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Foggia-Bisceglie 1-3: le pagelle dei rossoneri

Gavazzi e Agostinone, errori determinanti. Gentile c’è, ma non si vede. Curcio parla un’altra lingua, Dell’Agnello poco valorizzato

È bastato un mercoledì pomeriggio infausto per cancellare le buone impressioni della domenica precedente. Il Foggia cade in casa con il Bisceglie e scopre improvvisamente le sue fragilità. Ma la sconfitta di ieri ha solo confermato certe problematiche in essere, che il buon esordio non avevano di certo cancellato né anche solo offuscato. Il Foggia è ancora un cantiere aperto, una creatura tatticamente ancora da plasmare. Un palazzo di cui a oggi si conosce solo il progetto. Sia chiaro, se la gara col Potenza non doveva alimentare i facili entusiasmi, allo stesso modo la sconfitta di ieri non deve autorizzare le paranoie intrise di pessimismo. Tuttavia, certi limiti sono evidenti, a cominciare dalla poca qualità del centrocampo, rimasto in piedi finché il portatore di ordine Raggio Garibaldi ha avuto benzina nelle gambe. Ma il centrocampista scuola Genoa non può essere la risoluzione dei problemi. Serve altro: possibilmente un altro Gentile rispetto al calciatore fumoso e poco incline alla fase difensiva visto nelle prime due uscite, o magari di un altro giocatore al suo posto. In attesa di scoprire se Ibou Balde saprà confermare i numeri palesati nella Primavera del Doria, e di capire se a centrocampo arriverà un altro elemento di sostanza e qualità, ci si prepara alla trasferta di Catanzaro. Ostica oltremodo. Servirà un Foggia propositivo e aggressivo come quello apprezzato ieri, nel primo tempo. Possibilmente più concreto e meno disattento. A Marchionni servirà del tempo per capire i suoi uomini e dare un’identità alla squadra, il problema è che di tempo ce n’è davvero poco. 

Le pagelle

FOGGIA-BISCEGLIE 1-3

FOGGIA (3-5-2) Fumagalli 5,5; Anelli 5,5 (32'st Tascini 5,5) Gavazzi 4,5 Germinio 5; Kalombo 5,5 Vitale 6 Raggio Garibaldi 5,5 (24'st Agostinone 4,5) Gentile 4,5 (22'st Garofalo 5) Di Masi 5; Curcio 6,5 (32'st Naessens s.v.) Dell'Agnello 6 (22'st D'Andrea 5,5). A disposizione: Di Stasio, Ndiaye, Iannone, Morrone, Aramini, Pompa. All. Marchionni 5,5

BISCEGLIE (4-3-3) Spurio 6; De Marino 6 (32'st Pelliccia 6) Priola 7 Vona 6,5 Giron 5,5 (19'st Tarantino 6); Zagaria 5 (1'st Ferrante 6) Cittadino 7 Mainone 6,5; Vitale 6 (19'st Padulano 6) Rocco 7 Mansour 5,5 (19'st Sartore 6,5). A disposizione: Russo, Manfrellotti, Padulano, Sapri, Cigliano, Laraspata, Musso, Lauria, Tarantino. All. Bucaro

Arbitro: Stefano Nicolini 5 - Assistenti: Donato 6; Maninetti 6

Fumagalli 5,5 - Un po’ tardivo in alcune uscite. Forse anche in occasione del rosso a Gavazzi non è un esempio di tempestività. Poco può sui rigori e sulla girata di Rocco. 

Anelli 5,5 - Con l’uscita di Gavazzi tocca a lui prendere in mano le chiavi di una difesa un po’ improvvisata. Perde sicurezza ed efficacia negli interventi (32’st Tascini 5,5 - Sistemato in una posizione ibrida, da mezzala-trequartista, nello pseudo-assalto finale porta solo tanta confusione). 

Gavazzi 4,5 - Il fallo su Rocco, che lo brucia in progressione e gli tende il più classico dei tranelli, si rivela un errore esiziale per la sua squadra.

Germinio 5 - Anche lui perde sicurezza, non tanto per il cambio di modulo, quanto per la mancanza di un leader difensivo. Ciliegina sulla indigesta torta, il fallo da rigore che pone la pietra tombale sulle velleità di rimonta rossonere. 

Kalombo 5,5 - Il voto è in gran parte dipeso dalle incertezze e dalle cattive scelte dei compagni. Al primo affondo si comprende subito che è il suo versante quello in cui si può e si deve insistere per fiaccare le resistenze degli avversari. Ma il pallone dalle sue parti arriva con una frequenza assai ridotta. Dietro mostra qualche lacuna, che riesce ad ammortizzare solo parzialmente. 

Vitale 6 - Mezzala a tutto campo, che spesso va a setacciare anche altri settori alla ricerca di palloni da riconquistare e rendere giocabili. Regge finché ha fiato e gambe, di certo non gli si può chiedere di tenere in piedi il centrocampo da solo.

Raggio Garibaldi 6,5 - Andatura non proprio da velocista, ma sa come muoversi. Ha l’intelligenza tattica per capire dove farsi trovare quando il pallone ce l’hanno gli avversari, e la lucidità per smistarlo in fase di possesso. Se la squadra per circa un’ora non dà l’idea di accusare lo scotto dell’uomo in meno, i meriti sono quasi tutti i suoi. La tenuta fisica è quella che è. Peccato, perché la sua uscita fa perdere i già precari riferimenti della squadra (24'st Agostinone 4,5 - Il clamoroso liscio che manda Rocco in gol è determinante. Nell’assalto finale chiude da centrale difensivo, arrangiandosi come può. Giornataccia) 

Gentile 4,5 - Serve l’espulsione di Gavazzi per vederlo con maggiore frequenza in linea con gli altri due della mediana. Conferma in gran parte quanto visto col Potenza: il contributo offensivo è di modesta caratura (certi errori nel controllo di palla sono quasi imbarazzanti), quello in fase passiva è pressoché nullo (22'st Garofalo 5 - Prima mezzala, poi vice-Garibaldi, che ci mette poco a far rimpiangere. Poca pulizia nel palleggio e zero filtro). 

Di Masi 5 - L’impegno e la cazzimma non gli mancano. Ma non bastano a compensare certe lacune tecniche e tattiche. Da esterno non funziona, perché gli manca l’esplosività per superare gli avversari e il fisico per tenere nei contrasti. 

Curcio 6,5 - Sembra quasi un lupo solitario. Parla una lingua tutta sua ed è ancora una volta l’unico a dare qualità ai palloni che gioca. Bello, bellissimo il gol. Un po’ meno belle le punizioni. Meglio quando le calcia per crossare. (32'st Naessens s.v. - Gioca gli stessi minuti di Tascini, ma tocca a stento due palloni, non di certo per colpa sua. Forse il suo ingresso è un po’ tardivo).

Dell'Agnello 6 - Sollecitato a più riprese con i lanci lunghi, marchio di fabbrica del Foggia di Corda (forse non è un caso), sui quali si fa trovare sempre pronto. Ma la mancanza anche di un solo elemento in grado di raccogliere le sue sponde, vanifica ogni sforzo. Come chiedere a uno chef stellato di cucinare con frigo e dispensa vuoti (22'st D'Andrea 5,5 - Con il suo ingresso il Foggia dovrebbe guadagnare in freschezza, non si nota. Anche perché non può fare il lavoro chiesto a Dell’Agnello).

All. Marchionni 5,5 - Le attenuanti non mancano, dal poco tempo a disposizione agli episodi sfavorevoli. La squadra ha un ottimo approccio e anche in dieci fa poca fatica, almeno finché regge fisicamente. Ma servirà coraggio in certe scelte e magari anche nelle richieste in sede di mercato (serve un centrocampista di qualità). 

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