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Coppa Italia Eccellenza: il Vieste vola in finale, battuto il Molfetta ai rigori

L'Atletico Vieste vola in finale dove incontrerà il Casarano, che cede alla Virtus Francavilla ma supera ugualmente il turno. Raggiante mister Massimo Olivieri

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di FoggiaToday

Al termine di una gara piena di colpi di scena e dalle mille emozioni, l'Atletico Vieste sconfigge ai rigori la Libertas Molfetta e stacca il biglietto per la finale di Coppa Italia di Eccellenza. Per la seconda volta in questa stagione, la squadra garganica espugna il "Paolo Poli": ma il successo odierno vale molto di più dello 0-1 di campionato, visto che consente ai viestani di partecipare per la prima volta alla finale di Coppa, un traguardo storico ottenuto con una prova semplicemente perfetta, nonostante le difficoltà che si sono susseguite nel corso della gara.

L'1-1 con cui si era conclusa l'andata concedeva più possibilità ai molfettesi che avrebbero ottenuto l'accesso alla finale con il pareggio senza reti o con la vittoria. Era d'obbligo, quindi, per la squadra di Massimo Olivieri, mettere a segno almeno una rete per vincere la gara o per pareggiarla con almeno 2 gol a testa. L'ultima ipotesi, la più intrigante, prevedeva il ripetersi dello stesso risultato della gara di andata, che avrebbe costretto le due formazioni a giocarsi la finale ai rigori (non sono previsti i supplementari prima della finale).

Il 3-5-2 con cui Olivieri ha schierato il suo Atletico teneva bene il campo, frenando le scorribande di Ventura e compagni, decisi a sbloccare il risultato per mettere la finale in cassaforte. Ma erano gli ospiti a sfiorare per due volte il gol con altrettante conclusioni dalla distanza: una punizione di Colella che sfiorava il palo e un tiro di Simone che invece lo centrava a portiere battuto. La squadra di Raffaele Loconsole, che perdeva Lanave dopo appena 18 minuti, sostituito da Asselti, impensieriva Piccolo solo al 37mo quando il piattone a volo di Messina finiva fuori di poco.

Al 44mo del primo tempo Camasta veniva spedito anzitempo negli spogliatoi dopo aver ricevuto il secondo cartellino giallo, lasciando i suoi in 10, inferiorità che non veniva percepita per l'intera ripresa, quando l'Atletico Vieste prendeva in mano il pallino del gioco tra i mugugni del pubblico locale. A condizionare le azioni delle due squadre, ci metteva lo zampino anche il terreno in erba naturale, già irregolare in condizioni normali, reso viscido e pesante dalle piogge dei giorni scorsi.

Al 20mo l'Atletico recriminava l'assegnazione di un calcio di rigore per un tocco di mano in area da parte di un difensore, visto dai più, ma non dal direttore di gara, il sig. Pascariello di Lecce. Nell'unica disattenzione viestana, il Molfetta sbloccava il risultato: palla persa a centrocampo, servizio in profondità per Ventura che approfittava di uno scivolone di Mandorino per arrivare al cospetto di Piccolo mandando la sfera in fondo al sacco. Il gol del vantaggio della Libertas costringeva il Vieste a realizzarne due per andare direttamente in finale, o uno per giocarsela ai rigori.

Dopo una occasione di Sallustio (al rientro dopo un paio di mesi di assenza) che mandava di poco fuori, al 38mo giungeva il gol del pari con un calcio di rigore procurato e realizzato da Rocco Augelli. Il bomber viestano mandava alle spalle di Di Candia un pallone pesante quanto un macigno, indispensabile per tenere vive le speranze per il passaggio del turno.

Quella che alla vigilia era definita la soluzione più intrigante, diventava l'epilogo per questa doppia sfida: l'accesso alla finale doveva passare per la lotteria dei calci di rigore. Il primo a presentarsi sul dischetto era proprio Rocco Augelli, il giocatore che aveva raddrizzato il risultato pochi minuti prima; ma questa volta non si ripeteva, mandando la sfera oltre la traversa. Vieste di nuovo sotto.

Dal dischetto non fallivano Renato Bartoli, Colella, Dentamaro, Perlangeli, Ventura e Stranieri mentre Piccolo neutralizzava il penalty di Asselti ripristinando il pari. Campanella non sbagliava, lasciando a Montrone il compito di decidere se si doveva proseguire ad oltranza o assegnare la vittoria al Vieste. Il difensore centrale locale spiazzava Piccolo ma angolava troppo mandando il pallone contro il palo alla propria sinistra, tra la disperazione sua, dei suoi compagni di squadra e del pubblico di casa.

L'Atletico Vieste è in finale di Coppa Italia, obiettivo raggiunto grazie all'impeccabile gara di tutti i giocatori schierati in campo che con questa prestazione sono riusciti a cancellare la delusione delle quattro sconfitte consecutive in campionato e a far salire l'entusiasmo in attesa della gara casalinga con l'Ostuni. Unica nota triste della giornata è l'espulsione di Matteo Camasta che impedirà al forte difensore centrale di disputare la sfida finale con il Casarano, gara prevista per il prossimo 12 dicembre su un campo ancora da stabilire.

Nelle dichiarazioni rilasciate da Davide Ventura ai corrispondenti di CalcioClub emerge tutta la delusione che serpeggiava nello spogliatoio della Libertas: "Stanotte io e i miei compagni non dormiremo. Dopo il mio gol del vantaggio abbiamo avuto l'occasione per raddoppiare, ma il penalty di Augelli ci ha portati ai rigori dove le percentuali si dividono esattamente a metà.

Faccio i complimenti al Vieste - ha proseguito l'autore di 9 gol in Coppa in questa stagione - che ha dimostrato ancora una volta di essere tra le squadre a giocare il miglior calcio, fatto di grande corsa, in grado di mettere in difficoltà qualsiasi avversario".

Fortemente emozionato, invece, Massimo Olivieri, l'allenatore viestano, che ha vissuto il successo come una liberazione dopo le delusioni delle ultime settimane. "Ora dobbiamo riprendere il nostro cammino in campionato, tornando a far punti dopo averne lasciati troppi per strada. Questo grande successo, ottenuto su un campo difficile, contro una ottima squadra, superando l'inferiorità numerica, il gol di svantaggio e il primo rigore fallito, restituisce il sorriso sui volti di tutti noi; sorriso che cercheremo di tenere vivo anche domenica prossima".

Nell'altra semifinale, il Casarano riesce ad avere la meglio sulla Virtus Francavilla nonostante la sconfitta per 2-1, vanificata dal successo casalingo dell'andata per 1-0.

Sandro Siena


Libertas Molfetta - Atletico Vieste 4-5 (d.c.r.)

Libertas Molfetta: Di Candia, Bartoli M., Muciaccia, Dentamaro, Montrone, Bartoli R., Vitale (28st Sallustio), Cantatore, Ventura, Lanave (18pt. Asselti), Messina (25st Fittipaldi). A disposizione Soares, Amoruso, Ventola, Amato. All. Raffaele Loconsole

Atletico Vieste: Piccolo, Iaia, Stranieri, Mandorino, Campanella, Camasta, Augelli, Silvestri (8st Perlangeli), Gentile (21st Morleo), Colella, Simone. A disposizione Muscato, Basso, Paglione, Flaminio, Morra. All. Massimo Olivieri

Arbitro Jacopo Pascariello di Lecce, assistenti Pierangelo Pellegrini e Raffaele Loconsole di Barletta

Reti: 29st Ventura (M), 38st R. Augelli rig. (V)

Rigori: R. Augelli (V) alto - Bartoli R. (M) gol - Colella (V) gol - Dentamaro (M) gol - Perlangeli (V) gol - Ventura (M) gol - Stranieri (V) gol - Asselti (M) parato - Campanella (V) gol - Montrone (M) palo

Ammoniti: Montrone (M), R. Augelli, Morleo (V)

Espulso Camasta (V) per doppia ammonizione

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