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Coro per gli ultras diffidati, il Foggia striglia i calciatori ma accusa: “Inaccettabili gli accostamenti alla Quarta Mafia”

Con una nota la società rossonera si dissocia dall’episodio accaduto al termine di Foggia-Turris, e allo stesso tempo attacca i tg nazionali per gli accostamenti “offensivi nei confronti di una società giovane e sana e di un’intera città”

A un giorno dalla polemica scoppiata per il video che ritraeva i calciatori del Foggia mentre, sotto la 'Nord', intonavano un coro per gli ultra diffidati, arriva la replica della società rossonera. 

La società - si legge nel comunicato apparso sul sito ufficiale - stigmatizza e si dissocia da quanto accaduto in quei pochi secondi di video amatoriale, realizzato al termine di cento minuti di gioco intensi, mentre i calciatori festeggiavano con i propri tifosi il superamento del turno di Coppa Italia di Serie D, sebbene con poca lucidità e consapevolezza. Ed è certa che, quanto accaduto, resterà soltanto un episodio che non avrà seguito, a maggior ragione dopo aver strigliato a dovere i propri tesserati, richiamandoli ad un maggior senso di responsabilità".

Fermo restando l'inopportuna ingenuità dei calciatori, la dirigenza dei satanelli critica il clamore mediatico che l'episodio ha suscitato e soprattutto certi accostamenti apparsi del tutto forzati: "L’accostamento da parte dei telegiornali nazionali del nome Foggia alla “Quarta Mafia” è inaccettabile ed offensivo nei confronti di una società giovane e sana e soprattutto di un’intera città fatta di gente perbene, che non merita questa generalizzazione. È lontano da ogni contesto sportivo. È strumentalizzare un qualcosa che, con l’argomento in questione e col gioco del calcio, non ha nulla a che fare.

Il club rossonero evidenzia, infatti, il pieno spirito di collaborazione instaurato con la Questura di Foggia su due argomenti fondamentali: sicurezza e ordine pubblico. A dimostrazione di ciò, vi è stato lo spostamento dell’orario della gara di Coppa, Foggia-Turris, inizialmente prevista alle ore 20:00 e poi disputata alle 18:00, proprio venendo incontro alle richieste della stessa Questura.

Il Calcio Foggia 1920 - conclude la nota - invita dunque tutti ad una profonda riflessione su quanto accaduto e sui termini utilizzati, certi che da questo momento in poi si tornerà a parlare soltanto di calcio giocato, perché alle cronache nazionali ci si arriverà per raccontare le nostre imprese sportive".

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