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Verso Cosenza, Grassadonia avverte: “Per noi è uno scontro diretto. Guai a sottovalutare gli avversari”

Il tecnico rossonero chiede alta concentrazione alla squadra, impegnata nella trasferta calabrese. Tra i convocati ci sarà Iemmello, “ma non dobbiamo mettergli fretta”

Hanno entrambi quattro punti, anche se i rispettivi percorsi presentano storie decisamente diverse. Stessi punti e diverso percorso. D’altronde, senza quel -8 si parlerebbe quasi di una sfida testa-coda. Ma con quella penalizzazione il Foggia ormai dovrà conviverci (auspicando sempre la riduzione) e quindi pensare a quel che sarebbe potuto essere e non è stato, serve solo ad alimentare i rodimenti. Cosenza-Foggia è una sfida salvezza, Grassadonia lo sa bene e non tarda a rimarcarlo, anche se sa che aver fatto 12 punti sul campo, ritrovandosi in zona playout può pesare psicologicamente.

Ma l’anomalia del campionato di B è anche dettata dalla sua calendarizzazione bizzarra, quella che vedrà i rossoneri impegnati in quattro sfide raccolte in due settimane, seguite poi da un’altra lunga sosta. “Bisogna adeguarsi”, dice Grassadonia, e alternative non ce ne sono. “La squadra ha lavorato bene ed è pronta per sfidare il Cosenza. Servirà la stessa mentalità mostrata nelle gare precedenti, perché in B gare scontate non ce ne sono. Ogni partita è un esame e quello di dopodomani (domani per chi legge, ndr) è un bell’esame”.

Il mister sa che il Cosenza non è squadra da sottovalutare, malgrado i 4 punti siano figli di altrettanti pareggi, e sulla casella delle vittorie campeggi ancora lo zero: “A Carpi hanno cambiato modulo, ma questo è un dato relativo. Anche col vecchio modulo hanno sempre cercato di fare la partita. Fino a oggi hanno raccolto meno di quanto meritassero. Il Cosenza è una squadra aggressiva, che attacca bene la porta, e giocheremo in un ambiente caldo. Ma mi interessa di più il nostro approccio e misurare il livello della nostra intensità e personalità”.

Al ‘Marulla’ ci sarà anche Pietro Iemmello. La prima convocazione del ‘Re’ è solo ‘istituzionale’: “Il ragazzo deve essere lasciato tranquillo. Non gioca una gara dal 6 maggio scorso, dopo di che per lui è stato un calvario dal quale sta cercando di uscire con sacrificio e impegno. Lo portiamo con noi perché vogliamo che respiri la nostra aria e perché da lunedì si è aggregato al gruppo. Ma non creiamo attorno a lui un’attesa che non c’è e che non deve assillarlo. Deve lavorare per trovare la condizione e capire cosa facciamo in campo. Ha grandi qualità, ma non mettiamogli fretta”.

Il mister non si scompone neppure sul livello di crescita della squadra: “Non amo fare percentuali, di sicuro la squadra ha acquisito autostima grazie ai risultati. I margini di miglioramento ci sono, molti giocatori stanno crescendo di condizione. Ora ci devo pensare di più quando c’è da fare la formazione. Abbiamo ampi margini di miglioramento, ma non faccio percentuali. anche perché nell’arco del campionato ci sono partite che puoi fare bene e altre no. Ci sono anche gli avversari. L’importante è non abbassare la guardia mai”. A Cosenza, però, il Foggia deve riprendere il cammino interrotto dalla sosta dopo la vittoria di Ascoli: “L’obiettivo è quello di dare continuità alle buone prestazioni fatte. L’idea è quella di giocare come a Benevento, anche se ritengo che la squadra abbia fatto bene pure a Pescara. Ma questa idea ce l’hanno anche i colleghi, cerchiamo di acquisire una mentalità e un carattere che ci devono contraddistinguere”.

Chiosa finale sulla classifica e le esigenze della piazza: “Ci fa piacere che stia crescendo l’entusiasmo e che la gente ci voglia sempre più su. Ma la realtà ora ci vede nella zona rossa, per questo a Cosenza sarà uno scontro diretto, da affrontare col coltello tra i denti. Se giocassimo di tacco e punta ce ne torneremmo carichi di meraviglia. Ma ho la fortuna di allenare un gruppo intelligente e maturo che sa che non potrà venire meno dal punto di vista del carattere. Vorrebbe dire aver sbagliato strada, e non possiamo permettercelo”.

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