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"Siamo diventati terra di conquista per tutti", l'ennesimo affondo della 'Nord': "Società e alcuni giocatori responsabili"

Dura nota della curva intitolata a Franco Mancini: "Questa gente è riuscita in pochi mesi a spaccare una città. Una storia che dura da un secolo rischia di avere un epilogo tutt'altro che felice"

La brutta sconfitta di ieri sera contro l'Avellino ha aggiunto ulteriore carne nel calderone delle incertezze. Perché alle problematiche societarie, tutt'altro che dissipate, si stanno progressivamente aggiungendo quelle tecniche di una squadra che fatica a carburare. Tre sconfitte consecutive pesano e i prossimi due impegni con Ternana e Bari - tra le formazioni favorite per la vittoria finale - non contribuiscono a rasserenare gli animi. 

Amarezza mista a rabbia che si legge nell'ultima nota diramata dagli esponenti della Curva Nord 'Franco Mancini', che individua nella società la responsabile principale del momento nero: "Scrivere dopo l'ennesima amara delusione non è mai semplice, la rabbia è tanta, troppa, ormai siamo diventati terra di conquista per tutti e tutto ciò è riconducibile ad una sola componente, la società. Da Felleca a Pelusi, dalla Pintus a Corda fino a qualche loro pupazzo che indossa senza rispetto la nostra storica maglia".

La 'Nord' non fa sconti a nessuno: "Non vogliamo di certo corone di alloro, non vogliamo dire "ve lo avevamo detto" perché qui non esistono vincitori ma solo sconfitti, nostalgici follemente innamorati della nostra maglia, una città che vive di calcio, una storia che dura da un secolo e che rischia di avere un epilogo tutt'altro che felice. Questa gente è riuscita in pochi mesi a spaccare una città, a dividere la stampa locale assoldando pseudo giornalai alla propria sequela che scrivevano articoli su dettatura e chi più ne ha ne metta".

Un punto di vista, quello degli ultras, che sembra condiviso da una parte sempre più nutrita di tifosi, a giudicare anche della poco esaltante risposta di pubblico alla prima riapertura dello Zaccheria. Dei mille tagliandi a disposizione ne è stato venduto solo un terzo: "Siamo stati definiti "minoranza, scalmanati, venduti, e tanto altro", ma ora ci chiediamo, dove sono tutti i seguaci del circo? Dove sono finiti i leoni da tastiera che fino a qualche ora fa avevano il coraggio di difendere queste ..... ? Dove erano oggi i "veri amanti del Foggia" quando la squadra perdeva miseramente sul campo? Probabilmente sul divano di casa a guardare partite d'elite di coppe europee dando semmai un'occhiata solo al risultato della gara del Foggia. Sta di fatto che chi si spettava il pienone dei 1000 tagliandi questa sera (ieri per chi legge, ndr) dovrà ricredersi, dovrà accettare di aver preso un 2 di picche grosso quanto il pirellone, dovrà mettersi in un angolo e farsi più di qualche minuto di vergogna, perché se al posto loro ci fossimo stati noi, i "minorati" e tutti coloro che la pensano come noi sicuramente non sarebbe rimasto nemmeno un biglietto disponibile ma come celebrava un famoso film del grande Alberto Sordi " Io(noi) sono io e voi non siete un ..... Vergognatevi". 

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