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Sciopero A.I.C.: slitta la 1° giornata di Lega Pro. Ma Venitucci firma

L'associazione calciatori contesta la regola dell'età media che penalizzerebbe giovani ed esperti. Nella giornata di ieri il centrocampista ha firmato il contratto che sancisce il suo ritorno in Capitanata. Ufficializzati anche gli ingaggi di Pambianchi e Richella.

Come già ampiamente previsto, Dario Venitucci è diventato ufficialmente un giocatore del Foggia. Il talentuoso centrocampista scuola Juve, ha firmato ieri il contratto che lo lega nuovamente ai colori rossoneri, due stagioni dopo la travagliata esperienza culminata con la mancata iscrizione in Lega Pro, e la discesa negli Inferi del calcio dilettantistico.

Il ritorno di Venitucci coincide con la riappropriazione di ciò che al Foggia era stato tolto. Non sarà la Prima Divisione, che dovrà essere conquistata sul campo, con una squadra competitiva, che con l’innesto del  fantasista fa un notevole salto di qualità.

“Foggia è una piazza esigente, qui hanno visto calcio vero, quello della Serie A e di grande qualità per giunta. Qui hanno giocato grandi campioni, e io sono orgoglioso di poter giocare sullo stesso campo. E poi i tifosi sono caldi, passionali, ti possono portare molto in alto”, sono state le prime dichiarazioni del giocatore, riportate sul sito ufficiale della società.

Insieme a Venitucci, altri due giocatori si sono legati ai colori rossoneri. Si tratta del difensore Francesco Pambianchi, classe 1989 cresciuto nel Parma, con esperienze in C1 nel Pergocrema, Spal e Gubbio, e l’attaccante Vincenzo Richella, classe 1994 già in prova da alcune settimane. Serviranno ulteriori innesti, ma la campagna acquisti è in fase di completamento.

ESORDIO RINVIATO? – La squadra nel frattempo, prosegue la preparazione in vista del match di Coppa Italia contro la Casertana, in programma domani. Contro i campani, basterà un pareggio per aggiudicarsi il gironcino da tre squadre e accedere al turno successivo.
E’ praticamente certo invece, il rinvio del campionato a causa dello sciopero indetto dall’Associazione Italiana Calciatori, per protestare contro la controversa regola dell’età media indetta dalla Lega Pro. Una regola penalizzante per tutti i giocatori, perché sotterra il concetto di meritocrazia, e va di fatto a penalizzare i giocatori verso i quali l’anagrafe non è più clemente come un tempo.
Ma finisce con il danneggiare anche i calciatori più giovani, spesso gettati nella mischia in nome di una regola, considerati semplici numeri nonché zavorre per i tecnici, costretti a rimodulare le proprie scelte tecnico-tattiche. Un provvedimento pensato per favorire il lancio dei giovani talenti, ma che rischia di diventare per molti di loro uno strumento stronca-carriere, come ha denunciato Demetrio Albertini, vice presidente della FIGC.
Lo sciopero porterà allo slittamento del campionato che, salvo sorprese, inizierà domenica 8 settembre.  

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