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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Foggia-Bari 1-0: le pagelle dei rossoneri

Nel derby Salvi sfodera la migliore prestazione in maglia rossonera. Ottimo esordio per Di Jenno, bene anche Naessens. Rocca dà qualità

Era il 3 novembre 1991. Tre volte Baiano, una volta Signori e il povero Bari costretto a soccombere allo 'Zaccheria'. Altri tempi, altra categoria (la serie A). Da allora il Foggia era riuscito altre volte a prevalere sui 'galletti', ma mai davanti al proprio pubblico. Una specie di tabu che si è infranto ieri sera, in una gara che ha visto sovvertire ogni tipo di pronostico. La super corazzata Bari, che avrebbe dovuto fare un sol boccone del timido Foggia, reduce da un poker di sconfitte consecutive e costretto a vivere una situazione ambientale piuttosto critica, è tornata a casa con qualche certezza in meno e con la consapevolezza che i campionati si vincono senza mai dare nulla per scontato. È stata la partita di Rocca, la cui presenza ha innalzato la qualità del palleggio, del miglior Salvi in versione rossonera, di una difesa solida e attenta, della torre Naessens, di un Di Jenno che alla prima da professionista ha dimostrato che nel professionismo ci sta bene. Ma soprattutto è stata la vittoria di Marchionni, bravo e coraggioso nelle scelte prima e durante la gara, abilissimo nel toccare le corde giuste di una squadra che dopo 4 k.o. consecutivi era a un passo dal naufragio. Sia chiaro, il campionato del Foggia non è finito ieri. Il percorso prevede tante tappe dure, numerose montagne da scalare. Ma con la vittoria di ieri un messaggio significativo è stato inviato a tutti. Pur con dei limiti che restano, questa squadra può giocarsela con tutti. Adesso, però, serve trovare continuità. A partire dalla trasferta di dopodomani a Caserta.

FOGGIA (3-5-1-1) Fumagalli 6; Germinio 6,5 Gavazzi 6,5 Agostinone 6 (37'pt Anelli 6); Kalombo 6,5 Rocca 7 (31'st Raggio Garibaldi 6) Salvi 7 D'Andrea 6 (19'st Vitale 6) Di Jenno 7; Curcio 7 (31'st Balde 6); Naessens 6,5 (31'st Dell'Agnello 6). A disposizione: Sarracino, Di Masi, Gentile, Garofalo, Lucarelli, Aramini, Pompa. All. Marchionni 7,5

BARI (3-4-3) Frattali 6; Celiento 5,5 Sabbione 5 Di Cesare 6; Ciofani 5 (1'st Semenzato 5,5) Bianco 5 (15'st Lollo 5,5) Maita 5 (34'st Hamlili s.v.) D'Orazio 5 (1'st Candellone 6); Marras 5 Antenucci 6,5 D'Ursi 5 (15'st Citro 5,5). A disposizione: Marfella, Perrotta, Corsinelli, De Risio, Minelli. All. Auteri 5

Arbitro: Marcenaro 6,5 – Assistenti: Niedda 6,5 – D'Elia 6,5

Fumagalli 6 - Quelli del Bari hanno le polveri bagnate, ma lui è bravo a non perdere mai la concentrazione che proprio in contesti del genere rischia di calare. Bravo su Candellone nella ripresa. Un bacino al palo per aver sputato fuori l'unico lampo dello spauracchio Antenucci. 

Germinio 6,5 - Pulito, attento, come tutta la retroguardia rossonera. Apprezzabili un paio di chiusure decisive, riacquisisce quelle certezze progressivamente svanite dopo l'ottimo esordio con il Potenza.

Gavazzi 6,5 - Come il collega Germinio, ritrova l'autorevolezza dell'esordio. Lo fa di fronte a uno degli attacchi più pericolosi della categoria. Unico neo, la tardiva chiusura su Antenucci nell'occasione del palo. Dettagli che non macchiano troppo una prestazione decisamente positiva. 

Agostinone 6 - Pronti via, con un destro da distanza siderale, sollecita Frattali. Sembra quasi che voglia inviare un messaggio a tutta la squadra oltre che agli avversari. Si fa male dopo un contrasto (37'pt Anelli 6 - Regge l'urto sull'assalto biancorosso anche se la qualità dei suoi disimpegni non è così elevata).

Kalombo 6,5 - Meno esplosivo del solido, ma il meglio di sé lo dà nella fase passiva. Contiene, per non dire anestetizza, D'Orazio che non la vede mai (e infatti Auteri lo leva dopo un tempo).

Rocca 7 - Con lui in campo si ascoltano sinfonie assai più gradevoli. Lo si evince da come tratta il pallone, ma anche da come si prende la responsabilità del palleggio anche con due avversari addosso. A prevalere su di lui è solo la stanchezza, logica e pronosticabile (31'st Raggio Garibaldi 6 - Gettato nella mischia, per ridare sostanza a una mediana in affanno).

Salvi 7 - Poche chiacchiere: è il miglior Salvi che si sia mai visto con la maglia rossonera. Padrone di una mediana che stravince il confronto con quella avversaria. Sale in cattedra nei minuti finali, con un paio di uscite palla al piede da standing ovation. Peccato per l'entrata in ritardo - figlia della foga e di una lucidità calante - che gli costa la doccia anticipata, ma non macchia oltremodo la prestazione.

D'Andrea 6 - È evidente che Marchionni lo veda meglio da mezzala e forse non ha tutti i torti. La sua è una gara di sostanza più che di qualità, che potrebbe viaggiare verso l'eccellenza se non fallisse un paio di banali stop e non sbagliasse il tempo del passaggio durante alcune transizioni offensive (19'st Vitale 6 - Stesso compito di Raggio Garibaldi. Si guadagna la 'stozza' rincorrendo e intasando nuovamente le linee di passaggio baresi).

Di Jenno 7 - L'esordiente che esordiente non sembra. Interpretazione perfetta della partita, spiccata personalità nella gestione del pallone, anche quello che può scottare di più.

Curcio 7,5 - Ha quell'andatura tutt'altro che fluida, ma è il suo marchio di fabbrica. Come il piede di qualità che manda in porta Naessens (tiro loffio su Frattali). Bravo a crederci sulla sponda del belga, perché la percussione gli frutta il penalty, che lui stesso va a trasformare. Sono 3 gol in campionato, ma questo pesa come un macigno (31'st Balde 6 - Non è un maestro di eleganza, ma non gli manca l'efficienza. Bravo a tenere su la squadra anche in inferiorità numerica).

Naessens 6,5 - Dalla sala stampa qualcuno mugugnava sulla sua prestazione, forse perché - per via della nazionalità - si aspettava un clone di Lukaku. Boh. Ma da un'attenta analisi vengono fuori tante cose buone. La porta non la vede molto, ma è bravo a rendere giocabili tanti palloni sporchi tenendo botta contro i fisici ed esperti difensori baresi. Ed è sua la spizzata che manda Curcio a prendersi il rigore (31'st Dell'Agnello 6 - Marchionni lo inserisce insieme a Balde, perché non vuole rassegnarsi ad accettare passivamente il forcing barese).

All. Marchionni 7,5 - Il vero man of the match. Azzecca tutte le scelte, schiera una squadra coraggiosa e per nulla intimorita dall'avversario. Sapiente la scelta dei due slot restanti (il primo se lo era già giocato dopo l'infortunio di Agostinone) che ridanno vigore alla squadra in un momento di chiara flessione. La scelta di cambiare i due attaccanti con altri due attaccanti, più che il coraggio, denota una grande capacità di lettura del match. Preparato bene e condotto benissimo. Chapeau. 

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