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Cosenza-Foggia, le pagelle: Agnelli sugli scudi. Cavallaro sciupone

Il capitano protagonista su entrambe le reti. Male il dieci rossonero, che spreca due volte l'occasione per chiudere il match. Bene anche Iemmello, ma pesa il fallo da rigore. Quinto rovina tutto, Gerbo ancora sotto tono

Un Foggia bello ma sciupone, pareggia 2-2 in quel di Cosenza. Una sfida condotta agevolmente nella prima frazione, chiusa sul 2-0, vantaggio dilapidato nella ripresa nel giro di dieci minuti. Una partita che servirà da monito per la squadra, se vuole intraprendere il percorso di maturazione che potrebbe portarla a competere per le zone nobili della classifica.

Pagelle

FOGGIA (4-3-3) Narciso 5,5; Bencivenga 6 Loiacono 6 Gigliotti 6 Agostinone 6; Agnelli 7 Quinto 5 Gerbo 5,5; D’Allocco 6 (48’st Grea s.v.) Iemmello 6,5 (39’st Leonetti s.v.) Cavallaro 5 (35’st Sainz Maza s.v.). A disposizione: Tarolli, Curcio, Sicurella, Bollino. All. Brescia-De Zerbi 6

Narciso 5,5 – Sul primo gol è determinante la deviazione di Loiacono, ma lui non sembra un campione di reattività. Viene poco impegnato, ma nel finale rischia sbagliando il tempo dell’uscita e rischiando di subire il terzo gol

Bencivenga 6 – Meno sofferenze in fase difensiva, rispetto alla gara contro il Martina. Il Foggia è più attento e compatto

Loiacono 6 – Primo tempo condotto con autorità. Sbanda nella ripresa, dove è anche sfortunato con quella deviazione che rimette in partita il Cosenza. Rimedia anche un giallo evitabile

Gigliotti 6 – Vedi Loiacono. Bel primo tempo, nel quale concede le briciole a Cori. Qualche affanno nella ripresa, dove sale la tensione e i colpi proibiti (in almeno due occasioni resta a terra per alcuni secondi). Anche lui si fa ammonire

Agostinone 6 – Bene nel primo tempo, quando accompagna l’azione offensiva con costanza. Con il Foggia in dieci è costretto a limitare le proprie percussioni, ma è sempre più a suo agio nel nuovo ruolo

Agnelli 7 – Realizza un gol facilissimo, che però cambia decisamente il volto del match. E’ in gran forma, come si può intuire da come pressa, da come vince i contrasti. Avvia la ripartenza – con annesso assist – che porta al gol di Iemmello. Due gol nelle prime due di campionato. Lo stesso numero di reti realizzate nell’intera stagione passata. E’ un altro Agnelli

Quinto 5 – La valutazione sarebbe più alta, per come orchestra il gioco dei suoi. Pressoché perfetto nella gestione delle due fasi, ma quella stupida espulsione ha rovinato la sua partita e quella della sua squadra. Una leggerezza grave, che lo terrà fuori per almeno un paio di giornate

Gerbo 5,5 – Ci si attende una giocata importante, che non arriva. Si limita ancora troppo al compitino

D’Allocco 6,5 – La sua bordata al volo meriterebbe maggior fortuna, ma per fortuna c’è Agnelli a tradurre in gol le sue intenzioni. Centrocampista tuttofare, con l’espulsione di Quinto retrocede a centrocampo, consentendo a De Zerbi e Brescia, di non spendere subito un cambio. Campione di duttilità

Iemmello 6,5 – Imbeccato spesso con i lanci lunghi che un po’ lo infastidiscono (anche perché i primi non sono molto precisi, ndr). Quando però trova lo spiraglio giusto per colpire, è letale. Due gol in due gare anche per lui, è già un elemento imprescindibile. Peccato per il fallo da rigore

Cavallaro 5 – Sui suoi piedi le palle del 3-0 e poi del 3-1. Le sciupa entrambe. E se sulla seconda, il destro a giro va ad un niente dal palo, sulla prima archivia una splendida cavalcata con un tiraccio da oratorio

Brescia – De Zerbi 6 – La squadra c’è, ed evidenzia dei miglioramenti rispetto a domenica scorsa, specie in fase difensiva. Ma deve imparare a gestire le fasi calde del match, senza perdere la testa. Da lì parte il processo di maturazione, attraverso l’analisi dei propri errori, e il tentativo di correggerli, senza ricercare alibi 

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