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Grassadonia attende il Brescia: "Vincere è fondamentale. Iemmello dal 1'? Dopo la sosta"

Il tecnico si prepara alla sfida col Brescia: "Gara difficile, come tutte quelle in B". Incoraggia Mazzeo: "Non è un problema, tornerà a segnare" e annuncia novità in vista della sosta: "Lavoreremo sulla linea a quattro"

"Non parlo dell'alone di negatività. Preferisco parlare di calcio". Parole chiare del mister Grassadonia, a poco meno di 24 ore dalla sfida interna col Brescia, l'ultima prima di un lunghissimo periodo (turno di riposo più sosta delle nazionali, ndr) di inattività che vedrà i rossoneri senza calcio giocato per oltre 20 giorni. 

Ecco perché una vittoria con il Brescia assumerebbe dei connotati diversi da un semplice successo. Perché consentirebbe alla squadra di lavorare meglio, di prepararsi con maggiore serenità anche su novità tattiche come la linea a quattro per la quale "serve capire i meccanismi senza i quali non si troverebbero gli equilibri". E poi ci sarebbe anche l'opportunità di accelerare il recupero atletico di alcuni giocatori fondamentali, come Pietro Iemmello che "dopo la sosta sarà in grado di partire dal 1'". 

Ma veniamo al Brescia, squadra tosta, completa, alla quale non mancano le varianti per sorprendere il Foggia, né il talento negli interpreti. Avversario tra i più ostici, anche perché ai lombardi la cura Corini (7 risultati utili di fila, e zero sconfitte dal suo arrivo al posto di Suazo) sembra aver funzionato: "E' una squadra con esperienza, ha giocatori importanti davanti, da Torregrossa a Donnarumma, da Spalek a Tremolada e Morosini. Hanno Tonali che è un grande talento. Ma lo sapevamo, in B non esistono squadre deboli. Noi siamo il Foggia, abbiamo il piacere di giocare in casa ed essere bravi a farci trascinare dai tifosi". Domani potrebbe essere di nuovo l'occasione di vedere in campo Mazzeo per il quale secondo il mister non esiste un problema gol: "Non c'è mai stato. Nelle mie squadre hanno sempre segnato tanti giocatori, il mio è un calcio globale in cui tutti arrivano a calciare. Fabio ha avuto le sue occasioni, non ha segnato, ma è arrivato a calciare. Deve restare sereno e tranquillo, ha grandi qualità e l'esperienza per capire che si tratta solo di un momento. Tornerà presto a segnare". 

Ci saranno ancora delle rotazioni, giocherà Zambelli, che si misurerà per la prima volta contro il Brescia da ex. Sul resto della formazione il mister non si scompone, ma un po' di cose le precisa: "Le rotazioni mi hanno dato delle indicazioni, hanno confermato che abbiamo una buona squadra, che si applica, lavora e dà tutto al di là di quello che è il risultato finale. Il turnover martedì scorso mi ha dato delle risposte, ha confermato che non esistono prime donne, e che tutti sono utili, anche chi ha giocato meno". Plaude a Gori, tra le novità del 'Tombolato': "Ha giocato bene, si è mosso molto bene. Certo, deve migliorare nell'esperienza che si acquisisce giocando e allenandosi. Ma sono contento per lui, teniamo conto che è pur sempre un '99 alla prima esperienza tra i professionisti. Ci tornerà utile, magari anche con un modulo diverso, quando inseriremo un giocatore più offensivo. Ha colpi importanti". 

"I cambi nascono perché vedo la squadra. In quel momento era giusto far giocare Chiaretti e Gori, come anche Cicerelli e Rizzo. A posteriori è stata una scelta giusta, ma lo sarebbe stata a prescindere dal risultato. Anche se i risultati cambiano i giudizi, e a seconda di come finisce la partita sei bravo o coglione. In ogni caso tendo a mischiare le carte, mi piace tenere tutti sulla corda. E' il mio modo di gestire, non so se è il migliore, ma per me è quello giusto". 

Quella di domani sarà l'undicesima gara di campionato, che di fatto mette la parola fine al primo quarto di campionato: "Bilancio? Tutte le squadre si sono rinforzate, anche chi è alle ultime posizioni, poi c'è il responso del campo. A parte le retrocesse, che venendo dalla A, hanno una mentalità diversa, non penso ci siano cenerentole. Il Foggia sta dove stanno le altre. Questa squadra sta facendo bene, e io continuerò a portare avanti le mie idee. Diversamente  sarei finito". Concetto rimarcato sulla questione gol subiti: "Il Livorno ha sempre marcato a zona sui piazzati, poi è passato a uomo e martedì ha preso due gol su palla inattiva. A noi manca la malizia, dobbiamo essere concentrati sul momento singolo, quando parte la palla. E' chiaro che dobbiamo migliorare, dove ci sono errori serve l'intelligenza nel capire cosa correggere. Ma per ora penso sia solo un problema di atenzione e malizia. A Cittadella abbiamo preso gol su una nostra mancanza, non siamo stati reattivi nel prendere la seconda palla dopo la parata di Bizzarri". 

Domani, insomma, conterà il risultato che non potrà prescindere dal giusto atteggiamento: "Ci sarà qualche altra rotazione, ma senza la prestazione sarà difficile far punti. La mia squadra, però, sta facendo bene, può solo crescere". 

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