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Foggia-Bari 1-1: le pagelle dei rossoneri

Guarna irrimediabilmente protagonista in negativo del match. Bene la difesa e Zambelli, Kragl non incide. Steccano le punte

Fino a martedì pomeriggio scorso il Foggia non aveva mai pareggiato nel girone di ritorno. Nel giro di cinque giorni sono arrivati due pareggi di fila anche se in modalità del tutto differenti. E se il 2-2 di Terni ha assunto subito le sembianze del punto guadagnato, l’1-1 contro i cugini baresi verrà visto a lungo come un’occasione mancata. Perché fino alla follia di Guarna i rossoneri erano apparsi superiori, e stavano costruendo i presupposti per il raddoppio. Il pari di Nenè ha invece rimescolato le carte, e appiattito un match che nella ripresa si è stancamente trascinato verso un deludente pareggio, tra offensive sterili dei padroni di casa, e alcune ripartenze mal gestite dagli ospiti. L’1-1 mette un freno anche alle speranze playoff dei satanelli, che restano noni, ma si staccano da Cittadella e Venezia, entrambi vittoriosi. E, a questo punto, la sfida contro la formazione di Venturato diventa più che mai decisiva. Soltanto una vittoria potrebbe riaprire i discorsi.

Gli highlights della partita

FOGGIA (3-5-2) Guarna 4; Calabresi 6,5 Camporese 6,5 (36’st Tonucci s.v.) Loiacono 6,5; Zambelli 6,5 Agazzi 5,5 Greco 6 (25’st Agnelli 6) Deli 6 Kragl 5,5; Mazzeo 5,5 Nicastro 5,5 (26’st Beretta). A disposizione: Noppert, Figliomeni, Tonucci, Fedato, Duhamel, Martinelli, Rubin, Floriano, Ramè, Scaglia. All. Stroppa 6

BARI (4-3-3) Micai 6; Sabelli 6,5 Gyomber 5 Marrone 6,5 Balkovec 5,5; Tello 5,5 Basha 6 Iocolano 6,5 (33’st Busellato s.v.); Galano 5 (39’st Cissè s.v.) Nenè 6,5 (38’st Floro Flores s.v.) Improta 5. A disposizione: De Lucia, D’Elia, Petriccione, Kozak, Anderson, Cassani, Andrada, Diakite, Empereur. All. Grosso 6

Arbitro: Chiffi di Padova 6,5

Guarna 4 – Ok, quel tipo di errore lo ha commesso solo un’altra volta contro l’Empoli (e allora Zajc prese il palo), ma è da inizio stagione che commentiamo tempi di uscita sbagliati, respinte difettose, gol presi sul proprio palo, ecc. E molti di questi errori sono costati punti preziosi. Insomma, il problema c’è ed è evidente a tutti, o quasi.

Calabresi 6,5 – Altra gara positiva per il difensore scuola Roma. Stravince il duello con Improta.

Camporese 6,5 – Pronti via, subito una entrata dura ma straordinariamente pulita in area su Tello. Un biglietto da visita niente male. Bene anche il resto della gara, e pure in fase di impostazione il suo contributo è discreto. Chiude per un infortunio, si spera, non grave (36’st Tonucci s.v.).

Loiacono 6,5 – Barese doc capitano del Foggia che marca un foggiano doc uomo simbolo del Bari. In storia dell’arte e in letteratura lo chiamano ‘chiasmo’. In campo, invece, il difensore annulla l’attaccante, che gli scappa solo una volta cagionandone l’ammonizione.

Zambelli 6,5 – Nel primo tempo è tra i migliori. Dalla destra partono cross interessanti e velenosi. Sul primo manca la deviazione vincente, sul secondo ci pensa Gyomber. Chiude un po’ in affanno, non a caso Grosso gli piazza Cissè, fortunatamente quando la gara è agli sgoccioli.

Agazzi 5,5 – Tiene troppo palla quando dovrebbe liberarsene. A volte invece fa la scelta giusta. La sua gara è frammentata, mai lineare. E nel complesso spiccano più le imprecisioni.

Greco 6 – Dirige bene l’orchestra, pur se a ritmi compassati. A voler essere zelanti nel giudizio, avrebbe l’occasione diverse volte per aprire il gioco su una delle sue corsie, ma indugia nel possesso. Compensa con un paio di giocate da urlo e un numero esiguo di errori. Insomma, nulla che giustifichi l’embargo ricevuto a Bari (25’st Agnelli 6 – Protagonista nel prepartita, quando arringa la folla e si gode i cori personalizzati della ‘Sud’, Stroppa gli riserva una mezz’oretta – recupero incluso – di partita. Poche palle giocate, e una buona apertura che manda Mazzeo al primo e unico tiro in porta della ripresa).  

Deli 6 – Parte col diesel, e fatica a entrare in partita. Ma quando parte palla al piede son dolori. Nella grigia mediocrità della ripresa si mette in luce con due tre accelerazioni di quelle pesanti, e il Bari ricorre al fallo sistematico o alla tripla marcatura. Meriterebbe un mezzo voto in più se non tenesse troppo palla in alcune circostanze, trascurando la possibilità di servire il compagno ben piazzato.

Kragl 5,5 – Entra in partita con un certo ritardo, anche perché (stranamente) il gioco del Foggia si appoggia più sul versante opposto. Le occasioni per azionare il mancino scarseggiano, e di fronte ha un cliente tutt’altro che comodo come Sabelli. Alla fine produrrà solo un cross velenoso, sul quale è provvidenziale l’intervento di Marrone.

Mazzeo 5,5 – Si muove meno del solito, quando invece dovrebbe, visto lo scontro impari con la coppia difensiva avversaria. Alla fine gli capita sul mancino un pallone buono, sul quale Micai è attento. Un po’ poco per uno come lui. Deludente come il collega Galano.

Nicastro 5,5 – Suo il primo tiro della partita. Sarà anche l’unico. Gyomber gli nega il gol mettendosela in porta da solo. Nella ripresa anche Marrone lo anticipa, ma in maniera pulita e soprattutto spedendola in calcio d’angolo. Cala alla distanza anche perché mancano i riferimenti e i palloni. Insomma, tutto ciò che darebbe un senso al suo sfiancante lavoro di sponda (26’st Beretta 6 – Entra quando la fiamma della partita è sul punto di spegnersi. Si pianta sul centrosinistra creando due tre situazioni interessanti. Si prende anche un fallo dal limite. Fa quello che può, con le scarse risorse a disposizione).

All. Stroppa 6 – Fa bene a difendere Guarna (al di là di tutto un giocatore non si fischia durante la partita, ndr), ma insistere su un portiere che da inizio stagione ha messo in fila almeno una decina di errori gravi, è una cosa al limite dell’accanimento terapeutico. Peccato perché la gara era stata preparata bene sotto tutti i punti di vista. E ora se si vuole ancora coltivare la speranza dei playoff bisogna vincere a Cittadella.

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