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Il Benevento scappa due volte, Gigliotti e Sarno lo riacciuffano. E' 2-2 allo 'Zac'

Una gemma su punizione del difensore francese regala il pareggio nei minuti finali alla formazione di De Zerbi. Rossoneri sotto due volte grazie alla doppietta di Eusepi, a cui aveva risposto nel primo tempo Sarno. Polemiche per l'arbitraggio. Espulso De Zerbi

In un pomeriggio ricco di emozioni e di polemiche che si protrarranno senz'altro anche nei prossimi giorni, il Foggia porta a casa un punto prezioso, specie considerando il modo in cui si era evoluto il match. La formazione di De Zerbi si potrà si rammaricare per le occasioni sciupate, e i molti errori in fase difensiva, ma quando si rimonta due volte la capolista, evitando una sconfitta che negli ultimi minuti sembrava cosa certa, ha molto più senso guardare il bicchiere mezzo pieno. 

Eroe della giornata è senz'altro Guillaume Gigliotti, orfano del partner Potenza, e autore del gol del 2-2. Una splendida punizione che ha trafitto Pane, facendo esplodere lo Zaccheria, speranzoso sì, ma quasi rassegnato all'idea di dover assistere a una nuova vittoria del Benevento. 

QUALITA' CONTRO CINISMO - Bel gioco da una parte, pragmatismo dall’altra. Si potrebbe considerare come un confronto tra due scuole di pensiero, quello tra Foggia e Benevento. La classifica dice che attualmente, la seconda appare più redditizia, specie se si ha a disposizione degli autentici animali dell’area di rigore.
Se circoscrivessimo l’analisi del match al solo aspetto estetico, il Benevento difficilmente potrebbe essere valutato positivamente. I giallorossi di Brini non giocano bene, si affidano a un 4-4-2 elastico, con i due esterni offensivi Campagnacci e Alfageme che appoggiano le due punte Marotta ed Eusepi, ma non disdegnano i ripiegamenti in fase difensiva. Al centro ci sono due centrocampisti d’ordine, l’educato Vitiello e l’onnipresente Agyei. Il centrocampista scuola Fiorentina, tampona, rompe il gioco e fa ripartire l’azione. Un mastino a cui non manca il fosforo dei buoni centrocampisti.
Tutt’altro discorso per il Foggia, che il regista tatticamente intelligente ce l’ha, ma che funziona a corrente alternata. Nel primo tempo la differenza tra le due squadre si evidenzia proprio nel differente funzionamento dei due centrocampi. Il Benevento è una squadra pratica, che bada a rubar palla e ad azionare le bocche di fuoco, tanto prima o poi qualcosa succede. Il Foggia invece cerca l’azione manovrata, il possesso palla prolungato, ma che diventa fine a se stesso se mancano gli inserimenti delle mezzali, e Iemmello, che da centrale dovrebbe fare gioco di sponda e di raccordo, vive la classica giornata no.
Peggio vanno le cose, se ci si intestardisce nella giocata anche in un’area affollata di nemici. Come a inizio del primo tempo, quando la punta ex Pro Vercelli cerca di dribblare mezzo Benevento, perdendo palla nell’area avversaria e innescando un velocissimo contropiede per fortuna non porta al gol. Diverso l’esito all’11’, quando Eusepi elude il fuorigioco, controlla e scarica un destro violentissimo su cui Narciso può ben poco. La partita non cambia il canovaccio, il Benevento sembra il cane amico del topo Jerrry, quello che dorme sempre, ma che quando si desta, castiga il povero gatto Tom. I giallorossi lasciano giocare, ben arroccati nella propria trequarti, in attesa del momento propizio. Arriverà di nuovo, ma nella ripresa.
Il gol invece lo trova il Foggia, al termine di un’azione nella quale è evidente l’indecisione di Pane, poco deciso sul cross di Cavallaro, sul quale si fionda Sarno che realizza il suo sesto gol in campionato.

LE PAGELLE DEI ROSSONERI 

SECONDO TEMPO – Si è già detto in passato del difetto evidente che accusano i tre attaccanti del Foggia: non dialogano quasi mai. Il paradosso vuole, che nel giorno in cui Iemmello lotta contro i mulini a vento, e Sarno si perda nelle sue veroniche, Cavallaro, forse il più solista dei tre, offra un’altra prestazione di grande qualità senza troppi ghirigori, mettendosi al servizio della squadra, sfornando giocate di classe e cross a volontà. Il Foggia invece soffre sulle fasce in difesa, specie la destra, dove gioca la sua prima da titolare il povero Altobelli, lanciato a sorpresa da De Zerbi con Loiacono centrale. Il ragazzo si impegna, si applica con diligenza, ma la paura gliela si legge in faccia. Da quel versante si originano le due azioni più pericolose del Benevento, la prima al 13’ con Narciso miracoloso sulla deviazione sotto porta di Eusepi, la seconda al 34’, ma stavolta il centravanti giallorosso è implacabile sull’assist del neoentrato Mazzeo. C’è tensione, e l’arbitro Martinelli, spesso piuttosto indulgente nei confronti degli ospiti, non fa molto per allentarla. Anzi, gli animi si infervorano, con De Zerbi espulso per proteste, dopo un palese fallo in tackle di Celiak, che l'arbitro giudica correttamente. Bencivenga, Barraco e Leonetti sono i tre cambi che il tecnico si gioca (l’ultimo è commissionato al vice Brescia) per raddrizzare il match. Il neoacquisto si piazza a centrocampo al posto dell’impacciato Sicurella. Ma il gol arriva grazie al piede di un difensore, Gigliotti. Ancora una punizione, la terza vincente in questo campioanto, che regala un pareggio quasi insperato a due minuti dal termine. Troppo tardi per sperare in un clamoroso ribaltone, ma sufficiente per non vivere una settimana di rimpianti.

Tabellino

FOGGIA (4-3-3) Narciso; Altobelli (27’st Bencivenga), Loiacono, Gigliotti, Agostinone; Sicurella (37’st Barraco), Quinto, Agnelli; Sarno (39’st Leonetti), Iemmello, Cavallaro. A disposizione: Micale, D’Angelo, Bollino. All. De Zerbi

BENEVENTO (4-4-2) Pane; Celjak, Lucioni (22’pt Padella), Scognamiglio, Som; Alfageme (39’st Melara), Vitiello, Agyei, Campagnacci; Eusepi, Marotta (21’st Mazzeo). A disposizione: Calvaruso, Pezzi, Ndiaye, D’Agostino. All. Brini

Arbitro: Martinelli di Roma

Marcatori: 11’pt Eusepi (B), 30’pt Sarno (F), 34’st Eusepi (B), 43’st Gigliotti (F)

Ammoniti: Agnelli (F), Loiacono (F), Marotta (B), Som (B), Vitiello (B), Quinto (F), Scognamiglio (B)

Note: Recupero 3’pt, 3’st; Angoli 15-5; 34’st Espulso De Zerbi, allenatore del Foggia, per proteste

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