da altre persone, e solo in seguito dai diretti interessati”, afferma De Zerbi, che rinnova il suo profondo legame con l’ambiente. “Non so se sono bravo o meno, se sono esperto o se devo fare esperienza. Quello che so è che sto dando tutto, e ho dato tutto sia quando giocavo nel Foggia che ora. Questa è la piazza a cui sono più legato, anche più di Brescia. Mi dispiace perché i diretti interessanti mi hanno confermato di aver contattato altri allenatori. Evidentemente non sono riuscito a fare ciò che la società si aspettasse”. Ma anche nel momento forse più delicato della stagione, il tecnico rossonero trova aspetti positivi da evidenziare: “Il sostegno della squadra che si è esposta per sostenermi mi ha fatto molto piacere, così come le tante parole di incoraggiamento della gente. Io ci ho sempre messo la faccia, e il mio sogno è quello di vincere il campionato. Ma ora servono le risposte sul campo”.

ESONERO E DIMISSIONI – Si era parlato di dimissioni, ipotesi prontamente negata dal tecnico: “Non esiste una possibilità su un milione. Perché se perdo ci metto sempre la faccia, e poi perché questa città, la piazza, la maglia le sento mie”. E sui rapporti con la società precisa: “Ci siamo confrontati, e non ho potuto che dire quello che sto dicendo ora a voi. Consigli? Io li accetto da tutti, anche dal portiere di casa mia, ma le scelte finali le faccio io. Ora ci aspettano undici partite, c’è poco da dire, solo da lavorare. Continuerò a lottare come ho sempre fatto, da giocatore e allenatore. A me il fatto di essere riuscito insieme a Di Bari a creare le condizioni per ambire a un obiettivo importante è motivo di orgoglio, e l’orgoglio mi dà motivazione”.

LIMITI – Undici gare al termine, 33 punti a disposizione per centrare un’impresa. Perché dopo il passo falso e mezzo rimediato la settimana scorsa, i rossoneri devono riprendere il cammino e difendere quanto meno la zona playoff. Per farlo servirà il miglior Foggia, che sia in grado di limare alcuni difetti di personalità evidenziati nelle ultime settimane: “Nella singola partita abbiamo pochi difetti. Sul lungo abbiamo evidenziato carenze di cattiveria e attenzione. Ogni singola partita ha evidenziato un problema. Abbiamo pareggiato le ultime quattro gare interne, ma non è che abbiamo giocato male. Abbiamo concesso di più, ma l’unica partita sbagliata è stata quella di Lecce. Abbiamo degli alti e bassi a livello di tenuta mentale. Forse sono io che non riesco a trasferire la giusta cattiveria. Ma se a Matera c’era la gente in piedi ad acclamarci, tutto quello che abbiamo fatto non è proprio da buttare”.

VERSO SIENA – C’è la gara di Siena a fare da intermezzo tra il derby perso a Lecce e la sfida in apparenza più agevole con la Lupa castelli: “Ci giochiamo la semifinale che forse non conta niente, ma c’è e cercheremo di vincere. Sarà un’occasione per tanti giocatori che non ho potuto schierare domenica per problemi fisici, come Agostinone o Bencivenga. Giocherà Quinto, mentre Maza e Floriano avranno opportunità per mettere minuti. È un test importante per me e per i ragazzi perché abbiamo intenzione di arrivare fino in fondo. Gerbo e Di Chiara giocheranno almeno un tempo e cercherò di integrare quelli che hanno giocato a Lecce, e poi si penserà alla Lupa Castelli, sarà una partita difficilissima. Altre scelte? Non ci sono molte gerarchie, ma sono il campo e la condizione fisica a determinarle. Buona squadra, allenatore esperto”

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